domenica 22 giugno 2025

Thomas Whittaker: LE ORIGINI DEL CRISTIANESIMO — La Festività del Natale

 (segue da qui)


 La Festività del Natale.

Indagando il modo in cui il Giorno di Natale venne a fissarsi, Usener (Religionsgeschichtliche Untersuchungen, 1, 1889) ha mostrato come l'idea del Figlio di Dio, e con essa l'osservanza di giorni festivi per commemorare le sue successive manifestazioni sulla terra, sorsero non nell'ambito del pensiero strettamente ebraico, ma attraverso la gnosi orientale in contatto con le mitologie politeiste. La Chiesa si appropriò delle festività dagli Gnostici, così come si appropriò di tante altre cose. [1] Ciò supporta evidentemente la conclusione che il Paolinismo fosse di origine posteriore e non puramente ebraica.  Infatti, le Epistole principali hanno una cristologia evoluta. Usener, infatti, non lo riconosce, ma le tratta di sfuggita in quanto non fortemente evolutesi in senso cristologico. Se, però, le precedenti esposizioni della Cristologia paolina sono valide, se le Epistole principali contengono la dottrina di un Cristo soprannaturale, del Figlio di Dio disceso dal cielo e divenuto temporaneamente uno con Gesù di Nazaret, l'ammissione della loro genuinità confuterebbe la sua conclusione, altrimenti ben stabilita, che queste idee non nacquero per la prima volta in ambienti che furono in contatto stretto e originale col giudaismo. L'ammissione, al contrario, che esse non furono scritte dall'ebreo Paolo confermerebbe in un punto critico il risultato delle indagini di Usener, come queste indagini confermano reciprocamente la conclusione a cui si è giunti riguardo alle Epistole.

NOTE

[1] Renan, in alcune osservazioni su questa procedura, nota la peculiare combinazione di “eclettismo ed ingratitudine”.

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