lunedì 2 marzo 2020

Il mediatore o mesítēs



IL MEDIATORE O MESITES

Noi non la pensiamo così e preferiamo un'altra spiegazione. Sappiamo che Filone poneva tra Dio e l'universo il LOGOS (parola, Verbo, Intelligenza) che era un'emanazione di Dio, la più alta e la prima manifestazione del suo Potere: «Egli è il mediatore sostitutivo dell'Essere perituro che aspira ai destini immortali; è l'intermediario tra l'Essere supremo e i suoi soggetti; non è come Dio senza principio; non ha come noi generazione». [3

Questo LOGOS-MEDIATORE era il MESITES, parola che deriva dal greco MESOS o MESSOS secondo i dialetti e che ha il significato di mezzo, di intermediario. Ora, il LOGOS cristiano, come il filoniano, è un MESITES. Non avremmo qui l'etimologia del MESSIA cristiano? 

Leggiamo in 1 Timoteo 2:5: «C'è un solo Dio e anche un solo mediatore (MESITES) fra Dio e gli uomini». In Galati (3:19-20) si parla dell'intervento di un mediatore e, in tre punti dell'Epistola agli Ebrei (8:6, 9:15, 12:24), il Cristo è presentato come il mediatore (mesítēs) di una nuova alleanza.

MESITES... MESSIA ? Esistono etimologie peggiori di questa.

Ignorato dai vangeli e dagli Atti, il titolo di MEDIATORE viene da san Paolo e dalle sue comunità. Per contro, il termine MESSIA si trova solo in Giovanni e soltanto due volte (1:41 e 4:25). In questi due casi eccezionali è visibilmente aggiunto a CRISTO al fine di essere identificato con lui. Una domanda si pone allora: il quarto vangelo, proprio dove si trova il LOGOS (Verbo di Dio), intende per MESSIA un Messia ebraico o un mediatore universale? Tutta la dottrina della mediazione da Platone e Aristotele fino a Filone e san Paolo depone a favore della seconda ipotesi. Tuttavia, è possibile che i giudeo-cristiani filoniani, alessandrini, gnostici abbiano fatto di questo mediatore il loro Messia, essendo facile la confusione tra MESITES e MESSIA.

NOTE

[3] Filone. Chi è l'erede delle cose divine?

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