APPENDICE
I
IL VANGELO SECONDO MARCIONE
NOTA DEL TRADUTTORE
Per comodità di rappresentazione, il testo del Vangelo secondo Marcione è presentato di seguito, come ricostruito da Couchoud. Il testo è diviso in 6 sezioni.
- Sezione I (Luca 3:1-7:50)
- Sezione II (Luca 8:1-10:24)
- Sezione III (Luca 10:25-13:17)
- Sezione IV (Luca 13:18-17:37)
- Sezione V (Luca 18:1-21:38)
- Sezione VI (Luca 22:1-24:47)
IL VALORE DELLA LEGGE | |||||
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10:25 | Ed ecco un maestro della Tôrah si alzò | T. | |||
per metterlo alla prova, dicendo: | (T.) | ||||
(D) * | facendo che cosa avrò una vita eterna? | “Il dottore apparentemente cerca una consultazione in materia di quella vita che la legge promette di rendere lunga, e il Signore, perciò, dà una risposta secondo la legge” (T. 4:25). È una questione della vita terrena — ossia, di longevità — e non della vita eterna, che sarà la materia di un'altra questione (18:18-22). | T. | ||
26 * | Ed egli rispondendo gli disse: | E. | |||
Nella Tôrah come leggi | E. | ||||
quello che è stato scritto? | |||||
27 | Ed egli rispondendo disse: | T. E. | |||
Amerai il Signore tuo Dio | T. | ||||
da tutto il tuo cuore | T. | ||||
e in tutta la tua anima | T. | ||||
D | e in tutta la tua forza | T. | |||
e in tutta la tua mente | T. | ||||
e il tuo prossimo come te stesso. | La combinazione di quei due comandamenti (Deuteronomio 6:4 e Levitico 19:18) era la maniera tradizionale di esprimere l'essenza della legge (si veda Testamento dei Dodici Patriarchi, Issacar 5:2; Daniele 5:3). Paolo disse che tutti i comandamenti della legge sono “riassunti in queste parole: Amerai il prossimo tuo come te stesso.” (Romani 13:9). | T. | |||
28 | Allora gli disse: | E. | |||
Hai detto giusto, | |||||
fa’ questo e vivrai. | Questo Dio degli ebrei, sebbene non offre nè un Regno Celeste e neppure una Vita Eterna, dà, comunque, qualche buon avviso per la vita quaggiù. “Le promesse del creatore erano terrene, ma quelle di Gesù celesti” (T. 4:14). È, allora, con buona ragione che la legge promette vita (Levitico 18:5; si veda Galati 3:11). “Il creatore salva mediante la sua salvezza speciale chi crede in lui” (Clemente Alessandrino, Strom., 5:1, 4). I marcioniti “non chiamano la legge cattiva (κακόν) ma semplicemente giusta” (Clemente Alessandrino, Strom., 2:8, 39). Quanto alla Vita Eterna, la legge da sola non può offrirla (18:18-22). | ||||
MARTA E MARIA | |||||
Questo episodio non è confermato in Marcione. La sua relazione ad un passo in 1 Corinzi 7:34 e l'allusione fattavi in Giovanni 11:1 rende probabile la presenza nel vangelo di Marcione. | |||||
10:38 D | Accadde poi che durante il cammino egli entrò in un villaggio | Si veda Giovanni 11:1 | |||
e una donna di nome Marta lo ospitò in casa | si veda Gv | ||||
39 | e questa aveva una sorella di nome Maria, | ||||
la quale, sedutasi vicino ai piedi di Gesù, | |||||
D | ascoltava la sua parola. | ||||
40 | Ma Marta era indaffarata in tanti servizi; | ||||
si presentò e disse: | |||||
Signore, non te ne importa | |||||
che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? | |||||
Dille allora che mi dia una mano! | |||||
41 D | Gesù in risposta le disse: | ||||
D | Marta, Marta, ti preoccupi e ti distrai per molte cose. | ||||
42 | Maria infatti ha scelto la parte migliore, | ||||
quella che non le sarà tolta. | Marta è come la donna sposata di cui Paolo disse che “si preoccupa delle cose del mondo” (1 Corinzi 7:34). Maria d'altra parte, come la vergine si preoccupa del Signore (ευ͗πάρεδρον τῷ κυρίῳ) “senza distrazioni” (ibid., 35). | ||||
COME PREGARE | |||||
11:1 | E avvenne mentre egli stava in un luogo in preghiera; | T. | |||
* | quando cessò, uno dei suoi discepoli gli disse: | T. | |||
