giovedì 1 marzo 2018

Marcione (di Georges Ory) — La sua chiesa

(séguita da qui)



La sua chiesa:

Gli inizi del marcionismo potrebbero essere stati più antichi di quanto si creda generalmente, poichè gli scrittori ecclesiastici della fine del secondo secolo non furono capaci di riferire con certezza la storia delle sue origini.
L'originalità di Marcione consiste specialmente nel fatto che egli non apparve come un profeta ma nel fatto che portò un libro e che avesse dietro di lui una Chiesa ben consolidata.
La stabilità di questa Chiesa fu dovuta
— alla semplicità della sua organizzazione. Servì un tempo davvero lungo e parecchi sinodi per la Chiesa cattolica perchè stabilisse ed estendesse la sua influenza; al contrario, sembra che Marcione avesse creato la sua Chiesa in una sola generazione, senza un sinodo, a meno che questa Chiesa fosse in esistenza prima di lui, ed egli dovette soltanto svilupparla.
 — al rispetto da cui fu circondato. I suoi discepoli credevano che egli fosse assiso alla sinistra di Dio mentre Paolo fosse assiso alla sua destra (Origene). 
— alla pratica comune di una vita ascetica; 
— alle nuove scritture che egli aveva raggruppato in un canone;
all'universalità della sua accettazione. Nella setta, le donne occupavano certi uffici perchè Marcione, al pari di Paolo, pensava che non ci fossero né maschio né femmina in Cristo”. Così le donne potevano battezzare; ancora presenti in alcuni episodi dei nostri vangeli (in una discreta maniera), esse costituiscono una vestigia dei tempi antichi; esse vennero rimosse rapidamente dalla gerarchia cristiana.
D'altra parte, si potrebbe considerare che Marcione ammise al culto i pagani mentre i catecumeni cattolici non partecipavano alla messa propriamente detta.
I due culti erano simili, ma i marcioniti utilizzarono salmi diversi dai salmi di Davide. Quelli di Siria si volgevano ad occidente per pregare a Dio (Murag., 82-84, confermato da Maruta). Essi utilizzavano acqua invece di vino nell'Eucarestia (Epifanio, 42:3), l'accompagnavano con un'unzione di olio e offrivano ai nuovi battezzati un misto di latte e miele. Il loro battesimo fu considerato valido dalla Grande Chiesa (quando venne costituta) e non aveva bisogno di essere ripetuto; Marcione senza dubbio utilizzò la formula “nel nome di Cristo” e non la successiva formula trinitaria (Romani 63). 
I suoi discepoli, secondo Crisostomo, praticavano il battesimo per i morti (1 Corinzi 15:29). Essi digiunavano di Sabato in ostilità al dio ebraico. Essi seguivano l'avviso di Paolo di “non mangiar carne, né bere vino (Romani 14:21) e consumavano carne di pesce al pari di Cristo (Luca 24:42) e gli apostoli. Il pesce fu un cibo sacro per loro (Tertulliano 1:14). 
Secondo Marcione, la procreazione di figli era un atto di sottomissione alla Legge del Creatore, perciò un atto indegno di un cristiano. Nessun candidato era ammesso al battesimo marcionita a meno che non fosse disposto a condurre un'esistenza di assoluta continenza. Per i marcioniti, il matrimonio avveniva con Cristo, e la vita comune dei coniugi fu considerata un divorzio da Cristo. Senza dubbio coloro che erano conformi a questa prescrizione formavano la maggioranza.
I martiri furono numerosi tra i marcioniti; tra di loro ci furono l'anziano Metrodoro di Smirne, che soffrì la tortura del fuoco come Policarpo e, durante la stessa persecuzione, una donna che fu uccisa nel tempo di Valeriano a Cesarea di Palestina, un vescovo Asclepio che fu bruciato vivo sotto Diocleziano a Cesarea sulla stessa pira dell'ortodosso Apselamo.
