domenica 2 febbraio 2014

Del Gesù che evapora (I)

Queste sono le parole di un Folle Apologeta (non riporto la fonte) che indicano lo stato piuttosto pietoso in cui è versata la ricerca del Gesù storico, il grottesco guazzabuglio in cui è sprofondata:
Il criterio di molteplice attestazione indipendente, dunque, temo che in questo caso non ci porti molto lontano ... 
Possiamo forse provare con il criterio d’imbarazzo in rapporto alla liceità di parlare contro il Figlio dell’uomo? Direi proprio di no ...
E la discontinuità? Personalmente, salvo casi molto lampanti, tendo a non fare grande ricorso a considerazioni di discontinuità, dissomiglianza e originalità, ... In ogni caso, al momento non mi viene in mente niente di rilevante rispetto al nostro logion. 
Restiamo quindi con quello di coerenza, il meno potente nel singolo caso, ma in realtà il più importante e utile tra tutti i criteri nella misura in cui il processo di ricostruzione storica viene condotto non tanto attraverso un'analisi atomistica dei detti, bensì cercando di stabilire - in un continuo vai-e-vieni tra ipotesi e dati - quale immagine o modello di Gesù riesca meglio a spiegare il complesso, o la maggior parte, dei dati.
E qui, in effetti, mi sembra che il nostro problema possa trovare risoluzione.
Nel capitolo 5 di Proving History [1], Richard Carrier offre una critica serrata e crudele dei criteri di autenticità che vale la pena sintetizzare in questo blog con una serie di post.


  Pongo in blu le mie quotazioni da Proving History.

Cominciando dal

Criterio di dissimilarity: se non somiglia al giudaismo del II Tempio o all'antica chiesa, è probabilmente vero.

Il problema con questo criterio:

1) ignoranza spaventosa di cosa fosse il giudaismo del II Tempio e il credo/i credi dell'antica chiesa, a causa della scarsità dei dati.
2) se qualcosa di strano e originale è attribuito a Gesù, può altrettanto facilmente essere stato pronunciato da qualcun altro dopo di lui.
3) se qualcosa fu davvero strana e originale, fu preservata comunque per una ragione, e quella ragione non poteva che concordare con il giudaismo o con l'antica chiesa.
4) qualcosa risalente davvero a Gesù poteva deformarsi e cangiare a tal punto a furia di dirlo e ridirlo da apparire strana e bizzarra entro il contesto giudeocristiano, esattamente a causa della sua non-storicità e non del contrario.

Si tratta davvero di un criterio idiota, come idioti sono i Folli Apologeti.

Criterio di Imbarazzo: se qualcosa fu imbarazzante, allora fu vero.

Amanda Knox e Raffaele Sollecito non farebbero mai affermazioni contro il proprio interesse (''statement against interest'') altrimenti le cose si metterebbero male per entrambi.
Tuttavia pare che ''la tendenza crescente in legge sia ora di richiedere prova corroborante prima di concedere ammissione di affermazioni contro interesse''.

E' lecito usare il criterio di imbarazzo solo quando:

1) l'imputato è veramente nella posizione di conoscere la verità,

2) la dichiarazione dell'imputato è a tal punto contraria ai suoi interessi che non l'avrebbe mai pronunciata se non vi fosse costretto dalla consapevolezza della sua verità e dal punto 1.

Il problema è che nessuno è così Folle (Apologeta) da osar scommettere su entrambi i  punti 1 e 2 nel caso dei vangeli.

Ecco perchè:

L'ipotesi errata: ciò che imbarazza fu soppresso o mitigato solo nella tradizione più tarda quindi nel vangelo si sarebbe depositato materiale ''compromettente'' e ''imbarazzante''.

Ma è impossibile che nessuno fino ad allora non avrebbe mai notato quel materiale ''compromettente'' e ''imbarazzante''. I vangeli furono scritti dopo l'intera vita di Paolo. Quindi un'intera generazione di tempo per permettere di disinfettare ogni ipotetica puzza e sporcizia legata alla memoria del Gesù storico. Per lo stesso motivo per cui tutto il puzzo di Gesù fu rimosso dall'autore del Quarto vangelo, Gesù fu eventualmente disinfettato e purificato a dovere già prima ancora che Marco impugnasse carta e penna.