Signore, insegnaci a pregare, | Egli domanda questo “perchè egli pensa che un altro dio (piuttosto che quello degli ebrei) dovrebbe essere adorato differentemente” (T. 4:26). | T. | |||
come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli. | È già stata fatta menzione delle preghiere di supplica (δεήσεις) con cui i discepoli di Giovanni accompagnavano i loro digiuni. | T. | |||
2 D | Allora disse loro: | ||||
D | Quando pregate, | ||||
D | non mormorare come fanno gli altri. | si veda Mt 6:7 | |||
D | Alcuni pensano che il diluvio delle loro parole | si veda Mt | |||
D | Li farà sentire! | si veda Mt | |||
D | Ma quando preghi, dì: | ||||
* | Padre, venga il tuo Spirito santo su di noi | T. | |||
† | e ci purifichi! | ||||
Venga il tuo Regno! | I doni del Padre sono lo Spirito (11:13) e il Regno (12:32). La versione marcionita — “Venga il tuo spirito santo su di noi (e ci purifichi)” — è stata preservata da Gregorio di Nissa, da Massimo il Confessore, e in altri manoscritti. (Harnack). | T. | |||
3 * | Il tuo pane necessario per il domani | ε͗πιούσιος è un aggettivo raro, derivato probabilmente da τὁ ε͗πιόν (futuro), confermato da Origene, E. Catena Mazariniana; Harnack, pag. 207. Questo si riferisce al Pane Vivente e Incorruttibile che si consumerà nel Regno Celeste e che, secondo Giovanni, è Gesù stesso (6:27 e 51). | T. O. | ||
da’ a noi oggi | T. O. | ||||
4 | e perdona a noi i nostri peccati, | T. | |||
D | come anche noi perdoniamo a chiunque è in debito con noi | si veda Mt 6:12 | |||
* | e non farci entrare in una prova! | Questa Prova è il martirio. I cristiani dovrebbero pregare per evitarlo (22:40 e 46), ma soffrirlo, al pari di Gesù, se questa è la volontà del Padre (22:42). | T. | ||
5 D | E disse ad essi: | ||||
Supponiamo che uno di voi abbia un amico | T. E. | ||||
e vada da lui a mezzanotte | T. E. | ||||
* | e gli dica: Amico, prestami tre pani, | T. E. | |||
7 | e che quello di dentro in risposta dica: | ||||
Non darmi noie; la porta è già chiusa | (T.) | ||||
e i miei bambini sono a letto con me; | T. | ||||
non posso alzarmi per darteli; | |||||
e se poi quello persista nel bussare, | T. | ||||
8 | vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli per il motivo che quello è | T. | |||
un suo amico, | T. | ||||
si alzerà per la sua impertinenza a dargliene | |||||
quanti gliene abbisognano. | Si veda una parabola simile (18:2-5). Nel pregare, l'adorante non dovrebbe tenere nè audacia (α͗ναιδία) e nè importunità. | ||||
9 | Ed io vi dico: | ||||
Continuate a chiedere e vi sarà dato; | T. E. | ||||
continuate a cercare e troverete, | T. | ||||
continuate a bussare e vi sarà aperto, | T. | ||||
10 | perché chiunque chiede riceve | ||||
e chi cerca trova | |||||
e a chi bussa verrà aperto. | |||||
11 | Se a chiunque di voi | (T.) (A). E. | |||
il figlio suo chiedesse del pane, | T. A. E. | ||||
gli offrirà forse una pietra? | A. | ||||
D | Oppure se gli chiedesse un pesce, | T. A. E.; si veda Mt 7:10 | |||
gli offrirà forse un serpente? | T. A. E. | ||||
12 | Oppure se gli chiedesse un uovo, | T. A. E. | |||
gli offrirà forse uno scorpione? | T. A. E. | ||||
13 | Se dunque voi, che siete malvagi, | “Uno solo è Buono, il Padre” (18:19). | |||
sapete dare doni buoni ai vostri figli, | A. E. | ||||
quanto più il Padre | E. | ||||
darà dal cielo uno Spirito santo | La prima richiesta nella preghiera che Gesù ha appena insegnato loro. | T. | |||
a coloro che glielo chiedono. | |||||
CACCIATA DEI DEMONI | |||||
11:14 D | E mentre egli diceva queste cose, | ||||
D | viene portato a lui un indemoniato muto | T.; si vea Mt 12:21 | |||
D | e dopo che lo ebbe cacciato, | T. | |||
D | tutti si meravigliavano. | ||||
