mercoledì 7 marzo 2018

Marcione (di Georges Ory) — Un mito trascurato

(séguita da qui)


Un mito trascurato:

C'è però un autore — Esnik l'armeno (quinto secolo) — che ci ha dato un altro punto di vista; questo vescovo scrisse, tra le altre opere, una confutazione di false dottrine nella quale si opponeva alla dottrina pagana dell'eternità della materia, alla religione di Zoroastro, alla filosofia greca e infine al marcionismo. Si può certamente obiettare la tarda datazione degli scritti di Esnik; tuttavia, si noterà che il mito che ha conservato per noi è molto antico e corrisponde ad uno degli aspetti della dottrina di Marcione.

Il sistema descritto da Esnik ha una natura più mitica che una natura razionalista — un aspetto che è indizio di antichità — e, se si osservasse la forma originale del marcionismo, si dovrebbe concludere che quel Marcione sarebbe stato — per quanto riguarda le antiche dottrine gnostiche — più debitore di quanto sia stato supposto.

Per Esnik, la forma più antica del marcionismo era la seguente:

C'erano tre cieli [5] quello del dio buono, quello del dio della Legge (cioè il dio “giusto”), quello degli angeli; di sotto, Hyle, un soggetto indipendente considerato il principio femminile. Il dio giusto creò il mondo con l'aiuto di Hyle; egli si ritirò nel suo cielo e Hyle rimase sulla terra. Poi egli volle creare l'uomo; Hyle gli dà la polvere, egli soffia lo spirito. Chiamò l'uomo “Adamo”, gli diede una moglie, collocò la coppia nel giardino del Paradiso e, vedendo che Adamo poteva servirlo, volle separarlo da Hyle e attaccarlo. Le dice: “Se tu adori un altro dio, morrai”. Adamo, terrorizzato, si allontanò da Hyle, che — per vendicare il creatore — riempì il mondo di nuovi dèi, che spinsero gli uomini ad allontanarsi dal demiurgo. Gli uomini morirono e il creatore, furioso, li gettò nell'inferno, Adamo al pari degli altri. La situazione durò ventinove secoli.

Fu allora che il Dio buono vide la miseria umana che fu dovuta a Hyle e al Creatore ed egli ebbe pietà di quegli esseri torturati dal fuoco dell'inferno. Egli mandò suo figlio a liberarli. “Scendi”, egli dice, prendi la forma di un servo come i figli della Legge. “Guarisci le loro ferite, ridai la vista ai ciechi, e la vita ai loro morti, realizza le guarigioni più miracolose, e il dio della Legge sarà invidioso e crocifiggerà te ad opera dei suoi servi. Poi recati giù nel mondo sotterraneo, che ti aprirà le sue porte, credendoti un uomo morto, libera i prigionieri che trovi là e portameli da me”.

Gesù, figlio di Dio, apparve sulla terra. Il geloso dio ebraico animò i suoi servi contro di lui; lo crocifissero, ma in realtà egli possedette solo l'apparenza di un uomo morto. L'inferno lo ricevette ma, non più della morte, non ebbe alcun potere su di lui. Gesù infranse le catene dell'Inferno e riascese da suo Padre, portando con sé gli spiriti che risedevano in prigione.

Il demiurgo diventò furioso, si lacerò i vestiti, recise il velo del suo palazzo, oscurò il sole e immerse il mondo nell'oscurità.

Dopodiché Gesù scese una seconda volta, ma “nella gloria” per mettere il creatore di fronte alle realtà. Egli riconobbe che non era il solo dio, l'unico dio.

Gesù gli disse:

“Non è scritto nella tua legge che colui che uccide un altro sarà ucciso, che colui che sparge sangue innocente spargerà anche il suo sangue, e io ucciderò te e spargerò il tuo sangue, perché io ero innocente e tu hai sparso il mio sangue”. Il creatore poteva solo rispondere: “Io ero ignorante, ho pensato che tu fossi un uomo, non un dio, véndicati!” Ed egli propose a Gesù, in compenso per il suo crimine, di recare al suo cielo tutte le anime che avrebbero creduto in lui; quello era il prezzo del suo errore. Gesù, per cui l'ignoranza era un'innocenza, una scusa, lo lasciò, prese le anime, rivelò a Paolo ciò che era accaduto, e lo incaricò di recarsi a predicare agli uomini che avevano redento.

Secondo Esnik, non tutti i marcioniti conoscevano questa storia trasmessa oralmente da uno all'altro, e Paolo disse a coloro che lo seguivano: “Il Buon Straniero ci ha redenti ad un certo prezzo dal Signore della creazione. Il credente in Gesù fu venduto dal Giusto al Buono”.

Questa idea di redenzione suggerisce che l'antico mito della discesa di una divinità nel mondo inferiore fu più tardi adattato a quello della salvezza delle anime dei giusti.

Il mito riportato da Esnik si trova negli Atti di Giuda Tommaso, negli Inni di Efrem, nel Vangelo di Nicodemo; l'unica differenza tra le varie forme è che dove alcuni parlano del dio dell'Antico Testamento, gli altri parlano di Satana, il nuovo nome del dio ebraico.

Non è difficile vedere che un resoconto primitivo della discesa di Cristo nella terra è stato grandemente accresciuto e interpretato ingenuamente dai marcioniti della seconda o terza generazione; noi tratteremo un solo punto importante: esso esistette da vari secoli mentre si evolveva e veniva trasmesso per via orale, ad eccezione delle scritture. Marcione probabilmente non l'avrebbe ammesso in questa forma, ma egli avrebbe riconosciuto il mito fondamentale. Paolo vi si riferisce in Romani 10:6-7 ed Efesini 4:8-10 e il Credo lo ammette ancora.

Ireneo ci fornisce a questo proposito alcune informazioni importanti (Contro le eresie, 1, 27:3) secondo Marcione, che Cristo sarebbe andato nell'Inferno per salvare — non Abele, Enoc, Noè, Abramo e i profeti — ma Caino, gli abitanti di Sodoma, gli egiziani e i pagani. Ireneo ricordò anche (1:7) che per alcune sette esistevano tre tipi di uomini, quelli spirituali rappresentati da Caino, i materiali da Abele, gli “animali” da Set e infine che tutti i profeti anteriori alla venuta di Cristo erano briganti e ladri, un'idea che troviamo in Giovanni 10:8.

I dettagli precedenti ci rendono a conoscenza della dottrina primitiva di Marcione in un modo così sufficientemente chiaro che potremo, esaminando i testi di Marcione e di Luca, individuare alcuni passi che sono incompatibili con questa dottrina, vale a dire quelli che potrebbero essere stati aggiunti al testo originale dell'Evangelion.

NOTE:

[5] Anche per Paolo: si veda 2 Corinzi 12:2.

Nessun commento: