sabato 5 luglio 2025

Thomas Whittaker: LE ORIGINI DEL CRISTIANESIMO — Partiti

 (segue da qui)


 Partiti.

Non è possibile stabilire nulla di concreto circa i partiti riferiti, siano essi due (3:4-5), tre (3:22-23) o quattro (1:12), anche se i tentativi dei critici sono infiniti. Sembra che le fazioni non avessero scisso veramente la comunità, poiché l'Epistola è indirizzata a tutti i suoi membri e si presume il loro riunirsi assieme. Eppure si confronti la domanda in 1:13 (μεμέρισται ὁ Χριστός;). [1] Non c'è alcun accenno a differenze dottrinali tra Paolo e Apollo, che sono in ottimi rapporti, neppure tra Paolo e Cefa, il quale è citato come il principale testimone della resurrezione. Lui, Paolo e gli altri insegnano la stessa cosa (εἴτε οὖν ἐγὼ εἴτε ἐκεῖνοι, οὕτως κηρύσσομεν καὶ οὕτως ἐπιστεύσατε, 15:11). Non si trova traccia di un partito giudeocristiano a capo del quale sta Pietro. Né sappiamo perché il suo partito a Corinto — qualunque esso fosse stato — abbia scelto il nome siriano Κηφᾶς a preferenza di quello greco Πέτρος

La vera spiegazione è che i partiti non erano storici, o quantomeno non erano del luogo e del tempo a cui sono assegnati. L'autore stesso non considera seria la loro esistenza. Egli vuole solo indicare una morale contro i partiti della sua stessa epoca. Clemente di Roma ne ebbe la percezione — non che avesse intenzione di mettere in dubbio il carattere storico del dato — quando disse che Paolo scrisse ai Corinzi di sé e di Cefa e Apollo “spiritualmente” (πνευματικῶς). In effetti, lo scrittore stesso ci comunica il suo scopo quanto più chiaramente sia possibile in un'opera pseudepigrafica (ταῦτα δέ, ἀδελφοί, μετεσχημάτισα εἰς ἐμαυτὸν καὶ Ἀπολλῶν δι’ ὑμᾶς, ἵνα ἐν ἡμῖν μάθητε κ.τ.λ., 4:6). In accordo con la sua indole cattolicizzante, egli tenta di far credere che i nomi di partito tra i cristiani siano stati assunti senza motivi reali.

NOTE

[1] Se le parole sono lette senza l'enfasi interrogativa, il punto naturalmente è lo stesso.

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