15 | Alcuni di loro però dissero: | T. | |||
Tramite Belzebù, il capo dei demoni, | Etimologicamente “Il Signore dello Sterco” — ossia, degli dèi pagani. Secondo il verso 18, è uno dei nomi di Satana provvisti di potere magico. | T. | |||
egli caccia i demoni. | T. | ||||
17 | Ma egli, conoscendo le loro riflessioni, disse loro: | (T.) | |||
Ogni regno che sia stato diviso in se stesso viene ridotto a desolazione | |||||
e cade casa su casa. | |||||
18 | Se poi anche Satana è stato diviso in se stesso, | (T.) | |||
D | il suo regno non può rimanere in piedi. | si veda Mc 3:26 | |||
19 | Se poi io caccio i demoni per mezzo di Belzebù, | T. | |||
i vostri figli per mezzo di chi li cacciano? | Gesù “attacca gli ebrei siccome esorcizzano nel nome di Belzebù” (T. 4:26). Sono gli ebrei, e non lui stesso, che fanno uso di questo esorcismo, il che è assurdo, dal momento che il Principe dei Demoni non può dividersi contro sè stesso. | T. | |||
Per questo saranno loro i vostri giudici! | |||||
20 | Se però io caccio i demoni per mezzo del dito di Dio, | Nei miracoli di Mosè, i maghi egiziani pensavano di percepire il “dito di Dio” (Esodo 8:19). Gesù qui opera per il potere del dito del dio nuovo, che è già stato visto. | T. | ||
si è dunque avvicinato su voi il regno di Dio. | T. | ||||
21 | Quando il forte, che si è armato per bene, fa la guardia alla sua dimora, | T. | |||
sono al sicuro le sue proprietà; | Il dio degli ebrei che nella Bibbia viene chiamato “il guerriero armato”, “egli è proclamato un soldato e un guerriero armato, non figurativamente e neppure allegoricamente...” (T. 4:20). | ||||
D | qualora però, sopraggiungendo uno più forte di lui, | T. | |||
lo vincesse, gli toglie tutta la sua armatura, | Un altro dio rovescia il dio ebraico, “il creatore soggiogato da un altro dio” (T. 4:26). Questo dio viene su di lui, ε͗πελθών,, inaspettatamente. Da qui il nome che Marcione dà al vero Cristo; Colui che sorprende, ο͑ ε͗περχόμενος (T. 4:23 e 25) invece di Colui che viene, ο͑ ε͗ρχόμενος, il titolo utilizzato nell'Apocalisse (1:4 e 8; 4:8; si veda 22:20). | ||||
sulla quale poneva la sua fiducia, | |||||
e divide i suoi bottini. | “Il Cristo colla sua venuta ha sconfitto il Diavolo e rovesciato le leggi del creatore” (A. 1:4). “Come, alla sua prima venuta, egli andò contro il creatore e distrusse la legge e i profeti, così alla seconda venuta egli andrà contro il Cristo (del creatore) e ridurrà a niente il suo regno. Poi egli introduce il suo dominio” (T. 3:4). | ||||
LA VERA FAMIGLIA DI GESÙ | |||||
11:27 | Una certa donna, alzando la voce da di mezzo alla folla, | T. | |||
* | gli disse: | ||||
Beato il ventre che ti ha portato | T. Efr. | ||||
e | e le mammelle che hai succhiato! | “Mediante quelle parole si esegue una verifica per stabilire se Gesù nacque veramente” (Efrem, Evang. Conc. Expos.; Moesinger, pag. 122). “I marcioniti predicano con tutta l'asprezza di cui sono capaci contro la follia della nascita e dell'allattamento e contro l'indegnità della stessa carne” (T. 4:21). | T. | ||
28 | Ma egli disse: | T. | |||
Piuttosto beati | |||||
coloro che ascoltano la parola di Dio | T. | ||||
* | e la attuano. | La risposta data da Gesù è la stessa di quando gli si menziona una madre e dei fratelli che egli non possedette (8:20-21). “Egli nega di avere una madre” (T. 4:21). | T. | ||
NESSUN SEGNO | |||||
11:29 | Mentre poi le folle si stavano raccogliendo, | ||||
egli cominciò a dire: | |||||
Questa generazione è una generazione malvagia; | Egli parlava degli ebrei; si veda 1 Corinzi 1:22: “Gli ebrei infatti vorrebbero miracoli”. | E. | |||
cerca un segno | T. E. | ||||
ma nessun segno verrà dato ad essa. | T. E. | ||||
33 | Nessuno, accesa una lucerna, | T. | |||
