mercoledì 1 febbraio 2023

Origini Sociali del CristianesimoDottrine religiose

 (segue da qui)

Dottrine religiose.

In sostanza, tutta la vita degli Esseni si spiega con le loro dottrine religiose. Giuseppe ne espone con enfasi il principio generativo. Per loro, dice, «il Destino è  padrone di tutto, nulla accade agli uomini che non sia stato decretato da esso». Mettiamo anche qui, al posto del «Destino», termine troppo vago, adottato all'uso dei lettori pagani, un termine più preciso e adeguato, la «predestinazione», e avremo il segreto della loro dogmatica. Mentre i Sadducei fanno dipendere tutto dal nostro libero arbitrio e i Farisei fanno intervenire nel contempo la volontà dell'uomo e i decreti divini, gli Esseni «hanno una dottrina che si compiace a rimettere tutto a Dio». [59] Questo è il trionfo del misticismo.

È anche quello dello spiritualismo. Per gli Esseni, l'uomo, proveniente da Dio e fatto a sua immagine, è uno spirito, che si trova in un corpo come in una prigione. Quando la morte sopravviene, il corpo si dissolve. Ma l'anima gli sopravvive. Essa è immortale per natura e sarà eternamente felice o infelice, a seconda che si sarà comportata bene o male nella sua prima vita.

Da questo spiritualismo segue un ascetismo rigoroso. Poiché l'anima si trova come prigioniera in seno alla materia, il dovere essenziale per lei è di lavorare per liberarsene, per diventare un puro spirito. Ecco perché gli Esseni conducono una vita così semplice e così frugale, rinunciano a ogni proprietà individuale e fanno professione di celibato. 

NOTE DEL CAPITOLO 3

[59] Antichità giudaiche 13:5, 9; 18:1, 5. 

Nessun commento: