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4. VEDUTA GENERALE DELL'UTILIZZO DELLE FONTI.
Da un esame dell'intera opera, vediamo come l'autore ora rielabora liberamente i materiali alla sua propria maniera, ora si tiene legato alle parole dei suoi documenti. Un modo di transizione da lui preferita è quella apparentemente esatta ma in realtà indeterminata “E in quei giorni” (6:1, 11;27; cfr. Luca 1:39, ecc.), oppure “In quel tempo” (12:1). A intervalli introduce il suo amato ritornello circa la crescita delle comunità e la crescita della parola (5:14, 12:24), Un'intrusione così brusca come quella di “Saulo”, identificato con Paolo, nel racconto della morte di Stefano, colpisce di colpo l'occhio. L'istituzione di una comunità cristiana pagana ad Antiochia da parte di Paolo e di Barnaba, ripresa dagli Atti di Paolo, è modificata dall'introduzione di sconosciuti “uomini di Cipro e Cirene” (11:19—26), di cui non udiamo più notizie. Come mostra l'ultimo versetto, la fondazione della comunità fu originariamente attribuita a Paolo e al suo associato Barnaba. Ciò illustra il metodo di compromesso mediante cui il Paolo dei “Paolinisti” ebbe precursori nella predicazione del Vangelo ai pagani. La raccolta di elemosine da parte di Paolo per i fratelli a Gerusalemme, che sembrerebbe assegnata negli Atti di Paolo a una data successiva, è messa in relazione da Luca con quanto lui aveva letto in Giuseppe circa una carestia nel regno di Claudio (11:28; cfr. Antichità 20:2, 6 e 5,2). Egli descrive la morte di Erode con circostanze ricordate da Giuseppe (Antichità 19:8, 2). Che egli dia il nome di Sila al membro della cerchia paolina chiamato nelle Epistole Silvano, si spiega dal fatto che “Sila” è l'unica forma di questo nome proprio incontrata in Giuseppe. Sila e Barnaba sono messi arbitrariamente in relazione con la comunità di Gerusalemme; nella tradizione paolina, preservata in altri passi, essi erano legati ad Antiochia. La circoncisione di Timoteo da parte di Paolo (16:1—3) compensa la non circoncisione di Tito (Galati 2:3—4), il quale — forse perché fin troppo identificato con la scuola paolina radicale — non è menzionato negli Atti. Quando il capo della sinagoga di Corinto è chiamato Crispo (18:8) anziché Sostene (18:17), ciò è dovuto probabilmente a una reminiscenza di 1 Corinzi 1:14.
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