giovedì 29 ottobre 2020

LA PASSIONE DI GESÙ: FATTO DI STORIA O OGGETTO DI CREDENZAL'unità d'autore e la data della redazione primitiva.



L'unità d'autore e la data della redazione primitiva.

I termini di cui ci serviamo qui non sono affatto di semplice comodità, ma tendono a prendere posizione su una questione molto controversa: quella dell'unità d'autore. Le analisi di Guignebert sembrano condurre al negativo. Loisy rileva la natura  «anonima» dei Vangeli e sottolinea per Marco «le fasi della stesura». [68] Goguel (che fa risalire molto prima, fino al 75 circa, la versione primitiva), [69] sostiene che questa ha avuto un solo autore. Alfaric pensa lo stesso, principalmente a causa dell'unità nel processo e nello stile. [70] Si tratta beninteso della prima versione, che ha potuto subire da allora numerose modifiche, in particolare l'aggiunta finale, capitolo 16, versi 9-20, sulle apparizioni di Gesù: [71] aggiunta designata a mettere Marco in armonia con Matteo e Luca, così come Goguel lo ha finalmente ammesso. [72]

Chi è questo autore? Per varie ragioni, e più o meno chiaramente, Guignebert, Loisy, Goguel e Alfaric respingono l'informazione data da Papia, vescovo di Ierapoli, che si riferiva a sua volta ad un «anziano» di nome Giovanni, che diceva: «Marco, interprete di Pietro, scrisse con esattezza, ma senza ordine, tutto ciò che egli ricordava delle parole e delle azioni del Signore; poiché egli non aveva udito il Signore, né aveva vissuto con Lui, ma, più tardi, come dicevo, era stato compagno di Pietro». [73] Alfaric sostiene in particolare la forte costruzione del Vangelo di Marco e la sua malevolenza nei confronti del personaggio di Pietro. Conclude che «il nome di Marco, che ha tradizionalmente coperto questo vangelo, può essere mantenuto come una semplice e conveniente etichetta». [74

Quanto alla data del Vangelo, sembra interessante far conoscere le ragioni addotte da Alfaric per situarlo «abbastanza a lungo dopo la presa di Gerusalemme... Nel corso» di una «profezia riguardante le prove future della comunità cristiana, Gesù disse ai discepoli... : Vi consegneranno ai tribunali, sarete percossi nelle sinagoghe, comparirete davanti a governatori e re a causa mia (13:9)». Così non saranno solo gli ebrei a perseguitare i cristiani, ma saranno anche le autorità romane. E li perseguiteranno in quanto cristiani, a causa del Cristo stesso. Tale situazione non si è realizzata, dopo la rovina del tempio, se non verso la fine del I° secolo, a partire dall'anno 94. È quindi solo dopo quella data che conviene collocare la composizione del Vangelo. [75]

«Il commentario fatto da Gesù della prima parabola testimonia nello stesso senso. I cristiani «che sono seminati su luoghi pietrosi» (4:16-17) o «nelle spine» (4, 18-19), questi termini indicano i cristiani, che avendo ascoltato la parola di Dio, cedono di fronte alla persecuzione o il cui ideale evangelico è indebolito dalla «seduzione della ricchezza». Quella situazione «si comprende se il libro è stato composto verso la fine del I° secolo o nei primi anni del II°».

D'altra parte, il Vangelo di Luca, che si ispira a quello di Marco per correggerlo e completarlo, [76] pare essere stato in circolazione intorno al 130. In queste condizioni, Alfaric colloca la composizione di Marco intorno all'anno 100, valutazione che Loisy doveva esprimere a sua volta nelle sue ultime opere. [77

NOTE

[69] Si veda più sopra, pag. 16, nota 13.

[70] Si veda ALFARIC, L'évangile selon Marc, pag. 31-35.

[71] Si veda ALFARIC, stessa opera, pag. 57-66.

[72] Si veda GOGUEL, Jésus (1950), pag. 102, nota 2. GUIGNEBERT (Jésus, pag. 615) e LOISY (Histoire et mythe, pag. 169-170) sono ufficialmente dell'opinione che la versione primitiva si arrestasse al verso 8 (fuga delle donne dopo la loro visita al sepolcro).

[73] La testimonianza di Papia è stata conservata da EUSEBIO, Storia ecclesiastica, 3, 39:15-16.

[74] Si veda ALFARIC, L'évangile selon Marc, pag. 35-40.

[75] ALFARIC, stessa opera, pag. 50-51. Il 94 è l'anno in cui l'imperatore Domiziano ha fatto mettere a morte parecchie persone, le cui simpatie per le idee religiose ebraiche o cristiane sono state la causa o il pretesto delle esecuzioni; però gli storici non sono d'accordo nel riconoscere a questi fatti la natura di una persecuzione contro il cristianesimo.

[76] Si veda più sopra, pag. 178 e 197.

[77] ALFARIC, op. cit., (1929), pag. 52; LOISY, Les origines du Nouveau Testament (1936), pag. 74 e 340 (si veda più sopra, pag. 16).

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