martedì 9 maggio 2023

Origini Sociali del CristianesimoGli ebrei a Roma

 (segue da qui)


Gli ebrei a Roma. 

Solo gli ebrei, nel loro monoteismo intransigente, si tenevano a distanza da tutti i culti stranieri, in una sorta di isolamento feroce che li faceva passare spesso per atei. Sapevano che il loro Dio era terribilmente geloso e reclamava da loro un'adesione totale e senza compromesso.

Formavano a Roma una colonia numerosa e molto attiva. Già ai tempi di Cicerone, quando quest'ultimo perorava la causa di uno dei suoi clienti che aveva avuto uno scontro con loro, li vide raggruppati intorno al Pretorio in una massa così compatta e così minacciosa che ne era preoccupato, pur congratulandosi per il loro coraggio. [6] Il loro numero, da allora, non aveva fatto che aumentare, grazie al flusso costante di immigrati che venivano a cercare fortuna nella capitale.

I nuovi arrivati si stabilirono, sull'esempio dei loro anziani, in un sobborgo al di là del Tevere, «Trans Tiberim», da cui è venuto il nome di Trastevere, non lontano dalla riva dove attraccavano le chiatte venute da Ostia. Era un quartiere povero e mal tenuto. La gente di qualità si sarebbe ben guardata dall'apparivi. Gli ebrei erano tanto più felici di vivere tra di loro, al riparo da sguardi indiscreti. Durante il giorno si recavano in città per i loro affari. Lì esercitavano i più umili mestieri, come facchini, committenti, venditori di fiammiferi. Poi, venuta la sera, si ritrovavano in famiglia e sentivano rivivere in loro l'anima dei loro antenati. Raggomitolati gli uni contro gli altri, nella calda atmosfera del focolare, dimenticavano le loro miserie e si esaltavano dal ricordo del loro passato lontano e delle grandiose speranze lasciate dai profeti. Al sentimento della loro modesta condizione si aggiungeva quello della loro grandezza morale e del loro nobile destino.

Le iscrizioni trovate nelle rovine dei loro cimiteri testimoniano la loro fede persistente e il loro attaccamento alla Legge. Il cristianesimo è altrettanto assente come il paganesimo stesso. Alcuni di loro poterono ben lasciarsi guadagnare dalla sua propaganda iniziale, al tempo in cui si appellava alla tradizione di Israele. Tutti dovettero combatterlo dal giorno in cui esso se ne distaccò.

NOTE DEL CAPITOLO 9

[6] CICERONE, pro Flacco 28.

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