sabato 25 aprile 2020

Rispetto familiare ?



RISPETTO FAMILIARE ?

Troviamo nei nostri testi un quadro edificante della famiglia così come si poteva concepirla al tempo di Gesù. Gesù assiste alle Nozze di Cana. «Gli sposi non sono più due, ma una sola carne» (Marco 10:6-9). «La donna, quando partorisce, non si ricorda più dell'afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo» (Giovanni 16:21). Dio rende feconde le donne sterili. Un marito non può ripudiare sua moglie (Marco 10:11, 12). Quando il figliol prodigo ritorna dalla sua famiglia, è festeggiato. (Luca 15:29) Nello stesso spirito, ma con violenza, l'evangelista scrive che il figlio che maledice i suoi genitori deve essere messo a morte (Marco 7:10).

Di fronte a questo quadro ce n'è un altro che ci dà una rappresentazione molto diversa della famiglia, ma è sempre lo stesso Gesù che parla?

«Io sono venuto a portare la divisione... padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre...» (Luca 12:51-53). «Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna» (Matteo 10:29). Un discepolo gli dice: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù replica: «Seguimi e lascia i morti seppellire i morti» (Matteo 8:22). «Chi ama padre o madre più di me e chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me» (Matteo 10:37, 38). «Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, i figli... e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo» (Luca 14:26). Un giorno, si informa Gesù che sua madre e i suoi fratelli sono fuori e vogliono parlargli; egli risponde: «Chi è mia madre? E chi sono i miei fratelli?» e, indicando i suoi discepoli, aggiunge: «Ecco mia madre e i miei fratelli» (Matteo 12:48-49; Marco 3:31; Luca 11:27).

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