la pone in un posto nascosto, | T. | ||||
bensì sul lucerniere, | T. | ||||
* | onde faccia luce per tutti. | Una ripetizione di 8:16. Il mistero di salvezza non dev'essere conosciuto da un segno come quello che domandano gli ebrei. Ora esso è rivelato a tutti. | T.; si veda Mt 5:15 | ||
I FARISEI E I DOTTORI DELLA LEGGE | |||||
11:37 | Lo invitò un Fariseo | T. | |||
a pranzare assieme a lui | T. | ||||
ed egli, entrato, si sdraiò. | |||||
38 D | Allora il Fariseo incominciò a rimuginare dentro di sé | T. | |||
come mai non avesse anticipato l’abluzione rituale prima del pasto. | Ma non pulendosi come prescritto dalla legge, Gesù “mostra che egli è venuto a distruggere la legge” (T. 4:27). | T. | |||
39 sys. | E Gesù gli disse: | T. | |||
Orbene, voi Farisei, ipocriti, | si veda Mt 23:25 | ||||
purificate l’esterno della coppa e del piatto | T. | ||||
ma il vostro interno è pieno di rapina e di cattiveria. | T. | ||||
† | Pulite l'esterno del bicchiere | ||||
† | mentre all'interno non pulite. | “Cos'è più assurdo che purificare piatti e letti?” (T. 5:5). | T. | ||
40 | Stolti, per aver pulito l'esterno | T. | |||
E lasciato l'interno sporco! | T. | ||||
41 | Piuttosto date in elemosina quel che c'è dentro, | ποιει̑ν qui ha il significato di “fare” — ad esempio, i capelli, i calzari, ecc., il tedesco “machen”, il francese “faire” (Wellhausen). | T. | ||
ed ecco, tutto per voi sarà mondo! | Per purificare l'interno, che soltanto conta, Gesù sostituisce l'elemosina alle abluzioni rituali. | T. | |||
42 | Ma guai a voi, Farisei, | ||||
perché date la decima sulla menta e sull’aneto e su ogni vegetale | T. | ||||
* | e trasgredite la chiamata e l’amore di Dio; | “La celeste vocazione di Dio” (Filippesi 3:14) e l'amore che Dio ha per l'uomo sono ciò che importano. | T. E. | ||
43 | Guai a voi, Farisei, | ||||
perché amate i primi posti nelle sinagoghe | T. | ||||
e i saluti nelle piazze | T. | ||||
D | e i posti d’onore nei banchetti! | si veda Mc 12:39 | |||
44 | Guai a voi! | ||||
D | perché siete sepolcri, che non si notano, | ||||
e gli uomini, che vi camminano sopra, non lo sanno. | Ossia, senza percepire la tua corruzione nascosta. | ||||
46 | E guai pure a voi, esperti della Tôrah! | T. A. | |||
Perché caricate gli uomini di fardelli difficili da portare | Gesù “condanna il fardello della legge, coprendolo di maledizioni” (T. 4:27). | T. | |||
* | ma voi stessi i fardelli non li toccate neppure con una sola delle vostre | T.; si veda Mt 23:4 | |||
dita. | |||||
47 | Guai a voi! | T. E. | |||
Perché costruite i sepolcri dei profeti | T. E. | ||||
ma li hanno uccisi i vostri padri; | T. E. | ||||
48 | Voi dunque testimoniate | T. | |||
delle opere dei vostri padri | Gli scribi si gloriano di seguire le tradizioni dei loro padri (Pirké Aboth). | T. | |||
perché loro li uccisero | |||||
e voi costruite i sepolcri. | |||||
52 | Guai a voi, esperti della Tôrah, | T. A. | |||
perché avete nascosto la chiave della conoscenza | T. | ||||
e voi non siete entrati | T. | ||||
e lo avete impedito a quelli che vi stavano entrando. | “I farisei sono rimproverati qui con un riferimento a Dio” (T. 4:27). Essi non hanno servito il vero dio e hanno trattenuto i loro proseliti dal conoscerlo. | T. | |||
CONFESSIONE DI FEDE | |||||
12:1 | Incominciò a dire, rivolto verso i discepoli: | T. | |||
Per prima cosa guardatevi per quanto vi concerne dal lievito dei Farisei, | T. | ||||
che è l’ipocrisia. | “Il lievito dei farisei, che è ipocrisia, è predicare il creatore” (T. 4:28). È ipocrisia per i cristiani rimanere legati al Dio ebraico. | ||||
2 | Non vi è infatti nulla di completamente coperto | T. | |||
che non verrà reso manifesto, | T. | ||||
né alcunché di nascosto | T. | ||||
