domenica 22 giugno 2014

Delle domande che mai nessun cristiano pose a Paolo

Una Conversazione tra Paolo e alcuni Nuovi Proseliti


Gli studiosi hanno suggerito a lungo che il silenzio di Paolo su tutto ciò che ha a che fare con l'esistenza e la vicenda di Gesù sia conseguenza della sua ''perdita d'interesse'' nell'uomo, e della sua idea che cose del genere siano ''irrilevanti'' per la sua teologia riguardo Gesù. Nell'ipotesi di un forte rifiuto, da parte di Paolo, di darci notizie su qualunque aspetto della vita terrena e degli insegnamenti di Gesù, si può immaginare qualcosa di simile alla scena seguente. Il contesto è la casa di un ricco greco in una provincia dell'impero, con un miscuglio di proseliti, amici curiosi e astanti attirati da Paolo in una calda serata estiva, prima di cena. Ecco come poteva procedere la loro conversazione:



DEMETRIO (l'ospite e padrone di casa): Così, Paolo, dicci di più su Gesù il Salvatore. Ho udito che egli insegnò alla gente con grande autorità circa l'imminente venuta del Regno di Dio, e che dobbiamo amarci l'un l'altro.

PAOLO: Si, io ho udito dicerie del genere come conseguenza, ma non le considero importanti, e quanto all'accaduto, non sono familiare con alcuno dei suoi insegnamenti.

DEMETRIO: Capisco. Ma la tua missione è rivolta ai gentili come noi stessi, non è così? Sicuramente Gesù stesso radunò dei gentili nella sua missione personale e ordinò ai suoi apostoli di andare a predicare loro? Di certo mi piacerebbe pensare così.

PAOLO:
Suppongo che sia possibile. Non possiedo alcuna informazione di prima mano.

ERMETE:
Tu hai compiuto segni e miracoli per noi, Paolo. Comprendo che lo stesso Gesù eseguì grandi imprese soprannaturali ed una volta sfamò migliaia con una sola pagnotta. Il mio amico Ampliato udì circa questo fatto quando fu in Oriente.

PAOLO(schiarendosi la gola): Oh, io stesso non mi curo di tali cose, e anche voi non dovreste. Sono abbastanza insignificanti, e voi non avete necessità di apprenderle per credere nel risorto Figlio di Dio.

GIUNIA: Appena seppi della tua presenza qui, Paolo, promisi a mia madre malata che forse tu faresti una visita per vederla e scacciare il demone che la sta consumando. Anch'io ho sentito da un parente in Galilea che Gesù cacciò i demoni e guarì molte pers...

ERODIANO (interrompe Giunia visibilmente agitato):

Si, i demoni sono stati attivi specialmente a casa mia. Mio fratello ha contratto una febbre, e proprio la scorsa settimana il tetto della mia officina è crollato senza alcuna ragione...

PAOLO (facendo segno di calmarsi): Non c'è alcun dubbio che gli spiriti maligni ci assediano da tutte le parti, amici miei, e dobbiamo riporre fede in Dio che ci libererà da loro. Quanto alle dicerie di guarigioni mediante Gesù, forse fu lui a compierle ma poi, qualsiasi taumaturgo della zona fa tali affermazioni, così forse non dovremo poi dare tanta importanza a tali cose.

OLIMPIA: Ci hai parlato della Fine imminente, Paolo, ed io guardo alla nostra promessa liberazione da queso mondo spiacevole, ma sono grandemente spaventata da ciò che potrebbe accadere. Gesù rivelò qualcosa ai suoi discepoli riguardo quelle cose che dovrebbero accadere al suo ritorno dal cielo?

PAOLO (alquanto seccato): Chi lo sa? Ad ogni modo, non ci può affidare alle cose che i cosiddetti ''uomini di reputazione'' a Gerusalemme vanno dicendo in giro. Dopo tutto, sono solo dei pescatori. Inoltre, ho una parola in merito direttamente da Cristo stesso.

