martedì 1 settembre 2020

LA PASSIONE DI GESÙ: FATTO DI STORIA O OGGETTO DI CREDENZATallo.



Tallo.

Si può menzionare, al seguito di questi passi di storici romani, la testimonianza di Tallo il Samaritano, autore di Storie, scritte in greco, dove si interessava alle leggende e alle tradizioni dell'Oriente e della Grecia. Secondo Giulio Africano, cronista cristiano del III° secolo, [12] questo Tallo, parlando delle tenebre che coprivano tutta la terra, dalla sesta alla nona ora del giorno in cui morì il Cristo (secondo il Vangelo di Marco), [13] le avrebbe spiegate con una «eclissi di sole, ma senza ragione, secondo l'opinione» di Giulio Africano.

Data la natura delle questioni di cui si occupava Tallo, si potrebbe pensare che, con questa spiegazione, a un fatto che la tradizione cristiana presentava come miracoloso, egli rifiutava una tale natura. Ma l'identificazione di questo Tallo, l'epoca in cui scriveva rimangono molto incerte. Perfino accettando che si trattasse della metà del I° secolo, risulterebbe solamente dal testo sopra citato che Tallo conosceva il racconto del supplizio di Gesù, come lo davano i cristiani del suo tempo.

Goguel attribuisce «un'importanza capitale» alla formazione di una tale tradizione a partire da quel momento: «un dettaglio marginale come quello in questione non può essere stato conservato e trasmesso se non nel contesto di un racconto della passione». [14] Ma riconosce, d'altra parte [15] che «il tema delle tenebre che accompagnano la morte di un personaggio amato dagli dèi è così comune tanto nella tradizione pagana quanto nella tradizione ebraica, che sembra superfluo cercarne una spiegazione naturale. Alcuni testi dell'Antico Testamento hanno potuto favorire la formazione di quella tradizione»: per esempio, Amos 8:9, «Quel giorno, dice il Signore Jahvé, io farò tramontare il sole a mezzogiorno e farò oscurare la terra in pieno giorno». Però la credenza che tendeva a confutare la spiegazione di Tallo riguardava un evento recente e datato nell'anno [16] oppure di epoca indeterminata? L'asserzione di Tallo, come è riportata, non dà, di per sé, alcuna indicazione a questo riguardo.

NOTE

[12] In un frammento conservato da un cronista bizantino ben posteriore.

[13] Marco 15:33.

[14] GOGUEL, Jésus (edizione del 1950), pag. 72. — GUIGNEBERT, che «non attribuisce», al contrario, «alcuna importanza alla pretesa testimonianza» di Tallo, ritiene che «le conclusioni» di Goguel «sembrano andare più lontano del testo» (Jésus, pag. 16, nota 1).

[15] GOGUEL, Jésus, pag. 450-451.

[16] Ci si ricorderà che la Pasqua ebraica, in prossimità della quale sarebbe morto Gesù, è celebrata al tempo di una luna piena, incompatibile con un'eclissi di sole.

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