che non verrà fatto conoscere. | Una ripetizione di 8:17. “Gesù presenta la rivelazione e la piena conoscenza di un dio fino ad allora sconosciuto e nascosto” (T. 4:28). In modo simile, i cristiani dovrebbero predicare il loro Dio apertamente a rischio di persecuzione da parte degli ebrei. | T. | |||
3 | Pertanto tutto quanto abbiate detto nella tenebra | T. | |||
verrà ascoltato nella luce | T. | ||||
* | e quello che avete detto all’orecchio nelle stanze interne | T. | |||
verrà proclamato sui tetti. | T. | ||||
4 | Dico poi a voi, amici miei, | T. E. | |||
non lasciatevi impaurire | T. E. | ||||
da coloro che uccidono il corpo, | T. E. | ||||
D | ma non possono uccidere l’anima | si veda Mt 10:28 | |||
* | e non possono fare nulla di più. | T. | |||
5 | Vi indicherò allora di chi dobbiate avere timore: | T. | |||
temete colui che, dopo avere ucciso, | T. E. | ||||
D | ha il potere di buttare nella geenna. | Gesù “intende indubbiamente il creatore.... Egli condanna la severità del creatore che deve uccidere nella Gehenna” (T. 4:28). Lo stesso dio degli ebrei dice: “Io uccido” (Deuteronomio 32:39): “Questo passo è portato costantemente alla nostra attenzione con la considerazione, Vedete quanto selvaggio e disumano è il dio della legge” (Origene, Hom. in Ierem., 1:16). Egli è colui che “si adira” (T. 2:13). Egli è, allora, colui che si deve temere. “Il dio giudice desirera essere temuto, poichè suoi sono gli strumenti di paura, ira, crudeltà, giudizi, vendetta, condanna” (T. 4:8). “Il dio buono non si deve temere” (T. 4:8). “I marcioniti si gloriano di non temere affatto il loro dio; il dio malvagio si deve temere, essi dicono, ma il dio buono si deve amare” (T. 1:27). | T. E. | ||
Sì, vi dico, | T. | ||||
temete costui! | T. | ||||
8 * | Vi dico infatti: | T. | |||
* | chiunque confessi me dinanzi agli uomini, | T. | |||
* | pure io confesserò lui dinanzi a Dio | T. | |||
9 * | e chiunque mi abbia rinnegato dinanzi agli uomini | T. A. | |||
* | verrà rinnegato dinanzi a Dio. | “Il dio buono condanna con la separazione, ma respinge senza prendersi vendetta” (T. 1:27). “Quale sarà la fine di colui che viene respinto da lui? Egli sarà preso dal fuoco del creatore” (T. 1:28). | T. (A.); si veda Mt 10:33 | ||
10 D | E a chiunque parli contro il Figlio dell’Uomo | T.; si veda Mt 12:32 | |||
verrà perdonato; | T. | ||||
a chi parli invece contro lo Spirito santo | T.; si veda Mt 12:32 | ||||
non verrà perdonato | T. | ||||
D | né in questa èra e neppure in quella futura. | Il confessore da cui sarà stata strappata una parola contro Gesù sarà perdonato; Pietro fu colpevole di questo crimine (22:57). Ma se egli ha bestemmiato contro lo Spirito che lo ispira (verso 12), egli non sarà perdonato. I romani costrinsero i cristiani accusati a pronunciare maledizioni contro Cristo (Plinio, Lettere, 10:96). Gli ebrei probabilmente imposero loro di ammettere di essere ispirati da uno spirito maligno (si veda Giovanni 7:20; 8:48 e 52). | si veda Mt 12 | ||
11 | Qualora poi vi portino nelle sinagoghe | (T.) | |||
e dinanzi alle autorità e ai poteri, | “Gli apostoli (del dio buono) ripudiarono gli anziani, i magistrati e i sacerdoti degli ebrei in quanto messaggeri di un altro dio” (T. 3:22). | T. | |||
non preoccupatevi prima | T. | ||||
di come difendervi | T. | ||||
o di che cosa dire, | T. | ||||
12 | perché lo Spirito santo vi insegnerà in quel momento | T. | |||
* | che cosa bisogna dire. | T. | |||
BENI MONDANI | |||||
12:13 | Gli disse poi uno dalla folla: | T. | |||
Maestro, di’ a mio fratello | T. | ||||
di dividere con me l’eredità! | T. | ||||
14 | Ed egli gli disse: | T. | |||
Uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore su di voi? | Gesù “appartiene allo stesso dio buono e non al dio giudice” (T. 4:28). “I marcioniti non riconoscono a dio il potere di giudicare, poichè lo ritengono indegno di un dio.... Essi dicono che un dio giudica e un altro salva” (Ireneo 3:24, 2). Gesù applica qui il precetto da lui dato — Non giudicare! (6:37). | T. | |||
15 | Poi disse ad essi: | ||||
State attenti e guardatevi da ogni avidità, | |||||
perché non per una cosa, come l’essere in abbondanza, | |||||
la vita viene ad uno dalle cose che egli possiede. | |||||
16 | Disse poi una parabola, dicendo ad essi: | T. | |||
La terra di un uomo ricco portò buoni frutti. | T. | ||||
17 | Ed egli ragionava dentro di sé dicendo: | T. | |||
Che farò, | |||||
visto che non ho dove radunerò i miei frutti? | |||||
18 | Allora disse: Questo farò! | ||||
Abbatterò i miei magazzini | |||||
D | e li farò più grandi | ||||
e radunerò là tutti i miei prodotti | |||||
19 | e dirò alla mia anima: | ||||
Anima, hai molti beni, | |||||
che giacciono per molti anni; | |||||
riposati, mangia, bevi, e goditela! | |||||
20 | Ma gli disse Dio: | T. | |||
Stolto, proprio questa notte | T. | ||||
ti richiederanno la tua anima; | T. | ||||
così le cose che hai preparato | T. | ||||
di chi saranno? | T. | ||||
22 | Per questo vi dico: | T. | |||
Cessate di preoccuparvi | T. | ||||
di che cosa mangiare per la vita | T. | ||||
e anche di che cosa indossare per il corpo; | T. | ||||
23 | la vita infatti è più importante del nutrimento | T. | |||
e il corpo di quel che si indossa. | T. | ||||
24 | Riflettete attentamente sugli uccelli del cielo, | T. | |||
che non seminano né mietono | T. | ||||
né raccolgono in granai, | T.; si veda Mt 6:26 | ||||
eppure Dio li nutre; | Il dio creatore che provvede imparzialmente ai bisogni di animali, di piante, e di uomini. | T. | |||
D | quanto più degli uccelli valete voi. | T.; si veda Mt 6:26 | |||
27 * | Riflettete attentamente ai gigli | (T.); si veda Mt. | |||
come non tessono e non filano | (T.) | ||||
ma vi dico che neppure Salomone in tutta la sua gloria | T. | ||||
si vestiva come uno di questi. | T. | ||||
29 | E voi non dovete cercare | T. | |||
che cosa mangiare o che cosa bere o | (T.) | ||||
Sy. | o che cosa vestire | (T.); si veda Mt 6:31 | |||
30 D | Tutte queste cose infatti le cercano tutte le genti pagane del mondo. | “Il mondo significa il dio del mondo” (T. 5:4; 5:7). Paolo ci ammonisce contro “le cose del mondo” (1 Corinzi 7:33-34). “Gesù, il distruttore del creatore, non permette una preoccupazione con cose frivole di questo genere” (T. 4:29). Marcione praticò una “astinenza perpetua” (Tertulliano, De Jejunio, 18). | T. | ||
* | Ma il Padre vostro sa che avete bisogno di queste cose. | È inutile, allora, chiedergli domande frivole. “Il dio buono è il padre di coloro che credono, poichè Paolo dice che noi siamo stati adottati da lui come figli (Galati 4:6; Efesini 1:5)” (A. 2:19). | T. | ||
31 e | Cercate piuttosto prima il regno di Dio | T. E.; si veda Mt 6:33 | |||
D | e tutte queste cose vi verranno date in aggiunta. | (T.) E.; si veda Mt | |||
Non avere più timore, o piccolo gregge, | Gli eletti sono pochi; “il creatore è col numero maggiore; il Salvatore è coi soli eletti” (Clemente Alessandrino, Strom., 3:10, 69). “Non tutti saranno salvati, ma un minor numero di tutti gli ebrei e i cristiani del creatore” (T. 1:24). | ||||
perché su di esso | |||||
* | si è compiaciuto il Padre | E. | |||
per dare a voi il Regno. | “Diverso è il Padre che fa un dono del Regno, diverso il Dio che ha preparato il fuoco” (Ireneo, 4:40, 2). Il Regno solo dovrebbe essere nei nostri pensieri. “La nostra cittadinanza (πολίτευμα) è nei cieli” (Filippesi 3:20), un passo a cui Marcione attribuì particolare importanza (T. 5:20; 4:24). | ||||
