giovedì 30 aprile 2015

All'origine dell'antigiudaismo cristiano

GUERRE DI RELIGIONE: Salutari e abbondanti salassi che i medici delle nostre anime raccomandano ai corpi delle nazioni che Dio vuole premiare con una dottrina decisamente pura. Tali salassi sono divenuti frequenti a partire dalla fondazione della Chiesa; sono diventati assolutamente necessari per impedire ai cristiani di morire sotto l'eccesso di grazie infuse dal Cielo.
(Il Libero Pensatore Paul Heinrich Dietrich, barone d'Holbach, La théologie portative, 1768)
Manoscritto del V secolo che illustra la distruzione del Serapeum ad opera di quel bastardo di Teofilo, zio di quel Cirillo assassino di Ipazia fatto santo dalla chiesa cattolica.

Mi risulta difficile credere, leggendo la polemica del folle apologeta Ireneo contro gli gnostici, che quest'ultimi fossero privi di una loro profonda spiritualità. Per ''spiritualità'' intendo i noti fenomeni di possessione e allucinazione spirituale ben descritti da Stevan Davies e da Richard Carrier.
24.1. Prendendo spunto da costoro Saturnino, che era nativo di quella Antiochia che si trova presso Dafne, e Basilide, diedero origine a dottrine differenti, uno in Siria, l'altro ad Alessandria. Saturnino, allo stesso modo di Menandro, insegna un Padre sconosciuto a tutti, che ha creato gli angeli, gli Arcangeli, le Virtù e le Potenze. Da sette di questi angeli fu creato il mondo e tutto ciò che si trova in esso. Anche l'uomo è opera degli angeli, essendo apparsa loro dalla suprema Potenza un'immagine splendente, che non erano in grado di trattenere; allora - dice Saturnino - per il fatto che tale immagine era subito risalita in alto, si esortavano l'un l'altro dicendo: Facciamo un uomo ad immagine e somiglianza. Dopo che lo ebbero creato, poichè l'opera plasmata non era in grado di ergersi in piedi a causa della debolezza degli angeli, ma strisciava come un vermiciattolo, la Potenza dall'alto ebbe pietà di lui, perchè lui era a sua somiglianza, ed emise una scintilla di vita, che lo fece drizzare in piedi, lo fece muovere, lo fece diventare un essere vivente. Dunque egli dice che questa scintilla di vita, dopo la morte, risale verso ciò che è della sua stessa natura, mentre il resto degli elementi di cui è composto si separano nuovamente ritornando ciascuno alla natura da cui sono stati tratti.
2. Egli dimostrò che il Salvatore è ingenerato, incorporeo e senza figura, ma sembrò apparentemente un uomo. E dice che il Dio dei giudei è uno degli angeli. Poichè il Padre aveva intenzione di distruggere tutti gli Arconti, il Cristo venne per la distruzione del Dio dei giudei e per la salvezza di coloro che credevano a lui. Questi sono coloro che possiedono la sua scintilla di vita. Infatti egli fu il primo ad affermare che dagli angeli sono state modellate due razze di uomini, una malvagia, l'altra buona. Ora, dal momento che i demoni aiutavano i malvagi, il Salvatore venne per la distruzione degli uomini malvagi e dei demoni, e per la salvezza dei buoni. Il matrimonio e la generazione - dicono costoro - provengono da Satana. Molti di coloro che seguono le sue dottrine si astengono dalla carne, seducendo molti altri con una finta continenza di tale tipo. Quanto alle profezie, alcune sono state pronunziate da questi angeli che hanno fabbricato il mondo, altre invece da Satana stesso. Egli dimostra che quest'ultimo era egli stesso un angelo, era un avversario degli autori del mondo, e soprattutto del Dio dei giudei.

