venerdì 24 febbraio 2023

Origini Sociali del CristianesimoLa nascita del cristianesimo

 (segue da qui)

La nascita del cristianesimo.

Dove e quando questo Salvatore mitico è stato concepito? La domanda è di quelle che non comportano una risposta ben certa. Non solo perché le informazioni ci mancano. È anche e soprattutto perché un'opera di questo tipo non è suscettibile di localizzazione né di una data precisa. 

Siccome l'idea del Figlio di Dio fatto uomo, sofferente e morente per i suoi fratelli, rispondeva a un bisogno collettivo degli Esseni, è sotto la pressione comune di questo bisogno, per uno sforzo altrettanto collettivo, che si sarà abbozzata. In questo mondo pio, intriso di devozione, doveva operarsi una fermentazione intensa. Ciascuno si applicava a comprendere le Scritture, e ciascuno le vedeva alla sua maniera, secondo le sue riflessioni personali. Le scoperte degli uni, quelle che erano nello spirito del gruppo, si comunicavano agli altri a poco a poco, per una sorta di osmosi morale. Come i viveri e gli abiti, le idee costituivano un bene comune, che risultava dal lavoro di ciascuno e che ognuno si sforzava di ampliare. Impossibile in queste condizioni dire dove la fede cristiana ha visto la luce. È all'ombra del Tempio, in una località della Giudea, come l'oasi di Engaddi, al di qua o al di là del Giordano? Si può dire solo che è in Palestina, nel terreno culturale così favorevole che gli offriva l'essenismo.

È altrettanto vano voler assegnare una data esatta a questo fatto epocale, che doveva aprire un'era nuova e decisiva nella storia dell'umanità. La genesi delle idee religiose è ancora più lenta e più oscura di quella dell'organismo umano. Si opera nella regione dell'inconscio e appare alla luce solo dopo un lungo periodo di incubazione. Ciascuno ha potuto rendersene conto con la propria esperienza. La sua visione del Cristo ha assunto una forma viva e personale solo al seguito di un lavoro misterioso che si è svolto impercettibilmente dentro di sé. Si tratta però solo di una sorta di ripetizione interiore del dramma originario. La credenza iniziale nel Cristo Salvatore ha dovuto elaborarsi tanto più lentamente in quanto l'opera comune di un gruppo complesso, che ha dato corpo così alle sue aspirazioni e fissato il suo ideale. Essa riassume le pie letture e le meditazioni, le esperienze e i sogni mistici di una folla di anonimi, la cui vita si è fusa con quella del loro gruppo e si è prolungata con esso. Chi potrebbe dire con esattezza quando quella fede cominciò a germogliare? Sarebbe sotto Erode il Grande, sotto suo figlio Archelao, sotto i primi procuratori romani? Accontentiamoci di dire che fu verso l'inizio della nostra era. Il primo germe, del resto, conta poco. Il cristianesimo conta solo a partire dal momento in cui appare allo scoperto come un organismo nuovo e pieno di vita. Esso inizia per noi solo con l'entrata in scena dei primi cristiani.

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