ATTESA DEL SIGNORE | |||||
Sia il vostro fianco cinto | T. | ||||
e le lucerne ardenti; | T. | ||||
e voi siate simili a uomini che sono in attesa del loro signore, | T. | ||||
quando partisse dalle nozze, | T. | ||||
in modo da aprirgli subito, | |||||
una volta che, arrivato, bussasse. | |||||
Beati quei servi | T. | ||||
che il signore, arrivato, troverà svegli. | |||||
38 D | Quand’anche arrivasse durante il turno di veglia serale | ||||
e li trovasse così, | |||||
beati sono quelli! | |||||
Questo poi sappiate che, | |||||
se sapesse il padrone di casa | T. | ||||
a che ora viene il ladro, | Il ladro non significa il Signore in questo punto. “Il ladro nella parabola è posto nel personaggio del creatore” (T. 4:29). I colpi del creatore cadono inaspettatamente (si veda 12:20). In modo simile il Signore verrà ad un momento inaspettato. | T. | |||
(D) | starebbe sveglio e non permetterebbe che la sua casa venisse scassinata. | T. | |||
Pure voi tenetevi pronti, | |||||
perché nell’ora che non pensate | |||||
il Figlio dell’Uomo arriva. | T. | ||||
Disse poi Pietro: | T. | ||||
Signore, per noi dici questa parabola | T. | ||||
o anche per tutti? | T. | ||||
42 | E il Signore disse: | La risposta è rivolta agli apostoli, che qui rappresentano i capi della comunità cristiana. | |||
Chi è dunque l’aministratore affidabile, quello saggio e buono, | |||||
che il signore stabilirà a sovrintendere al proprio servizio | |||||
per dare a suo tempo la razione di cibo? | T. | ||||
43 | Beato quel servo, | ||||
che il suo signore, arrivato, | T. | ||||
troverà che ha fatto così. | T. | ||||
44 D | In verità vi dico | si veda Mt 24:47 | |||
che lo stabilirà a sovrintendere a tutte le sue proprietà. | T. | ||||
45 | Se invece quel servo dicesse nel suo cuore: | (T.) | |||
Il mio signore tarda ad arrivare | |||||
e cominciasse a prendere a botte i servi e le serve, | |||||
a mangiare e a bere e ad ubriacarsi, | |||||
47 * | il signore di quel servo arriverà | T. E. | |||
nel giorno in cui non se lo aspetta | T. | ||||
e nell’ora che non conosce | T. | ||||
e lo porrà da parte | Il dio buono “lo pone soltanto da parte e lo lascia alle sorti degli infedeli come se non fosse stato chiamato, allo scopo che egli possa ritornare al suo primo stato” (T. 4:29). Respinto in questa maniera, “egli è preso dal fuoco del creatore” (T. 1:28). | T. E. | |||
e porrà la sua parte tra i non credenti. | T. (E.) | ||||
47 * | Quel servo poi che abbia conosciuto la volontà del suo signore ma non abbia preso provvedimenti o agito in conformità alla sua volontà | T. A. | |||
botte ne prenderà parecchie; | T. A. | ||||
48 | invece chi non l’abbia conosciuta e abbia fatto cose degne di frustate, | A. | |||
botte ne prenderà poche. | T. A. | ||||
E a chiunque hanno dato molto, | T. | ||||
da lui esigerannno con maggiore severità | T. | ||||
e a chi hanno affidato molto, | T. | ||||
da lui richiederanno di più. | T. | ||||
FUOCO SULLA TERRA | |||||
12:49 | Sono venuto a buttare fuoco sulla terra | “Questa è una figura retorica” (T. 4:29), non un fuoco reale come nell'Apocalisse, ma il fuoco di divisione (verso 51). | T. A. | ||
e che cosa voglio, oh se già fosse stato acceso! | |||||
50 | Ho un battesimo in cui essere immerso | Il battesimo della morte. “Siamo stati battezzati nella morte di Gesù Cristo” (Romani 6:3). | E. | ||
* | e come sono in angustie fino a che venga compiuto! | E. | |||
† | C'è una coppa da cui devo bere. | Il calice della Persecuzione che Cristo subirà per volontà di suo Padre (22:42). I marcioniti battezzavano in tre occasioni sulla base di questo passo (E. 42, 3); probabilmente sulla base delle tre espressioni, fuoco, battesimo, e calice. Le ultime due, omesse da Luca, sono confermate da Epifanio (42, 3). | E. | ||
