(segue da qui)
L'Itinerario.
A questa domanda il diario di un compagno di viaggio dell'Apostolo dà una risposta, ma sfortunatamente non molto circostanziata, perché racconta solo gli eventi di un singolo viaggio. Il vero Paolo, possiamo dedurre, fu un predicatore itinerante. Egli fu un contemporaneo più giovane degli altri Apostoli e le sue opinioni non differirono sostanzialmente dalle loro. A giudicare dall'uso del calendario ebraico nel diario (20:6, 27:9) — un uso che l'eroe degli Atti di Paolo probabilmente non avrebbe fatto — la sua cerchia non aveva ancora rotto col giudaismo. Possiamo ipotizzare che egli fosse in origine un fabbricante di tende di Tarso, un ebreo o un proselita del giudaismo; che, dopo aver dapprima perseguitato i “discepoli” o “figli di Gesù”, fosse guadagnato alla loro causa e si fosse dedicato anima e corpo a propagarla; che sia stato uno dei primi a far conoscere le loro idee al di fuori della Palestina, tra gli ebrei e i pagani; e che queste relazioni con i popoli di varie terre lo distaccassero dalla legge. Potremmo forse fare un passo ulteriore e tentare di completare il quadro coi viaggi e i vissuti missionari a lui attribuiti negli Atti di Paolo. Forse siamo giustificati nel concludere che egli entrò raramente o mai in contatto con i discepoli in Palestina; che rimase praticamente sconosciuto ai fratelli di Gerusalemme; che, al suo arrivo lì alla fine, quasi cadde vittima della sua reale o immaginaria mancanza di rispetto per il Tempio. Tutto ciò, però, è incerto. Dobbiamo guardarci dal dare per scontata la veridicità di tutto ciò che negli Atti di Paolo non sia palesemente fittizio. Allo stesso tempo, il diario stesso — o meglio, la porzione frammentaria di esso che può ancora essere individuata sotto la duplice edizione — non presenta nulla che sia indegno di fiducia. Per considerare il Paolo dell'Itinerario un personaggio fittizio non c'è una sola ragione. Che una persona reale si trasformi nel corso degli anni in un eroe da romanzo è un fenomeno storico perfettamente familiare.
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