giovedì 15 gennaio 2015

“...Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato...”

Così Richard: 
La linea chiave qui è ''l'autore di questo nome, Cristo, fu messo a morte dal procuratore Ponzio Pilato nel regno di Tiberio''. Questo è il primo chiaro riferimento ad un Gesù storico al di fuori del Nuovo Testamento, risalente attorno al 116 A.D.
Se quella linea linea chiave è autentica. Il primo indizio che non potrebbe esserlo è che il nostro unico manoscritto contenente questo passo aveva originariamente sottolineato il gruppo perseguitato come i ''Crestiani'', non i Cristiani, e questo fu successivamente corretto mediante cancellazione. Per spiegare questo, che Tacito originariamente scrisse chrestianos, ''Crestiani'' è più probabile del fatto che questo fosse stato prodotto da un successivo errore da ''Cristiani'' e poi corretto di nuovo indietro. E se quello è il caso, non è credibile che Tacito avrebbe spiegato il nome ''Crestiani'' usando il nome ''Cristo''. Invece, ovviamente, egli userebbe ''Chrestus''. Il che potrebbe anche essere stata la lettura originale qui, corretta prima ancora nella storia della trasmissione del testo. 24 Io penso che sia più probabile che Tacito avesse già spiegato chi fossero i Crestiani nel suo racconto delle sedizioni di Cresto (quelli anche ricordati da Svetonio), che sarebbe comparso nella sua sezione degli Annali per i primi anni del regno di Claudio, ora perduto. Se quello è il caso, allora quel che diventerebbe il Testimonium Taciteum fu originariamente circa la setta di ribelli ebrei dapprima soppressi sotto Claudio, che erano a quel tempo condotti dal loro namesake Cresto e furono da lì in poi chiamati da lui (se egli fosse ancora vivo o meno). Numerosi studiosi hanno suggerito questa possibilità.

(Richard Carrier, The Prospect of a Christian Interpolation in Tacitus, Annals 15:44, in Hitler Homer Bible Christ, pag. 378-380, mia libera traduzione e mia enfasi)

La nota 24 riferisce a
Robert Renehan, ''Christus or Chrestus in Tacitus?'' La Parola del Passato 12 (1968): 368-70.
Nel net ho trovato questo:


Quindi mi sta bene, per sostenere la mia originale ipotesi, che Richard riconosca almeno la seria possibilità che l'autentico Annales 15:44 recitasse in questo modo:
Sed non ope humana, non largitionibus principis aut deum placamentis decedebat infamia, quin iussum incendium crederetur. Ergo abolendo rumori Nero subdidit reos et quaesitissimis poenis affecit, quos per flagitia invisos vulgus Chrestianos appellabat.
Auctor nominis eius Chrestus Tiberio imperitante per procuratorem Pontium Pilatum supplicio adfectus erat; repressaque in praesens exitiabilis superstitio rursum erumpebat, non modo per Iudaeam, originem eius mali, sed per urbem etiam, quo cuncta undique atrocia aut pudenda confluunt celebranturque.
Igitur primum correpti qui fatebantur, deinde indicio eorum multitudo ingens haud proinde in crimine incendii quam odio humani generis convicti sunt. Et pereuntibus addita ludibria, ut ferarum tergis contecti laniatu canum interirent aut crucibus adfixi atque flammati, ubi defecisset dies, in usum nocturni luminis urerentur.
(Annales XV, 44, 2-4)
Se questo fosse stato il caso, allora l'idea di un Cristo crocifisso da Pilato, il motivo insomma per fabbricare la metamorfosi del non-letterale ''Cristo Gesù'' di Paolo in un avatar terrestre messo a morte da Pilato mediante il primo vangelo, sarebbe stata mutuata per via midrashica semplicemente dalla lettura di Annali 15:44.

Grazie a Tacito allora, il procuratore (in realtà prefetto, ma Tacito voleva abbassarlo per ridicolizzare ancora di più il riottoso Cresto) Ponzio Pilato si sarebbe ritrovato nella parte di uno degli attori principali dell'allegoria su Gesù detto Cristo, finendo tutt'oggi per essere il personaggio storico più nominato per nome a voce alta in ogni ininterrotta, monotona ripetizione del Credo presso le varie chiese cristiane di tutto il mondo.
...Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato...

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