giovedì 13 febbraio 2014

Del Gesù che evapora (XIII)

Criterio di multipla attestazione: se attestato in più di una fonte, è più probabilmente vero.

Ovviamente, si intende più di una fonte INDIPENDENTE.

È un principio profondo, ammette Richard Carrier, ma l'indipendenza di una fonte è difficile da stabilire.

Fu a lungo pensato che il vangelo di Giovanni è indipendente dai sinottici, ma un crescente corpo di evidenza dimostra altrimenti, così l'indipendenza di Giovanni non può più a lungo essere asserita con fiducia.

E ti credo! Ricordo un'osservazione di Ken Olson su Vridar per cui il velo del Tempio che si squarcia in Marco diventa nel quarto vangelo la veste di cui Gesù viene spogliato, perchè in Giovanni Gesù è diventato il Tempio!
Il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo.
(Marco 15:38)
 I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti, ne fecero quattro parti – una per ciascun soldato – e la tunica. Ma quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: «Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca». Così si compiva la Scrittura, che dice:
Si sono divisi tra loro le mie vesti e sulla mia tunica hanno gettato la sorte.
E i soldati fecero così.
(Giovanni 19:23-24)
Un particolare che dice poco, ma anche tutto di come Giovanni abbia copiato dai vangeli precedenti, spacciando la sua libera e fantasiosa rielaborazione per ''indipendenza'' agli occhi dei Folli Apologeti.

Quanto alla famigerata fonte Q, Marco poteva conoscerla senza usarla (e allora addio indipendenza di Q), oppure non poteva conoscerla perchè Q era solo l'espansione di Marco da parte di Matteo.

Fuori dal Nuovo Testamento, tutto ciò che sa prima facie di indipendente è tale perchè spudoratamente inventato (Carrier cita come esempio i vangeli dell'Infanzia o la lettera di Gesù a re Agbar ma è troppo gentile: io penserei piuttosto alle interpolazioni cristiane in Flavio Giuseppe e in Tacito).

Stesso difetto del criterio di coerenza: nella misura in cui è naturale attendersi che il cristiano B offrirà una descrizione di Gesù coerente con quella del cristiano A, è a sua volta naturale aspettarsi che le leggende e le chiacchiere su Gesù vengano amplificate e fabbricate a bella posta (specie quando diventa affare di business nel mercato religioso appellarsi all'autorità di Gesù).
E perfino quando abbiamo qualcosa di simile ad una credibile istanza di attestazione indipendente ciò dimostra solamente che il dato corroborato si origina in una fonte più antica, non che si origina con un fatto storico. Perchè ''la multipla attestazione ... non esclude la possibilità di creare da parte di cristiani'' in più antiche fasi di sviluppo anteriore ai documenti in nostro possesso.
Il contro-esempio di Carrier: tante, troppe storie su Ercole nell'antichità nonostante l'inesistenza di Ercole, ovviamente.

Il processo è lo stesso: fu fabbricata una storia prima delle nostre fonti scritte, anzi prima ancora che quelle fonti furono scritte, scatenando ''numerose linee indipendenti di sviluppo leggendario, ciascuna delle quali viene ad essere ricordata indipendentemente più tardi, un esito che in alcun modo rende la storia più credibile''.

E perfino le leggende, ramificandosi, entrano in conflitto nei loro frutti finali: Giuda Iscariota ora si impicca ora si sfracella, e sto parlando del (più probabilmente) fittizio Giuda.
Quindi la sua multipla attestazione non stabilisce la sua storicità (e se la versione di Luca è una deliberata riscrittura di quella di Matteo, non abbiamo neppure multipla attestazione).
E per giunta:
Un dato simile può anche originarsi indipendentemente a causa di un comune motivo piuttosto che di una comune origine.
Gli interpolatori cristiani ''col cervello di gallina'' (l'espressione è di Earl Doherty) aggiungevano gira e rigira sempre le solite chiacchiere nei manoscritti che sporcavano: ''detto Cristo'', ''era il Cristo'', ''il cui nome viene da Cristo'', ecc.
...è esplicitamente non vero, come afferma Marcus Borg, che ''se un detto o una storia appare almeno due volte in tradizioni che sono antiche e indipendenti l'una dall'altra, quella è una ragione davvero buona per pensare che la sua essenza  risale a Gesù''. Perchè è egualmente una buona ragione per pensare che la sua essenza risale ad un mito originatosi (o perfino ad un sogno rivelatore o ad una visione), o ad una più antica innovazione di un raccontastorie.
Gesù, e solo Gesù, era guaritore ed esorcista??? Potevano benissimo essere i cristiani al suo posto, come difatti erano, a impegnarsi in guarigioni ed esorcismi, riflettendosi in questo nel loro specchio che è Gesù (per auto-legittimarsi).

Curiosamente Paolo è taumaturgo e guaritore, ma non dice mai che lo è a imitazione di Gesù, perfino se vai a scandagliare a morte nelle sue lettere alla ricerca del minimo indizio in tal senso.

E se ti sbarazzi dell'ipotesi Q sull'onda degli argomenti di un Goodacre,  allora l'immagine del Gesù guaritore può essere stata ''una completa invenzione di Marco, che però inspirò tutte le successive iterazioni del tema''. La ''multipla attestazione'' evapora prima ancora di esaminare il criterio che porta il suo nome.

Eppure non è un criterio del tutto idiota come quello di coerenza.

Difatti è un dovere applicarlo legittimamente solo quando
..due esistenti testimoni della stessa affermazione derivano (almeno in ultima istanza, se non direttamente) da testimonianze oculari indipendenti del fatto attestato, o da un testimone oculare (o da un gruppo di testimoni oculari) la cui affidabilità su quell'affermazione è dimostrabilmente più probabile del loro mentire o essere in errore.
Sfido chiunque a provare definitivamente l'esistenza di Q o sfido chiunque a provare che un singolo passo dei vangeli risalga ad un testimone oculare.
Sfido chiunque a provare che ''Marco'' era Marco, o che ''Luca'' era Luca, ecc.

È da Folli Apologeti pretendere che la pretesa degli autori dei vangeli alla verità sia non solo sincera (perchè ne dubito) ma anche provata veritiera (perchè impossibile, basandosi sui soli vangeli).
Che è perchè il sentito dire non è quasi mai ammesso come prova in un tribunale, e perchè gli storici moderni dell'antichità sono spesso scettici di tutto tranne che dei più pubblici e mondani ''fatti'' pretesi.
Alla luce di quest'ultima affermazione diventa seriamente preoccupante Dale Allison quando, in un'intervista, dice che i vangeli, da soli, dimostrano non solo l'esistenza di Gesà di Nazaret (perchè l'adombramento di una vaga figura potrei perfino concederglielo, per eccesso di bontà, qualora non avessi mai sentito di serie ipotesi alternative sostenute da validi studiosi), ma consentono addirittura anche il recupero della sua essenza (''gist''), che suona davvero da Folle Apologeta!

Hai il diritto di applicare il criterio di multipla attestazione solo su fonti che sono diverse per tipo, ma ti ritrovi tra le mani solo un sacco di acritico materiale cristiano e filo-cristiano devozionale e agiografico, ''infarcito di affermazioni dubbie e scritto decenni dopo il fatto da autori che non ci dicono mai i loro metodi o le loro fonti''. La multipla attestazione non può mai convincere veramente
...su un tale orrido corpo di evidenza.