Noi potremo pensare di rendere plausibile l'idea che tale materiale imbarazzante precedeva Marco proponendo che esso non era ancora imbarazzante quando Marco lo ricordò ma solo giunse ad essere imbarazzante a più tardi autori. Ma se il materiale non era imbarazzante per Marco, il criterio di imbarazzo non si applica, e non hai nessun argomento dell'imbarazzo.

Parole d'oro che non cesserò mai di ricordare.

Il Folle Apologeta  ha una sola alternativa. Deve provare che

1) Marco fu costretto a dire la verità oppure che,

2) Marco fu più onesto.

L'ipotesi 2 è indimostrabile, perfino dubbia (Marco è onesto quando ''ricordò'' l'eclissi del Sole nel dì di Pasqua?).

L'ipotesi 1 implica che gli altri evangelisti erano bugiardi: perchè solo con la menzogna deliberata riuscirono a celare ciò che Marco avrebbe esposto suo malgrado alla luce del sole. Sei costretto a spiegare perchè solo Marco, a differenza degli altri, fu costretto a dire la verità. Devi ''drogare'' il tuo argomento con ipotesi ad hoc ed Occam proibisce.

L'ipotesi ad hoc più plausibile può essere che Marco era sorvegliato: doveva dire la verità perchè a contatto diretto, gomito a gomito, con altri presunti testimoni di Gesù.

E dove stavano guardando questi ''presunti testimoni di Gesù'' quando Marco si inventò di sana pianta la storiella dell'eclissi di Sole? (La completa confutazione di questa ipotesi ad hoc è promessa da Carrier nel suo prossimo volume).

C'è un'altra contraddizione nell'idea che solo Marco fallì di omettere materiale compromettente, a differenza dei suoi successori.

E cioè nel fatto più generale che nessuno, davvero nessuno, può prevedere quanto casino una sua semplice e ingenua affermazione può innescare involontariamente e a sua insaputa nella mente altrui, creando senza saperlo imbarazzo o procurando manforte agli eretici di turno.

Il battito d'ali di una farfalla ad Hong Kong può scatenare un uragano in Amazzonia.

Ecco un piccolo esempio di questa metafora nei vangeli.

Matteo introduce i soldati a guardia della tomba vuota, giustificandole con le note paure del sinedrio di un eventuale furto del cadavere.
Marco non racconta di una paura del genere, ma cita solo la tomba vuota, senza guardie. Non è imbarazzato da nessuna diceria sul furto del cadavere.
Ma il particolare della tomba vuota, in Marco, scatenò nel cervello di Matteo la ridicola retorica dei soldati a guardia della tomba. Marco come diavolo poteva prevedere che la sua storiella della tomba vuota avrebbe imbarazzato Matteo al punto di costringerlo a scomodare le guardie e l'intero sinedrio?

Marco non è per nulla assillato da imbarazzanti accuse di furto. Che è prova sufficiente che Marco si inventò il particolare della tomba vuota, pena altrimenti il dover già offrire, prima ancora di Matteo, una risposta alle dicerie diffamanti sul furto del cadavere.

Ne consegue che nessuno accusò i cristiani di aver rubato il cadavere quando Marco scriveva e neppure prima di lui.

Ma ci sono altri problemi col criterio di imbarazzo. Da illustrare nel prossimo post.

Intanto, mi balena un (leggero) sospetto. Oggi i Folli Apologeti e i loro amici agnostici (non sia mai che si dicano *atei*) sono veramente imbarazzati dal fatto che i miticisti puntano al silenzio di Paolo su Gesù in punti delle sue (enormi) lettere che non solo ignorano ma escludono de facto l'idea di un Gesù storico in Paolo. E corrono ai ripari inventandosi tante sciocchezze per rimuovere quel silenzio e quell'ignoranza spaventosa e imbarazzante di Paolo e altri sulla ''tradizione'' di Gesù di Nazaret.
Allora, mi son domandato: è possibile applicare il criterio di imbarazzo sulla riluttanza degli storicisti a confrontarsi con gli argomenti di Richard Carrier, e solo di lui, senza tirare in ballo altri sedicenti miticisti, buoni o cattivi che siano? L'imputato in questione, lo storicista, (1) conosce la verità (ossia che gli argomenti di Carrier gli sono fatali) e (2) cerca in tutti i modi di fuggire un serio e onesto confronto (magari sparando nel mucchio con ridicola apologetica goduria, mischiando l'accademico Carrier con l'astroteologa Acharya).
Quindi temo proprio che il criterio di imbarazzo si possa applicare ai moderni Folli Apologeti.

[1] vedi la mia recensione qui