AGRIPPA (un Giudeo): Alcuni miei amici giudei hanno ascoltato della tua predicazione, Paolo, ma quando li invitai ad unirsi a tavola, dissero che non potevano infrangere le loro regole di purezza mangiando con dei gentili. Gesù seguì questi rigorosi precetti e si rifiutò di mangiare con gli impuri?

PAOLO (esasperato): Non ne ho idea.

CRISPO (dall'aria afflitta): Ho anch'io un amico giudeo, che è seguace di Cristo. Ma lui dice che perfino i gentili devono essere circoncisi - (un'espressione afflitta compare sul volto di tutti i presenti) - e seguire ogni particolare aspetto della Legge Ebraica se desidera diventare un membro della tua fede in Cristo. E' così? Gesù insegnò davvero che tutte quelle pratiche ebraiche devono essere osservate pure da noi gentili?

PAOLO: Amici miei, amici miei, perchè tutte queste domande assurde? Cosa Gesù potrebbe aver detto o fatto nel corso della sua vita è del tutto trascurabile. Ho informazione da darvi su quelle cose direttamente dal cielo. E vi ho già informato della sola cosa che davvero importi, la personale sofferenza e morte di Cristo, e il suo risorgere dai morti. Sono quelle cose che ci hanno recato salvezza!

DEMETRIO (rapidamente, percependo della perplessità e inquieudine tra gli ospiti): Si, miei amici, la passione del Signore è sicuramente ciò a cui dobbiamo prestare maggiore attenzione, su cosa subì nella sua terribile prova. Dicci qualcosa al riguardo, Paolo. Fu torturato e frustrato prima della crocifissione?

PAOLO (con un'alzata di spalle): Lo presumo. I romani fanno così a chiunque crocifiggono.

GAIO (sputando dal disgusto): Si, e spezzano le gambe del condannato per affrettare col dolore la sua morte. Suppongo che fecero lo stesso a Gesù?

PAOLO: Non lo so, non ero presente.

ARCHIPPO: Raccontaci cosa disse, Paolo, quando lo posero sulla croce. Perfino ora le autorità stanno perseguitando i nuovi credenti in Cristo e mi sorprende se subiremo il loro odio proprio nella maniera in cui lo subì Cristo. Parlò? Resistette a lungo? Li condannò per quello che stavano facendo?

PAOLO (seccamente): Non mi son informato. Ma lasciate che vi dica cosa il Signore ha rivelato a me personalmente.

GIULIA: O, quanto ti invidio, Paolo! Tu sei stato a Gerusalemme e potevi calcare lo stesso suolo dove Gesù fu crocifisso. A me verrebbero i brividi. Devi aver percepito la sua presenza. Fu allora che ti parlò?

PAOLO: Mia cara signora, non son mai stato sul Calvario. Non avevo tempo quando andai a vedere Giacomo e Pietro. E' solo una piccola collina, dopo tutto.

PERSIDE:
Ma la tomba, Paolo. Non la vedesti? Ci sono ancora segni della resurrezione del Signore? I seguaci di Gesù vi pregano ogni Pasqua?

PAOLO (allargando le braccia): Quanto a ciò, non saprei dire. Ma in fondo una tomba è come un'altra, non trovate? Perchè vi riempite la testa con tali futili dettagli? Dobbiamo focalizzarci maggiormente sul significato eterno di quelli eventi.

DEMETRIO (notando nervosamente che un paio dei suoi ospiti se la svignano in silenzio): Bene, sono sicuro che tutti noi concordiamo che Paolo è stato davvero illuminato sul soggetto di Cristo Gesù. Forse dovremo ritirarci nell'atrio per gli aperitivi di modo che lui possa dirci di più...

(liberamente tradotto da Jesus: Neither God Nor Man di Earl Doherty, p.662-664)