lunedì 6 aprile 2020

Apostoli e discepoli



APOSTOLI E DISCEPOLI

Secondo i vangeli, Gesù si circonda di discepoli all'inizio del suo ministero; non pensa a degli apostoli. Secondo gli Atti, sono i discepoli che sono stati chiamati Cristiani, non gli apostoli; costoro non sono andati ad evangelizzare le nazioni, dato che questo compito toccava ai diaconi ellenisti. Il titolo di «apostolo» non si trova che 10 volte nei nostri vangeli, mentre il termine «discepolo» vi figura 238 volte.

Paolo ha ignorato i Dodici e ha conosciuto apostoli che i vangeli non citano. Questa cifra di Dodici è simbolica; è quella dei patriarchi, delle tribù di Israele, delle porte del cielo, dei frutti dell'albero della vita, dei mesi dell'anno o dei segni dello zodiaco, delle gemme del pettorale del sommo sacerdote, ecc.

È probabile che gli apostoli siano stati inseriti in testi che non li includevano. Perché, del resto, Gesù li avrebbe scelti? La loro mentalità era l'opposto della sua; diceva loro: «Voi siete senza intelligenza... voi non comprendete» (Matteo 15:16, 16:9-11) e Luca osservava: «I discepoli non compresero nulla; quel parlare era per loro oscuro, e non intendevano le cose dette loro» (18:34).

È concepibile che Gesù abbia potuto reclutare tali discepoli o apostoli? Che abbia fatto di Pietro il Principe degli Apostoli quando doveva dirgli: «Vattene via da me, Satana!» (Matteo 16:33) e che abbia affidato la cassa della sua comunità a Giuda? Per di più, Pietro doveva rinnegarlo tre volte e nessuno degli apostoli solidarizzò con Gesù al momento della Passione.

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