venerdì 13 settembre 2019

La Favola di Gesù Cristo — «Una goffa interpolazione»

(segue da qui)

Una goffa interpolazione

Si trova, è vero, nelle «Antichità», un passo riguardante Gesù, ma quel testo ha un'ispirazione così manifestamente cristiana che non può essere stato scritto da Giuseppe. La stessa Chiesa concorda, perché se Giuseppe aveva scritto quelle righe, non gli restava altro che convertirsi.

Ecco il testo, nel suo stato attuale: [4]

«Visse in questo tempo Gesù, uomo sapiente, se pure lo si deve definire uomo. Operò infatti azioni straordinarie e fu maestro di uomini che accolgono con diletto la Verità, e così ha tratto a sé molti Giudei e anche molti Greci. Questi era il Cristo. Anche quando per denuncia di quelli che tra noi sono i capi Pilato lo fece crocifiggere, quanti da prima lo avevano amato non smisero di amarlo. Egli apparve loro il terzo giorno di nuovo in vita, secondo che i profeti avevano predetto di lui tutto ciò e mille altre meraviglie. Ancora oggi sussiste il genere di quelli che da lui hanno assunto il nome di Cristiani».

È evidente che un ebreo così ortodosso come Giuseppe non avrebbe potuto scrivere: «Questi era il Cristo» (= il Messia), né riconoscere il compimento delle predizioni dei «divini profeti». «Se tu avessi creduto che fosse Cristo, saresti diventato cristiano!», esclama Voltaire. [5]

Il passo è dunque evidentemente un falso. D'altronde, non si trovava ancora nell'opera di Giuseppe al tempo di Origene (185-254), poiché costui assicura che Flavio Giuseppe «non ha mostrato che Gesù è il Cristo». [6]

Il passo è citato per la prima volta nel IV° secolo da Eusebio (il falsario), che ne è senza dubbio il goffo autore. Goffo, poiché il testo non si adatta bene a ciò che precede (il racconto di una rivolta) e alla frase che segue: «Accadde in quello stesso tempo un'altra sciagura». Goffo soprattutto, poiché il falsario ha fatto perdere ogni credito alla sua interpolazione per aver voluto dire troppo: per rendere verosimile il racconto, sarebbe stato necessario parlare di Gesù senza dargli del «Cristo».

Pure la Chiesa non difende più questo testo, ma afferma che sarebbe stato sostituito, per una di quelle pie frodi a cui è abituata, al passo autentico nel quale Giuseppe, al contrario, avrebbe parlato male di Gesù! Pura ipotesi e misera perdita: non è nemmeno probabile che Giuseppe abbia potuto parlare di Gesù in questo punto.

NOTE

[4] Antichità Giudaiche, Capitolo 18:3.

[5] Dizionario filosofico, V° Christianesimo.

[6] Contra Celsum 1:47. 

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