martedì 2 dicembre 2014

Perchè non c'era mai stato un Gesù storico sulla Terra

Alla sua creazione, detti questo indirizzo al blog: http://mitodicristo.blogspot.it/. Convinto dagli argomenti di R. G. Price, comincio a comprendere perchè ''mito di Gesù'' è una definizione fuorviante per indicare la tesi della non-storicità di Gesù a causa dell'eccessiva enfasi attribuita alla parola ''mito''. Occorre una definizione migliore. Una maggiore enfasi sulla fabbricazione di Gesù. La tesi del Gesù inventato, del Gesù letterario, del Gesù fabbricato, cattura meglio l'essenza del più forte argomento contro la storicità di Gesù. Fino a ieri io credevo che quell'argomento fosse quasi per definizione il Gesù mitico di Paolo, così evidentemente spoglio di tutti i dati terrestri che riceverà coi vangeli solo parecchio tempo dopo la morte di Paolo. A questa convinzione erano giunti gli stessi Earl Doherty e Richard Carrier.

Eppure, sebbene io concordo sostanzialmente con loro nel riconoscimento della natura interamente celeste del ''Cristo Gesù'' di Paolo e dei primi apostoli, puntare il dito su quella natura e sul silenzio di un Gesù storico che l'accompagna, per quanto profondo, non riassume appieno il migliore e più forte argomento contro la storicità di Gesù, la prova definitiva oltre ogni ragionevole dubbio, che un Gesù che è chiamato Cristo non è mai esistito nel I secolo della nostra era.

Ecco invece qual è in estrema sintesi la più convincente dimostrazione (fatta da Geoff Price) della non-esistenza dell'uomo Gesù:

1) il primo vangelo che fu scritto è pura invenzione - ma questo non prova che Gesù non è mai esistito.

2)
è già dimostrabile che tutti gli episodi chiave di quel primo vangelo sono allusioni letterarie, perciò se altri vangeli presentano quei medesimi episodi, allora derivano da quel primo vangelo e non si basano su nessun'altra fonte esterna.


3) ogni racconto su Gesù deriva in ultima istanza da quel primo vangelo.

4) il fatto che ogni racconto su Gesù deriva da quel primo vangelo deve significare che non esisteva nessun'altra informazione su Gesù. Quel primo vangelo era la loro sola fonte di ''informazione'' su un Gesù umano.

L'ultimo punto prova che Gesù non è mai esistito oltre ogni ragionevole dubbio. Non solo perchè tutti gli altri vangeli erano basati su quel primo vangelo, ma anche perchè 100 anni dopo la presunta morte dell'uomo Gesù emerse un forte bisogno di provare, contro il docetismo di Marcione, che Gesù si era veramente incarnato ''nella carne'', e sappiamo che i primi cristiani si dettero davvero molto da fare a ricercare il maggior numero possibile di prove dell'esistenza di Gesù, come la sua ''tomba'', il luogo dove fu crocifisso, la memoria di suo ''fratello'', ecc., ma è un fatto che non riuscirono a trovare nulla, nonostante fossero passati solo cent'anni dalla sua presunta esistenza. Gli apologeti del secondo e terzo secolo tentarono disperatamente di provare la reale incarnazione di Gesù ''nella carne'' contro i suoi negatori, ma la sola prova da loro presentata erano i vangeli. L'intera dimostrazione della reale esistenza di Gesù ''nella carne'' presentata dagli apologeti a soli 100-300 anni dalla sua presunta crocifissione sotto Ponzio Pilato si basava totalmente sui vangeli. E la loro prova dell'''affidabilità'' dei vangeli si fondava interamente sulla certezza che quei quattro vangeli fossero quattro testimonianze oculari indipendenti capaci ciascuno di corroborarsi a vicenda.

Questo perduto ''primo vangelo'' di cui sto parlando è esistito prima della collezione dei nostri familiari Marco, Matteo, Luca e Giovanni. A dire il vero, il nostro «quadruplice vangelo» fu creato col preciso scopo di demolire le pretese di coloro che dichiaravano di possedere esattamente l'unico, vero verbo di Gesù Cristo. Ma ora, da quel momento, volenti o nolenti, le varie comunità cristiane dovevano accettare più di un vangelo. L'unico vero vangelo, era ora dichiarato, poteva essere recuperato solo e unicamente nella collezione di quattro testi distinti. È quasi impossibile immaginare come qualcuno possa giungere a credere che '4 = 1'. Ma questo è facilitato dal fatto che gli stessi cristiani proto-ortodossi ci hanno già abituato da tempo al loro proverbiale sfoggio di abilità ''logiche'', in virtù del loro dogma trinitario che '3 = 1'.



In realtà se vogliamo sapere qualcosa sui primi gruppi e credi del più antico cristianesimo non c'è altro modo se non di costringerci ad esaminare un materiale schizofrenicamente ostile alla minaccia sempre in agguato dell'eresia e dello scisma settario, così da rendere assai difficile credere che tutto sia per davvero come appare raccontato.

Veramente è impressionante osservare come quasi ogni cosa nelle nostre più antiche fonti cristiane sembri trovare le proprie linfa vitale e ragion d'essere in racconti totalmente mitici e inventati.


Questa scissione di un unico originario vangelo in quattro vangeli fu fatto chiaramente allo scopo di imitare l'unicità dell'universo (con le sue quattro regioni: nord, est, ovest e sud) e del suo Creatore.

La verità era che prima di Ireneo nessuno dei presunti primi membri di questa ''Grande Chiesa'', o ''Chiesa Cattolica'', aveva mai udito qualcosa di un vangelo ''secondo Matteo'', ''secondo Marco'', ''secondo Luca'' o ''secondo Giovanni''.

Questo è quel che colpisce di più dei folli apologeti cristiani del II e III secolo: questa gente aveva (come oggi i loro successori) davvero poca, pochissima immaginazione. Alla fine, non riuscivano a trovare nulla di interessante da dire su Gesù che non fosse in pratica una mera riproposizione più o meno ''corretta'' di ciò che figurò per la prima volta nel primo vangelo.

Ma ora io so per certo che in questo erano parzialmente giustificati: non potevano presentare altre prove al di fuori del primo vangelo perchè quelle prove semplicemente non esistevano.

Non c'era mai stato un Gesù storico sulla Terra.

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