mercoledì 20 novembre 2019

La Favola di Gesù Cristo — «Simone il mago»

(segue da qui)

Simone il mago

Alla Gnosi si collega anche il mito di Simone, detto il Mago o lo Stregone. Secondo le ricerche di Alfaric, questo Simone non sarebbe che un adattamento del dio siriano Esmon. Si tratta, in ogni caso, di un personaggio mitico, incarnazione del Logos disceso sulla terra per il riscatto degli uomini, ma soprattutto della Sapienza decaduta (la quale, dopo essere stata la bella Elena della guerra di Troia, avrebbe finito la sua carriera terrena in un lupanare di Tiro). Il mito è quindi quello di un Salvatore impregnato di ellenismo.

Ora, la vita di detto Simone era raccontata in un vangelo, naturalmente perduto, anteriore ai vangeli cristiani, nel quale faceva dei miracoli, trionfava sulle forze del male e infine risaliva al cielo in compagnia della Sapienza divina, strappata da lui dalle degradazioni della carne. Marcione ha certamente conosciuto il vangelo di Simone, e se ne è forse ispirato.

È molto curioso constatare che i cristiani hanno fatto di Simone un personaggio reale. Negli «Atti degli Apostoli», lo vediamo persino convertito dal diacono Filippo (8:9-13) prima di tentare di acquistare i doni dello Spirito Santo e di inventare così il crimine di «simonia» (8:18-24). Si è evidentemente tentato di screditarlo. Altri testi raccontano i suoi conflitti con l'apostolo Pietro. Alfaric pensa che diversi elementi del culto di Simone sarebbero passati al cristianesimo. [9]

È interessante notare che anche in questo caso un dio sarebbe stato trasformato in uomo.

NOTE

[9] «A l'école de la raison», pag. 181 e seguenti; «Les origines sociales du christianisme», pag. 258 e seguenti.

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