3. Invece Basilide, per mostrare di aver trovato qualcosa di più elevato e di più convincente, estese all'infinito lo sviluppo della sua dottrina, dimostrando che dal Padre ingenerato è nato l'Intelletto, da questo è nato il Logos, poi dal Logos la Prudenza, dalla Prudenza la Saggezza e la Potenza, dalla Potenza e dalla Saggezza le Virtù, gli Arconti e gli angeli, che egli chiama «i primi», e dai quali è stato fatto il primo cielo. Poi, per derivazione a partire da questi, altri angeli sono stati fatti, che hanno creato un secondo cielo simile al primo, e allo stesso modo per derivazione da questi altri ne sono stati fatti altri, come delle copie di quelli che sono al di sopra, e hanno fabbricato un ulteriore terzo cielo. Poi da questo terzo è derivato il quarto, nell'ordine digradante, e così di seguito; con questo sistema, essi affermano che sono stati fatti altri e altri Arconti ancora, e angeli, e 365 cieli. Per questo motivo l'anno ha un tale numero di giorni, conformemente al numero dei cieli.
4. Gli angeli che occupano il cielo inferiore, quello che noi vediamo, hanno creato tutto ciò che è nel mondo, e si sono divisi tra loro la terra e le nazioni che vi si trovano. Il loro capo è colui che è ritenuto essere il Dio dei giudei. Poichè lui intendeva sottomettere ai suoi uomini, cioè ai giudei, le altre nazioni, tutti gli altri Arconti si misero contro di lui e gli fecero guerra. Per questo motivo anche le altre nazioni si misero contro la sua nazione. Il Padre ingenerato e innominabile, vedendo la loro perversità, inviò l'intelletto, suo figlio Primogenito (si tratta di colui che viene chiamato Cristo), per liberare coloro che credevano in lui dal potere di quelli che avevano fabbricato il mondo. E Cristo apparve alle loro nazioni, sulla terra, come un uomo, e fece dei prodigi. Per questo motivo non fu lui che patì, ma un certo Simone di Cirene, che imprigionato portò la sua croce al suo posto: fu questo Simone che, per ignoranza ed errore, fu crocifisso, essendo stato trasformato da Cristo, affinchè sembrasse proprio Gesù, mentre lo stesso Gesù, prese le sembianze di Simone e, stando in piedi là davanti, li prendeva in giro. Infatti, dal momento che la Virtù era incorporea e l'Intelletto proveniva dal Padre ingenerato, si trasformava a suo piacimento, e così potè risalire verso colui che l'aveva inviato, prendendosi gioco di loro, perchè non poteva essere trattenuto, dal momento che era invisibile a tutti. Dunque, quelli che sanno queste cose, sono liberati dagli Arconti autori del mondo. E non si deve confessare colui che è stato crocifisso, ma colui che è venuto sotto sembianze di uomo, è sembrato che fosse crocifisso, è stato chiamato Gesù, ed è stato inviato dal Padre per distruggere, per mezzo di quest'economia, l'opera di questi autori del mondo. Dunque, se qualcuno confessa il crocifisso - dice Basilide - è ancora schiavo e si trova sotto il potere di coloro che hanno creato i corpi; invece colui che lo rinnega è liberato da questi, ma conosce l'economia del Padre ingenerato.
5. C'è salvezza per la sola anima: infatti il corpo è corruttibile per natura. Basilide afferma che le profezie stesse provengono dagli Arconti autori del mondo, mentre la legge proviene in modo più specifico dal loro capo, cioè da colui che ha fatto uscire il popolo dalla terra d'Egitto. Si devono disprezzare le carni offerte agli idoli, considerarle niente, ma farne uso senza la minima paura; si deve anche avere un uso indifferente delle altre azioni, e di tutte le forme di piaceri carnali. Anche queste genti fanno uso di pratiche magiche, di incantesimi, di invocazioni e di tutto il repertorio di manifestazioni di tipo magico; inventandosi certi nomi che dicono di essere degli angeli, proclamano che alcuni di questi sono nel primo cielo, altri nel secondo, e si sforzano di esporre i nomi degli Arconti, degli angeli, delle Virtù dei loro 365 cieli nati assolutamente dalle loro menzogne. Allo stesso modo dicono che il nome sotto il quale è sceso e risalito il salvatore è Caulacau.
6. Dunque, colui che avrà appreso tutte queste cose e che conoscerà tutti gli angeli e le loro origini, diverrà lui stesso invisibile e imprendibile per gli angeli e per tutte le Potenze, come lo è stato Caulacau. E come il Figlio è stato sconosciuto a tutti, così bisogna che anch'essi non siano conosciuti da nessuno: ma conoscendo essi stessi tutti e attraversando tutti, resteranno per tutti invisibili e sconosciuti. «Tu infatti - dicono - conoscili tutti, ma che nessuno ti conosca!». Per questo motivo coloro che sono di questa genia, sono pronti a ogni negazione, anzi addirittura essi non possono soffrire a causa del Nome, perchè sono simili a Tutti. Non molti possono sapere tali segreti, ma uno su mille e due su diecimila. E dicono di non essere più giudei, ma non ancora cristiani. E non bisogna assolutamente divulgare i loro misteri, ma tenerli nascosti con il silenzio.
7. Essi determinano la posizione dei 365 cieli nello stesso modo in cui lo fanno gli astrologi: essi hanno accolto i principi elaborati da quelli, e li hanno trasferiti al carattere proprio della loro dottrina. Il loro capo è Abrasax, ed è per questo che egli possiede in sé il numero 365.

(Ireneo, Contro le Eresie, I, 1-7)

È parimenti sorprendente come tutto ruoti in definitiva attorno all'incontro/scontro tra pagani ed ebrei, con l'apparente vittoria dei primi sui secondi, e il mal sopito desiderio di vendetta dei secondi rispetto ai primi. Viene difficile, assai difficile, credere che gli apostoli gnostici fossero precedenti alla caduta del Tempio, quando la loro ostilità al dio dei giudei non può che essere nata sull'onda del crescente antigiudaismo pagano a fronte della particolare stranezza riscontrata tra gli ebrei del tempo a differenza di tutti gli altri popoli: Israele era l'unico popolo che faceva coincidere la ribellione anti-romana, non importa se prima, durante o dopo il suo corso, con la netta condanna dell'idolatria pagana. Sarebbero apparsi, nel loro monoteismo teocratico, simili all'ISIS di oggi. E di certo nessuno nega che il dio dei bastardi terroristi dell'ISIS è Satanasso in persona.

Credete che io stia esagerando nell'equiparare i fanatici ribelli zeloti della Diaspora di allora ai bastardi dell'ISIS? Allora leggi questo, o mio lettore:

Documenti egiziani conducono ulteriore supporto all'idea che gli ebrei attaccarono la religione egizia durante la Rivolta nella Diaspora e distrussero numerosi templi pagani, eventualmente comprese parti del Serapeum alessandrino. L'attitudine iconoclasta degli ebrei contro immagini e templi pagani spiega perchè i documenti li descrivono come anósioi, 'empi'. L'autore di POxy 4.705 dichiara che: 'La nostra unica speranza e finale attesa dipendeva dall'aggregare bande degli abitanti del nomo per combattere contro gli empi giudei', e una lettera dell'epistrategos di Apollonopolis-Eptacomia al prefetto Rammio Marziale attribuisce la responsabilità dei disastri in Egitto agli ''empi giudei''. Quando gli ebrei persero la battaglia, i greci offrirono sacrifici agli dèi e, quando la rivolta fu soppressa, istituirono un memoriale annuale. Eudaimonide, la madre dello strategos del nome apollonopolita, scrisse in una lettera: 'Assicurati che io non presterò alcuna attenzione a Dio finchè mio figlio non torni sano e salvo' come se il dio in questione fosse direttamente coinvolto nella guerra.
 (Hadrian and the Christians, edito da Marco Rizzi, mia libera traduzione e mia enfasi)
 L'unica guerra di religione nel mondo antico: sarà forse una coincidenza?

Quando Ireneo riporta l'opinione di Basilide che
Gli angeli che occupano il cielo inferiore, quello che noi vediamo, hanno creato tutto ciò che è nel mondo, e si sono divisi tra loro la terra e le nazioni che vi si trovano. Il loro capo è colui che è ritenuto essere il Dio dei giudei. Poichè lui intendeva sottomettere ai suoi uomini, cioè ai giudei, le altre nazioni, tutti gli altri Arconti si misero contro di lui e gli fecero guerra. Per questo motivo anche le altre nazioni si misero contro la sua nazione.

...sta descrivendo un concetto inveterato e ancestrale che non è gnostico in origine. Già nel mondo giudaico si era sviluppata la dottrina sull'esistenza degli «angeli delle nazioni». L'idea può essere la stessa ripresa dall'Apocalisse, che parla di «angeli delle Chiese» (Apocalisse 2-3). Non tornerò su quell'assunto, tanto è scontato.

Il problema è : gli arconti che ammazzarono il Messia Gesù nel mito originario, assodato ormai che si erano serviti di esseri umani per compiere il loro crudele misfatto - 'misfatto dunque  «verificatosi» sulla Terra, erano alleati del dio degli ebrei oppure erano i suoi nemici?

La morte del messia Gesù fu un riscatto ben mimetizzato oppure fu un'espiazione sacrificale, nel mito originario?


Nella lettera ai Galati, nella sua forma originaria marcionita, quando sono gli angeli a dare la Legge, allora il loro capo è il dio dei giudei.

Nella lettera ai Romani, quando la Legge è considerata sotto una buona luce, allora è riverito il dio dei giudei.

Quindi lo scontro dio dei giudei versus dio alieno riflette essenzialmente lo scontro tra nomisti e antinomisti, tra circoncisi e incirconcisi.

E questo scontro riflette più in generale la Grande Questione della prima metà del II secolo: rimanere ebrei o non rimanere ebrei?

Credere che nella stessa comunità cristiana potessero convivere pacificamente senza urtarsi tra loro gentili non circoncisi ed ebrei circoncisi fu un'utopia fin dall'inizio, e perfino tarda rispetto alle reali divisioni settarie che travagliavano lungo la linea circoncisione/non circoncisione il nascente e complesso fenomeno cristiano: infatti è sufficiente osservare come sono stratificate le nostre cosiddette lettere «paoline» per realizzare che il volto del Paolo desideroso di una serena convivenza pacifica fra gentili ed ebrei nel nome di Cristo, era stato sovrapposto solo più tardi sopra quello del Paolo più antico, il Paolo accusato da Tertulliano di essere l'«apostolo degli eretici e apostolo di Marcione», creando l'ibrido su cui si rovellano invano i dementi folli apologeti.

La soluzione finale sarebbe stata una fatalmente di compromesso, dal sapore inconfondibilmente falso e artificiale, perchè tutto politico: rimanere sì  «ebrei», ma in una nuova forma. Cattolica.

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