sabato 24 febbraio 2024

Gli scritti di San Paolo — LETTERA A FILEMONE

(Questo è l'epilogo della traduzione italiana di un libro dello storicista Joseph Turmel, «Les écrits de Saint Paul — La seconde épître aux Corinthiens». Per leggere il testo precedente, segui questo link)


INDICE
SECONDA EPISTOLA AI CORINZI

PRIMA LETTERA
Contenuto
1. Seguito della vicenda dell'incestuoso
2. La colletta

1. La parola di Dio alterata dal maggior numero
2. Le due alleanze
3. Il Dio di questo secolo
4. Noi gemiamo in quella tenda
5. Noi non conosciamo più il Cristo secondo la carne
6. Nessun accordo tra il Cristo e Beliar
7. Il Cristo che era ricco si è fatto povero

Occasione
1. La dolcezza e la bontà del Cristo
2. Le armi di Paolo
3. Coloro che si gloriano delle fatiche altrui
4. I superapostoli
5. Ancora i superapostoli
6. L'etnarca di Areta
7. Data della visione di Paolo

EPISTOLA AI GALATI

1. La promessa fatta ad Abramo
2. I due figli di Abramo

1. La legge promulgata in vista delle trasgressioni
2. Groviglio artificiale di testi divergenti
3. Paolo apostolo delle nazioni
4. Paolo morto alla fede
5. Dio ha rivelato suo Figlio a Paolo
6. Il riscatto degli uomini schiavi della legge
7. La libertà non deve essere un pretesto per vivere secondo la carne
8. Coloro che appartengono al Cristo hanno crocifisso la carne

1. Il Cristo ci ha strappati al presente secolo malvagio
2. Lo Spirito
3. La legge pedagogo
4. I due testamenti
5. Lezione di indulgenza e di umiltà
6. Il salario dei catechisti

EPISTOLA AI COLOSSESI

EPISTOLA AGLI EFESINI


LETTERE
(Seconda epistola ai Corinzi.

PRIMA LETTERA
Prove di Paolo
La vicenda dell'incestuoso
La parola di Dio alterata dal maggior numero
Le due alleanze
Il dio di questo secolo
Noi gemiamo in quella tenda
Noi non conosciamo più il Cristo secondo la carne
Nessun accordo tra il Cristo e Beliar
Ancora la vicenda dell'incestuoso
La colletta
Seconda richiesta
Prima richiesta

SECONDA LETTERA
Occasione della lettera
Coloro che si gloriano delle fatiche altrui
I superapostoli

Dio ha rivelato suo Figlio a Paolo
La promessa fatta ad Abramo
La legge pedagogo
I due figli di Abramo
La libertà non deve essere un pretesto per vivere secondo la carne
Lezione di indulgenza e di umiltà

Il piano divino della redenzione
Il cristiano è risorto
Corso di morale domestica
La nota di Paolo

Il piano divino della redenzione
Il cristiano è risorto
Corso di morale domestica

LETTERA A FILEMONE

Le lettere di Paolo sono in corsivo grande.

La versione marcionita è in caratteri grandi e dritti.


La versione cattolica è in caratteri piccoli.

LETTERA A FILEMONE

1 Paolo, prigioniero di Cristo Gesù, e il fratello Timoteo al nostro caro collaboratore Filemone, 2 alla sorella Appia, ad Archippo nostro compagno d'armi e alla comunità che si raduna nella tua casa: 3 grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo

4 Rendo sempre grazie a Dio ricordandomi di te nelle mie preghiere, 5 perché ho udito parlare della tua carità e della fede che tu hai nel Signore Gesù e in tutti i suoi santi, [1] 6 al punto che i benefici derivati dalla tua fede siano manifestati [2] in seguito alla conoscenza di tutto il bene compiuto tra voi in vista del Cristo.  

[1] Si traduce spesso, al seguito di Teodoreto, «Io ho sentito parlare della tua fede nel Signore Gesù e della tua carità nei confronti dei santi». I santi sono i cristiani; si veda pag. 10. 
[2] Adotto la lezione della Vulgata che suppone énarghès invece di énerghès del nostro testo greco.

7 La tua carità è stata per me motivo di grande gioia e consolazione, fratello, poiché il cuore dei credenti è stato confortato per opera tua. 8 Per questo, pur avendo in Cristo piena libertà di comandarti ciò che devi fare, 9 preferisco pregarti in nome della carità, così qual io sono, Paolo, vecchio, e ora anche prigioniero per Cristo Gesù; 10 ti prego dunque per il mio figlio, che ho generato in catene, 11 Onesimo, quello che un giorno ti fu inutile, ma ora è utile a te e a me. 12 Te l'ho rimandato, lui, il mio cuore. 13 Avrei voluto trattenerlo presso di me perché mi servisse in vece tua nelle catene che porto per il vangelo. 14 Ma non ho voluto far nulla senza il tuo parere, perché il bene che farai non sapesse di costrizione, ma fosse spontaneo. 15 Forse per questo è stato separato da te per un momento perché tu lo riavessi per sempre; 16 non più però come schiavo, ma molto più che schiavo, come un fratello carissimo in primo luogo a me, ma quanto più a te, sia come uomo, sia come fratello nel Signore.

17 Se dunque tu mi consideri come amico, accoglilo come me stesso. 18 E se in qualche cosa ti ha offeso o ti è debitore, metti tutto sul mio conto. 19 Lo scrivo di mio pugno, io, Paolo: pagherò io stesso. Per non dirti che anche tu mi sei debitore e proprio di te stesso! 20 Sì, fratello! Che io possa ottenere da te questo favore nel Signore; dà questo sollievo al mio cuore in Cristo!

21 Ti scrivo fiducioso nella tua docilità, sapendo che farai anche più di quanto ti chiedo. 22 Al tempo stesso preparami un alloggio, perché spero, grazie alle vostre preghiere, di esservi restituito. 23 Epafra, mio compagno di prigionia nel Cristo, ti saluta 24 così come Marco, Aristarco, Dema e Luca, miei collaboratori.

25 La grazia del Signore Gesù Cristo sia con il vostro spirito.