lunedì 27 gennaio 2020

La Favola di Gesù Cristo — «La nuova alleanza»

(segue da qui)

La nuova alleanza

In questo esilio a Damasco, fu conclusa con Dio una «nuova alleanza». È a Damasco che un successore del Maestro di Giustizia avrebbe ricevuto un'illuminazione che consacrava questo nuovo contratto con la divinità. In questo modo, gli Esseni di Damasco si separarono ancor più di quelli di Qumran, dagli ebrei fedeli all'antica alleanza. Innestato in ambiente pagano, era destino che la comunità di Damasco ne subisse delle influenze.

Questo è molto importante per l'origine del cristianesimo. Se è, infatti, ben stabilito che il cristianesimo è derivato dall'essenismo, resta evidente che il cristianesimo è tutt'altra cosa rispetto all'essenismo, e in particolare che il mito di Gesù è intriso di elementi pagani. Renan diceva che il cristianesimo è un «essenismo che ha avuto successo». Possiamo aggiungere: che ha avuto successo ad evolversi verso l'unificazione con certi culti misterici, incorporando elementi estranei alla tradizione ebraica. Questa evoluzione era difficilmente concepibile sulle rive del mar Morto, ma era inevitabile in Siria. Questa fu la «nuova alleanza».

Ora, come ha notato dapprincipio Dupont-Sommer: «Tutto, nella Nuova Alleanza ebraica, annuncia e prepara la Nuova Alleanza cristiana» (Aperçus préliminaries). «Evidenti relazioni emergevano tra la Chiesa primitiva, nella sua organizzazione, nei suoi riti, nei suoi dogmi, e la Comunità della (Nuova) Alleanza» (Nouveaux aperçus). 

L'espressione «nuova alleanza» non è sconosciuta nei testi cristiani. È menzionata nella epistola agli Ebrei (8:13) che, prima del suo rimaneggiamento, è forse un testo esseno. Il termine figura anche nella prima epistola ai Corinzi: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue» (11:25). Si tratta là di un'aggiunta successiva, poiché Paolo non conosceva ancora i pasti comunitari. 

Ma nulla sembra impedire di attribuire a Paolo l'espressione della seconda epistola ai Corinzi: «È lui (Dio) che ci ha resi idonei a essere ministri della NUOVA ALLEANZA, non di lettera, ma di Spirito» (2 Corinzi 3:6).

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