martedì 8 luglio 2025

Thomas Whittaker: LE ORIGINI DEL CRISTIANESIMO — La Comunità non più Giovane

 (segue da qui)


 La Comunità non più Giovane. 

Ai passi che insistono sullo stato spiritualmente non sviluppato della comunità, se ne contrappongono altri dove si presuppone il possesso della conoscenza (γνῶσις) e si discutono difficili questioni di condotta. La comunità non consiste più, come all'inizio, quasi esclusivamente di persone che non contano nulla nel mondo, perché ora è necessario stabilire la regola che tutti — schiavi e liberi, e così via — devono rimanere nella posizione in cui furono chiamati (7:21-24). 

Coloro che furono in precedenza pagani hanno avuto tempo per diventare familiari con i contenuti dell'Antico Testamento. La comunità ha le sue tradizioni (τὰς παραδόσεις) impartite, a quanto pare, tanto tempo fa (11:2, 23, 15:3). La consuetudine vuole che essa sostenga i suoi capi spirituali e le loro famiglie. Questo diritto va rivendicato, non da regola generale, ma da applicazione della regola a quei maestri paolini che alcuni vorrebbero escludere dal suo beneficio. Tutta una serie di funzioni riconosciute è svolta da persone diverse (12:28-30), a cui si insiste sulla sottomissione (16:16). Ci sono funzioni religiose in cui i membri svolgono varie parti (14:6, 26) e in cui sono sorti abusi che vanno ricondotti all'ordine. È diventata necessaria una disciplina regolare. Si conosce la distinzione tra una scomunica maggiore e una scomunica minore. Nel caso della prima (5:5), non si può pensare ad altro che a una condanna a morte. La seconda (5:9) consiste nell'esclusione dalla società dei fedeli. Il cristianesimo ha conquistato per sé un posto nel mondo, cosicché le relazioni dei suoi membri con quelli di fuori vanno regolate (6:1-11). Essi formano un nuovo popolo, “Israele secondo lo spirito” (cfr. 10:18).

Nessun commento: