lunedì 9 aprile 2018

Sull'origine e antico significato del cristianesimo (7) Le storie dell'Infanzia in Matteo e Luca.

(giunge da qui)

LE STORIE DELL'INFANZIA IN MATTEO E LUCA.

I primi due capitoli di Matteo e i primi due di Luca contengono racconti indipendenti dell'Infanzia di Gesù, “come deve essere stato”. Essi sono di una natura profondamente ebraica. Ciascuno contiene una genealogia di Giuseppe, e tuttavia le storie asseriscono che egli non era il padre di Gesù! Ma i cristiani pensavano che il Cristo dev'essere mostrato disceso “legalmente” da Davide, così da realizzare la profezia che dichiarava che egli sarebbe stato del “tronco di Iesse” (Isaia 11:1). I nomi più antichi nelle genealogie sono attinti da 1 Cronache, capitoli da 1 a 3, ma ci sono incoerenze nei nomi successivi forniti nelle versioni di Matteo e di Luca.
La storia di Matteo dell'Infanzia è costruita a partire da profezie “messianiche”, come segue:
Matteo 1:23. Si veda che Isaia 7:14 (la Septuaginta greca) ha parthenos, una vergine.
Matteo 2:2. Si veda Numeri 24:17 per la “stella” su Betlemme.
2:6 Si veda Michea 5:2. Betlemme come luogo di nascita del Re-Salvatore, poiché si supponeva che Davide fosse nato là.
Matteo 2:15 Si veda che Osea 11:1 “dall'Egitto ho chiamato mio figlio”, si riferisce all'Esodo, ma qui è preso a significare che Gesù si recò in Egitto. Da qui la storia della sua partenza.
Matteo 2:18 Si veda Geremia 31:15. Lamento per i figli. Da qui dev'esserci stato (si pensava) un massacro di bambini.
Matteo 2:23 Si veda Isaia 11:1, “Un germoglio spunterà”. In ebraico, Netser. Da qui il villaggio di Cristo doveva essere Nazaret. Vi si inventò così oppure si scelse il villaggio di Nazaret in Galilea, come la dimora di Gesù. In Matteo è un luogo nuovo per Maria e Giuseppe. In Luca loro vi vissero prima della nascita di Cristo. Chiaramente, la totalità di entrambe le storie è immaginaria, composta in relazione a quel che “dev'essere stato”.
Quando paragoniamo quelle storie a quelle nel Protoevangelion di Giacomo, la loro non-storicità diventa più chiara. Il Protoevangelion è un'antica opera del secondo secolo, scritta nello stile di Matteo 1 e 2. Nessuno crede che sia Storia reale. Perché allora quei capitoli in Matteo sono ancora letti ed esposti nelle chiese come Storia reale?
Anche Luca 1 e 2 costituisce una libera composizione artistica dell'infanzia di Cristo.
Luca 1:8-15 sulla nascita di Giovanni il Battista è modellato su Giudici 13:1-5, la nascita di Sansone.
La storia dell'infanzia di Gesù è modellata sulla storia della nascita ed infanzia di Samuele in 1 Samuele, capitoli 1-3. Samuele era il figlio primogenito, così lo era Gesù. Anna levò un cantico (1 Samuele 2:1-10) che è riprodotto in larga parte come cantico di Maria (Luca 1:46-55). Samuele si presentò nella casa del Signore presso Silo, ad un anziano Eli, quando i suoi genitori si recarono alla loro adorazione annuale presso Silo. In maniera simile è detto che Gesù sia stato presentato nella casa del Signore a Gerusalemme, ad un anziano Simeone, quando “i suoi genitori” si recarono annualmente al Tempio per l'adorazione. Le parole “questo sarà un segno” occorrono in entrambe le storie. Il giovane Samuele è chiamato nel tempio del Signore. Gesù è trovato nel tempio quando era dodicenne. Prima e dopo l'episodio nella storia di Samuele leggiamo le parole “Intanto il fanciullo Samuele cresceva presso il Signore” (1 Samuele 2:21; 3:19). Parole simili occorrono prima e dopo la storia di Gesù che viene trovato nel tempio (Luca 2:40, 52).
Quei primi due capitoli in Luca erano composti semplicemente per glorificare il Cristo.
La storia dei Pastori è basata sul mito di Mitra (il dio persiano, di cui si disse che era nato in una grotta come lo era Gesù, secondo Giustino), poiché come scrive il prof. Cumont (Ghent): “Pastori testimoniarono il miracolo dell'ingresso di Mitra nel mondo.... Ricolmi di adorazione i pastori si avvicinarono,  offrendo al bambino divino le primizie dei loro greggi e dei loro raccolti”.
La storia del Cristo nel Tempio trova un parallelo nella storia egiziana di Si-Osri (figlio di Osiride): “Il bambino crebbe, egli crebbe forte. Egli cominciò a parlare con gli scribi nel tempio. Tutti coloro che lo udivano erano stupiti di meraviglia di fronte a lui” (Stories of the High Priests of Memphis, edito da F. Ll. Griffiths). Vediamo così come gli orientali componevano storie per glorificare i loro esseri divini. Questa storia è pre-cristiana.
Così Matteo 1 e 2 e Luca 1 e 2 sono composizioni indipendenti realizzate circa come un essere divino, il Figlio di Dio, deve essere nato nel mondo. Non sono Storia reale. Il censimento in Luca è collocato troppo presto. Il viaggio di Maria a Betlemme è un frutto d'immaginazione, poiché alle donne non si richiedeva di viaggiare così da essere censite. Il nome “Maria” per la madre di Gesù è la più prossima parola ebraica al nome greco Maia, la madre di Ermes, che ad Alessandria era chiamato “Sapienza” e “Logos”. Potrebbe essere stata scelta a causa di questo.

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