sabato 16 novembre 2019

La Favola di Gesù Cristo — «Gli Gnostici»

(segue da qui)

Gli Gnostici

Con la Gnosi, tocchiamo delle teorie più profonde, meglio conosciute, ma oscure. [2

Sono esistite numerose sette gnostiche; gli specialisti le classificano in sette popolari e sette filosofiche, in sette siriane e sette egiziane. È molto difficile orientarsi, ma le sfumature non ci interessano qui. Mi atterrò alla Gnosi più prossima al cristianesimo, quella di Basilide, di Carpocrate e di Valentino, alla cui confutazione si accingeranno Ireneo e Tertulliano.

Sappiamo che Carpocrate e Valentino vissero a metà del II° secolo: sono dei contemporanei di Marcione. La loro dottrina è stata largamente diffusa nel mondo romano, e Valentino sarebbe venuto a predicare a Roma tra il 135 e il 160. La Chiesa riconosce che vi riportò grandi successi: «Egli fu proprio portato ad essere gnostico, come lo si sarà nel XVIII° secolo ad essere filosofo». [3]

È contro gli Gnostici, così come contro Marcione (molto prossimo a loro), che la Chiesa sarà indotta a correggere i suoi testi, a fabbricarne di nuovi per crearsi degli argomenti: epistole pastorali attribuite a Paolo, epistola di Giuda, ed infine (perché no?) un'epistola attribuita allo stesso apostolo Pietro che, però, ignorava al contempo la lingua greca e la filosofia, poiché semplice pescatore aramaico.

Gli Gnostici cristiani rivendicavano loro stessi una tradizione apostolica, diversa da quella della Chiesa: Basilide [4] si richiamava ad un certo Glaucia, interprete di Pietro (evitava almeno la difficoltà della lingua); Valentino ad un certo Teuda, discepolo di Paolo; quanto a Carpocrate, egli si fregiava, come Paolo, di visioni personali. A ciò, la Chiesa non ha trovato altra risposta che fabbricare dei falsi, attribuiti, anche loro, agli apostoli.

NOTE

[2] Si veda J. DORESSE: «Les livres secrets des gnostiques d'Egypte» (Plon, 1958).

[3] Dom. Ch. POULET: Histoire du christianisme, I, pag. 110.

[4] Discepolo di Menandro; costui veniva da Antiochia dove sarebbe stato discepolo di Simone il Mago (Ireneo, Adv. haer. 1:24).

Nessun commento: