I tre Cristi
Paolo si crede quindi qualificato così come chiunque altro per predicare il Cristo. Ma quello che predica, è il «suo» Cristo, c'è, dice, un altro Cristo.
Secondo lui, ci sarebbero tre concezioni di questo personaggio divino: la sua, che è ovviamente l'unica vera; quella di Apollo di Alessandria, e quella di Cefa-Pietro (1 Corinzi 5:12). Così mette in guardia i Corinzi contro quei «falsi apostoli, operai fraudolenti» (2 Corinzi 11:13) che sarebbero venuti a predicare loro «un altro Cristo» (2 Corinzi 11:4) rispetto al suo. Poiché Satana stesso si trasforma in angelo di luce (11:14): accade così che Giacomo, Pietro o coloro che parlano in loro nome possono essere degli inviati di Satana!
Il disaccordo è certamente grave, ma su che cosa verte? Questo è ciò che cercheremo di chiarire, senza dimenticare l'allusione degli «Atti», quando Gesù appare a Paolo per dirgli: «esci presto da Gerusalemme, perché essi non riceveranno la tua testimonianza» (22:18).
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