venerdì 25 settembre 2020

LA PASSIONE DI GESÙ: FATTO DI STORIA O OGGETTO DI CREDENZAL'Agnello.



L'Agnello.

La prima raffigurazione è quella dell'«Agnello immolato», che occupa un posto considerevole nell'Apocalisse. Se il punto di partenza del credo cristiano fosse stato l'atroce supplizio di un uomo sulla croce romana, si ha difficoltà a credere che, già dal primo secolo, gli fosse stata sostituita la figura simbolica di un animale. 

E il caso dell'autore dell'Apocalisse non è isolato. Nella cosiddetta Epistola di Barnaba, che sembra essere stata composta ad Alessandria, secondo alcuni critici, nel primo terzo del II° secolo, [84] secondo altri, più probabilmente dopo il 135 che prima, [85] si legge nel capitolo 8, versi 1, 2 e 5: «1. Quale figura pensate che si rappresenti, quando ad Israele fu ordinato che gli uomini imputabili di colpe gravissime offrissero una giovenca, la sgozzassero e la bruciassero... ? 2. La giovenca rappresenta Gesù; i peccatori che la offrono sono coloro che lo condussero al sacrificio... 5. Perché la lana sul legno? Perché il regno di Gesù è sul legno e chi spera in lui vivrà in eterno».

L'autore dell'Epistola ricercava nella Bibbia ciò che poteva prefigurare la passione di Gesù. Allude nel passo citato al verso 19 di Numeri, dove è prescritto, per il riscatto delle colpe, di sacrificare una giovenca rossa, che è sgozzata e bruciata; si può credere, dall'allusione dell'Epistola, che si spargessero le ceneri con un legno ricoperto di lana: per l'autore dell'Epistola, «la giovenca rappresenta Gesù», il legno d'aspersione è una figura della croce. [86] Senza dubbio, non si tratta che di ricercare nella Bibbia la prefigurazione della Passione di Gesù, e non una raffigurazione della Passione realizzata, ma, ancora una volta, se l'origine del credo cristiano è stata un dramma umano, i commentari dell'Epistola di Barnaba sembrano di una imbarazzante indifferenza. 

NOTE

[84] LOISY, La naissance du christianisme (1933), pag. 32.

[85] Marcel SIMON, Verus Israel (1948), pag. 91, nota 3: Simon data l'Epistola di Barnaba alla fine del regno dell'imperatore Adriano, morto nel 138. — Essa non figura nella raccolta canonica del Nuovo Testamento.

[86] Si veda su questi passi dell'Epistola di Barnaba, COUCHOUD, Jésus, le Dieu fait homme, pag. 145-146, e G. ORY, Jésus a-t-il été crucifié ? Cahiers du Cercle Ernest Renan, n° 7, 3° trimestre 1955, pag. 34-35.

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