martedì 21 settembre 2021

Il decreto di Gerusalemme

 (Questo è l'epilogo della traduzione italiana di un libro di Robert Stahl, «Les Mandéens et les origines chrétiennes». Per leggere il testo precedente, segui questo link)

INDICE

I. INTRODUZIONE — IL PROBLEMA MANDEO

II. — I TESTI MANDEI

III. — LO SPIRITO SANTO NEL MANDEISMO E NEL CRISTIANESIMO

IV. — L'EFFUSIONE DELLO SPIRITO

V. — LA TRIPLICE LEGGENDA DI GIOVANNI

VI. — L'APOLLO GIOANNITA

VII. — GIOVANNI BATTISTA E GESÙ

VIII. — IL DIO GESÙ

IX. — MANDEI E CRISTIANI

APPENDICE I. — L'INTERPOLAZIONE CON RIPRESA

APPENDICE II. — IL LOGION SULLA BESTEMMIA CONTRO LO SPIRITO SANTO

APPENDICE III. — IL DECRETO DI GERUSALEMME


APPENDICE

III. IL DECRETO DI GERUSALEMME 

Nel testo del decreto di Gerusalemme, c'è un punto che sorprende e che dovrebbe risvegliare la diffidenza del critico. I primi tre divieti del decreto sono di natura puramente rituale, ma sono seguiti da una regola di natura morale che, peraltro, sembra, doveva intendersi da sé: la proibizione della impurità.

Questa anomalia scompare dopo una leggera messa a punto del testo. Nei manoscritti più giovani, il divieto di carni soffocate è sostituito da quella che di solito viene chiamata la regola d'oro: Non fate agli altri ciò che non volete sia fatto a voi stessi. Il divieto di sangue diventa un divieto di versare del sangue, quindi un divieto di uccidere, e al divieto di carni sacrificate agli idoli si sostituisce il divieto dell'idolatria. Così su tutta la linea, i cristiani hanno a poco a poco sostituito con regole elementari e un po' banali della morale popolare le regole di natura rituale che non comprendevano più, e che erano in contrasto con la loro pratica. Questa tendenza, che constatiamo nei manoscritti esistenti, poteva già aver cominciato a manifestarsi sui testi più antichi che possiamo ottenere.

Tenendo conto di quella tendenza, crediamo di poter sostituire alla parola porneia (prostituzione, dissolutezza) la parola porkeia (carne di maiale). [1] Nel rituale ebraico, il divieto di carne di maiale ha in effetti un'importanza tale che poteva sembrare indispensabile imporla anche ai proseliti, congiuntamente alla legge di Noè. Con la sostituzione di una sola lettera, i cristiani hanno fatto del divieto di carne di maiale un divieto della dissolutezza, e si concepisce facilmente che questa corruzione ha egualmente influenzato i tre passi degli Atti e i due passi dell'Apocalisse che citano il decreto (Atti 15:20; 28 s.; 21:25; Apocalisse 2:14; 20).

NOTE

[1] JOSEPH HALÉVY nella Revue sémitique 1902, pag. 228 seq. — BENTLEY. — G. RESCH, Das Aposteldekret nach seiner aus. serkanonischen Textgestalt untersucht, pag. 20. — Il tutto citato in GOGUEL, Le Livre des Actes (Parigi 1922).

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