domenica 28 aprile 2024

Gli scritti di San Paolo — EPISTOLA AGLI EBREI (Non ha potuto essere scritta nel gruppo di Paolo)

 (segue da qui)

 3. Non ha potuto essere scritta nel gruppo di Paolo. 

Questa è, fatta eccezione di dettagli marginali, l'epistola agli Ebrei. Confrontiamo ora quella dissertazione con la letteratura paolina sbarazzata della vegetazione parassitaria che la ricopre oggi. 

Nell'epistola agli Ebrei, il Cristo è il figlio di Dio venuto sulla terra per aprire agli uomini la via del cielo che era stata loro chiusa dal peccato. Egli ha realizzato quel compito cancellando i peccati degli uomini; egli ha cancellato i peccati facendo il sacrificio della propria vita conformemente alle prescrizioni della legge mosaica. Il cristiano partecipa mediante la fede e il battesimo al beneficio della morte del Cristo. I suoi peccati sono cancellati, ed egli cammina verso il cielo seguendo la via tracciata dall'autore della sua salvezza. 

Paolo aveva un'altra concezione del Cristo e dei cristiani. Per lui il Cristo era un uomo incaricato da Dio di realizzare la promessa fatta in passato ad Abramo, e di dare alla discendenza di questo patriarca il possesso della Palestina (e persino del mondo intero). Messo a morte per la malvagità degli uomini, egli non aveva potuto compiere durante il suo soggiorno sulla terra la sua missione. Ma sarebbe ritornato scortato dalle potenze celesti e, questa volta, avrebbe spezzato tutti gli ostacoli. I cristiani erano i figli di Abramo. In virtù di questo titolo, di cui erano debitori non alla carne ma alla fede, essi erano chiamati a beneficiare della promessa fatta a questo patriarca. Avrebbero ereditato prossimamente, per gli ordini del Cristo, la Palestina (e anche il mondo). 

Abbiamo qui due cristologie o, per meglio dire, due mentalità separate da un abisso. Di questo contrasto vi è una spiegazione storica. Quale è? Prima di ogni ricerca è ben evidente che ci si mette fuori dalla condizione di trovarla, se non si comincia con l'abbandonare l'opinione ricevuta che attribuisce l'epistola agli Ebrei a un compagno di Paolo. Quando si è acquisita la prova che questo apostolo sognava un regno terreno e che la sua propaganda era di natura politica, il pensiero si rifiuta di ammettere che uno dei suoi amici, o Barnaba, o Apollo o Aquila, abbia fondato il cristianesimo attuale. Fin d'ora siamo autorizzati a concludere che l'epistola agli Ebrei è stata scritta in un ambiente totalmente diverso dall'ambiente di Paolo.

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