venerdì 24 marzo 2023

Origini Sociali del CristianesimoIL PAOLINISMO

 (segue da qui)


b. IL PAOLINISMO

Man mano che il cristianesimo viveva di vita propria, i legami, per quanto spirituali potessero essere, che lo univano alla religione di Israele, si affievolivano. Si guadagnavano ormai solo i pagani. Non solo costoro non avevano gli stessi legami con il mondo ebraico, ma molti di loro nutrivano pure nei suoi confronti una antipatia persistente. Potevano essere stupiti e scioccati nel vedere invocare in ogni occasione la Legge di Mosè, mentre se ne violavano sistematicamente le regole. Non conveniva meglio ripudiarla francamente invece  di rivendicarla senza seguirla?

Quell'atteggiamento era ben più radicale di quello dello Pseudo-Barnaba. Ma poteva appellarsi a varie considerazioni, ricavate dal giudaismo stesso così come dai suoi avversari. 

Le prime gli erano fornite da due scritti esseni strettamente correlati, l'Apocalisse di Baruc e il Quarto libro di Esdra, che erano apparsi dopo il disastro di Gerusalemme e che cercavano di spiegarlo. Entrambi, ampliando l'argomento, dissertavano sulle disgrazie che affliggono gli uomini e ne facevano risalire l'origine alla disobbedienza di Adamo. Per colpa del nostro primo padre, dichiaravano, siamo tutti in stato di peccato. Ebrei e pagani sono stati ugualmente viziati. Nessuno osserva la Legge che gli è assegnata. Tutti si inclinano di istinto al male. Dio solo può rimediare, nella sua infinita misericordia, a quella triste situazione. Lo farà per mezzo del suo Unto, del Cristo predetto dai profeti, che instaurerà un ordine nuovo, quello della Giustizia. Guardiamoci dunque dal mormorare contro di lui. I suoi piani sono profondità insondabili. Tutto accade secondo il piano che Egli si è stabilito nella sua eterna sapienza.

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