(segue da qui)
II
RISPOSTA A TRIFONE
Per rispondere a Trifone, San Giustino apre l'Antico Testamento e prova, contro il suo avversario evemerista, la divinità di Gesù per mezzo delle profezie che avevano annunciato la sua venuta, e, parallelamente, invoca i miracoli che lui stesso ha compiuto. C'è da credere che quella duplice argomentazione abbia potuto toccare a lungo gli avversari del cristianesimo, perché la Chiesa l'ha ripresa indefinitamente, e abbiamo la sorpresa di riscontrarla persino nei Pensieri di Pascal. Essa sembra oggi così poco capace di commuovere i nostri contemporanei, che, piantando in asso Pascal e San Giustino, gli studiosi cattolici la trascurano deliberatamente.
A dire il vero, basterebbe, per renderle il suo valore, tradurla in linguaggio sociologico, vale a dire considerarla come l'espressione teologica di un fatto che la sociologia formula in altri termini; ma in questo capitolo noi dobbiamo esaminare dal suo proprio punto di vista la tesi del razionalismo evemerista. Ora, se Gesù è stato un personaggio storico, due domande si pongono, da questo punto di vista stesso:
Un tale personaggio è attestato dai documenti della storia ?
Un tale personaggio è storicamente concepibile ?
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