sabato 14 dicembre 2019

La Favola di Gesù Cristo — «Conclusione»

(segue da qui)

Conclusione

Da questo rapido scorcio delle influenze pagane, e specialmente dei culti misterici, possiamo al presente ricavare tre conclusioni:

1°) Il Salvatore Gesù è presentato da Paolo come uno degli dèi Salvatori dell'ellenismo, il suo culto è la rivelazione di un mistero analogo ad altri. Senza dubbio Gesù presenta, a differenza di altri miti contemporanei, alcuni caratteri originali, che provengono dall'ambiente ebraico; ma, per Paolo che ne fu il primo propagatore, il culto del Salvatore Gesù non è che un mistero analogo ad altri, ai quali ha improntato i suoi elementi principali.

2°) Nessuno oserebbe sostenere oggi che Attis, Adone o Mitra avevano avuto un'esistenza reale. Tuttavia, i loro fedeli credevano a quell'esistenza, raccontavano la vita terrena, il sacrificio e la risurrezione del loro dio; [22] sapevano anche molto di più sulle azioni terrene del loro Salvatore di quanto sapessero i primi cristiani su quelle di Gesù. Nondimeno, si ammette che questi dèi sono puri miti, e non la trasposizione sul piano divino di fatti storici: perché Gesù, che non è che uno degli dèi Salvatori del sincretismo orientale, farebbe eccezione?

3°) Se è evidente che il cristianesimo è stato influenzato pesantemente dai culti misterici, esso non deriva direttamente da nessuno di loro. È stato influenzato da tutti loro, perché è nato dopo di loro. L'osservazione è importante per le cause della diffusione del cristianesimo: «Se nel III° secolo si trova in condizione di affrontare vittoriosamente tutto il sincretismo pagano, è perché è esso stesso DIVENUTO UN SINCRETISMO, in cui si riuniscono tutte le idee feconde, tutti i riti essenziali della religiosità pagana.... Il cristianesimo è diventato una autentica religione, tra tutte la più completa, perché ha preso da tutte quel che avevano di meglio». [23]

Andremo a trovarne due esempi con i sacramenti del battesimo e dell'eucarestia. 

NOTE

[22] Secondo Firmico Materno, i sacerdoti di Attis testimoniarono di aver visto la morte e la resurrezione di questo dio (De errore prof. relig. 3:1). E Erodoto ci racconta la sua vita terrena (Hist. 1:34).

[23] GUIGNEBERT: «Le christianisme antique», pag. 150. 

1 commento:

Klaus Schilling ha detto...

L'eucarestia si deriva da Genesis 3, dovel il serpente (redentore) fa l'Adamo e l'Eva manducare la mela dell'albero della gnosi. È stato scoperto da Jean Magne, per esempio https://www.persee.fr/doc/rhr_0035-1423_1978_num_193_1_6662 , pagina 130.

Analogamente, il battesimo si deriva da quello dei testi ermetici, dov'è un'allegoria per l'acquisizione dell'intelletto.