† | Come vorrei che fosse già piena! | E. | |||
51 | Credete che mi sia presentato | T. A. | |||
sys. | per buttare pace sulla terra? | T. A.; si veda Mt 10:34 | |||
No, vi dico, bensì divisione. | T. (A.) | ||||
52 | Da adesso infatti ce ne saranno cinque in una sola casa, | ||||
tre divisi in dissenso contro due | |||||
e due contro tre. | |||||
53 | Verranno divisi in dissenso padre contro figlio | T. | |||
e figlio contro padre | T. | ||||
e madre contro la figlia | T. | ||||
e figlia contro la madre | T. | ||||
e suocera contro la sua nuora | T. | ||||
e nuora contro la suocera. | T. | ||||
DISCERNERE IL TEMPO DELLA VENUTA | |||||
12:54 | Qualora vediate la nuvola che spunta in occidente, | ||||
subito dite che arriva un temporale | |||||
e così accade. | |||||
55 | E quando vedete che soffia il vento del sud, | ||||
dite che ci sarà calura e accade. | |||||
56 | Ipocriti, | T. | |||
voi esaminate l’aspetto del cielo e della terra | T. | ||||
ma non esaminate questo tempo! | Il tempo della venuta del Figlio dell'Uomo; si veda 21:5-34. “E questo tanto più dobbiamo fare, conoscendo il tempo, perché è ormai ora che ci svegliamo dal sonno, poiché la salvezza ci è ora più vicina di quando credemmo” (Romani 13:11). | T. | |||
57 D | E poi perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto? | ||||
IL BISOGNO DI RICONCILIAZIONE | |||||
12:58 | E allora, mentre vai con il tuo avversario davanti al magistrato, | ||||
per la strada datti da fare | |||||
per accordarti con lui, | |||||
affinché non ti faccia condannare presso il giudice | T. E. | ||||
e il giudice ti consegnerà all’esecutore carcerario | E. | ||||
e l’esecutore ti butterà in prigione. | T. | ||||
59 | Ti dico, | T. | |||
non uscirai certo di là | T.; si veda Mt 5:26 | ||||
D | fino a che abbia restituito l’ultimo quadrante. | “Il giudice che getta in prigione rappresenta il creatore” (T. 4:29). Egli fa giustizia senza pietà. Riconciliati con Dio (2 Corinzi 5:18-20; Romani 5:10), anche gli uomini devono riconciliarsi l'un con l'altro pur di sfuggire alle severità della giustizia del creatore. | |||
L'USO DEL SABATO | |||||
13:10 | Stava poi insegnando | ||||
in una delle sinagoghe di sabato; | T. | ||||
11 | ed ecco una donna, che da diciotto anni | ||||
stava in una infermità dovuta ad uno spirito | |||||
ed era piegata in due | |||||
e non poteva assolutamente stare eretta. | |||||
12 | E Gesù, vistala, | ||||
la chiamò e le disse: | |||||
Donna, sei stata liberata dalla tua infermità | |||||
13 | e le impose le mani | ||||
e subito ella venne fatta stare diritta | |||||
e glorificò Dio. | |||||
14 | Ma il presidente della sinagoga in risposta, | ||||
sdegnandosi per il fatto che Gesù aveva fatto una guarigione | |||||
di sabato, | |||||
diceva alla folla: | |||||
Ci sono sei giorni, durante i quali bisogna lavorare; | |||||
venite allora in questi per farvi curare | |||||
e non nel giorno di sabato. | |||||
15 | Il Signore gli rispose e disse: | ||||
Ipocrita, ognuno di voi | T. | ||||
di sabato | |||||
* | non scioglie forse il suo bue o l’asino dalla greppia | T. | |||
e lo conduce ad abbeverarsi? | |||||
16 * | Ma questa donna, che è figlia di Abramo | La Figlia di Abramo liberata da Satana diventa allora la Figlia di Dio. “Coloro che sono dalla fede sono figli di Abramo” (Galati 3:7). | E. | ||
* | e che Satana aveva legato, ecco, per diciotto anni, | Satana, l'Angelo del Creatore (si veda 10:18) lega gli uomini con paralisi, che allegorizza i lacci del peccato (si veda 5:17-25). | E. | ||
non bisognava che le venisse sciolta questa catena | |||||
nel giorno di sabato? |
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