Marcione avrebbe avuto come seguaci Apelle, Potito e Basilisco, Sinaro, Prepone, Pitone, Blasto, Teodozione, Ambrosio.
Giustino ci racconta che nel 155 circa (Apol. 1:26) l'influenza di Marcione si estese su tutto l'impero; nella stessa data, i marcioniti erano numerosi a Roma. Intorno al 208 Tertulliano confermò che “la tradizione eretica di Marcione riempiva l'universo” (Contra Marcionem 5:19), che non era il caso con la Grande Chiesa. Nel quarto secolo Epifanio citò, tra i luoghi “infetti” dal marcionismo, l'Italia, l'Egitto, la Palestina, l'Arabia, la Siria, Cipro, e la Persia (Haer. 42:1).
Il marcionismo cominciò a declinare nell'occidente nel terzo secolo, mentre rimase attivo nell'oriente. Nel 318-319 una chiesa marcionita si edificò a Lebaba presso Damasco; la sua iscrizione menzionava Chrestos, il dio buono, e non Cristo o Gesù; si tratta della più antica iscrizione di una chiesa cristiana in nostro possesso. [1]
Nel quinto secolo, Teodoreto, vescovo di Cipro, scrivendo a papa Leone, affermò di aver convertito, durante la sua carriera, oltre un migliaio di marcioniti che vivevano in otto villaggi.
Quando i seguaci di Marcione scomparvero definitivamente, essi si unirono in generale ai gruppi manichei.
Marcione rappresentò un grave pericolo per la Chiesa romana e questo spiega perchè, dal terzo trimestre del secondo secolo, la maggior parte degli scrittori cattolici da Giustino a Tertulliano (Dionisio di Corinto, Filippo di Creta, Teofilo di Antiochia, Filippo di Gortina, Modesto, Ireneo, Ippolito, Melito di Sardi, Milziade, Proclo, Clemente di Alessandria, Rodone, ecc.) si sentirono obbligati a scrivere libri contro di lui e contro le sue dottrine. Verso la fine del secondo secolo, Bardesana di Edessa scrisse contro Marcione dei Dialoghi in siriaco, i quali furono aggiunti agli attacchi sferrati in greco, e presto in latino. Nel quarto secolo, Efrem il Sirio aggiunse il suo nome alla lista di quei polemisti. 
Marcione fu uno gnostico? Harnack risponde negativamente a questa domanda ma ignora il fatto che i padri della Chiesa posero Marcione sullo stesso terreno degli gnostici e videro in lui — dopo Simon Mago — il secondo grande eresiarca del cristianesimo nascente.
La dottrina marcionita dev'essere stata antica quando fu avversata perché tutti quei polemisti sembrano essere ignoranti della storia del suo principio. Forse essi mantennero deliberatamente il silenzio su questo punto perchè, per fare un esempio, essi avrebbero potuto confessare che essa proveniva da Paolo mentre essi stavano armonizzando Paolo e le sue epistole col loro giudeo-cristianesimo ?
È stato sostenuto che l'indebolimento del marcionismo è dovuto in particolare alle regole di continenza della Chiesa, i cui membri le fornivano davvero pochi figli, ma questa spiegazione non tiene conto del progresso del marcionismo nel quindicesimo secolo. D'altra parte, è risaputo che la setta guadagnò sia ebrei che gentili. Invece, si potrebbe pensare che la scomparsa graduale del marcionismo, lungi dall'essere la conseguenza degli attacchi dei suoi detrattori, fosse opera della scuola alessandrina, che attinse alla dottrina di Marcione e presentò una nuova filosofia del cristianesimo non lasciando nessuno spazio a Marcione e allo gnosticismo. È certo, inoltre, che il sostegno del governo romano alla Chiesa cattolica romana contribuì grandemente alla vittoria di Roma. 

NOTE

[1] Christ and Jesus, pag. 29. Ed. Du Pavillon, Parigi, 1968.

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