domenica 22 novembre 2015

“The Bad Jesus”: o del perchè “avere paura del Gesù Storico”

 LIBERTÀ DI PENSIERO: Va repressa con il più severo rigore. I preti sono pagati per pensare, i fedeli non devono fare altro che pagare generosamente chi pensa al posto loro.
(Il Libero Pensatore Paul Heinrich Dietrich, barone d'Holbach, La théologie portative, 1768)


Sembra uno sport oramai collettivo, in questi giorni segnati dalle stragi di Parigi, puntare il dito accusatore contro la violenza predicata negli stessi testi sacri dell'Islam, a provarne l'essenza irrimediabilmente aggressiva già nell'origine al contrario di altre altre fedi religiose. Ironia della sorte vuole che secondo l'unico studioso accademico esperto del Corano in procinto di presentare un caso veramente scientifico contro la storicità di Maometto, Maometto (“prediletto”) sarebbe stato in origine un mero titolo per Gesù, l'immaginato rivelatore cosmico degli insegnamenti poi finiti nel Corano, non un reale profeta, più tardi evemerizzato sulla Terra (vi ricorda qualcuno?): non sarà allora un indizio che l'aggressività intrinseca dell'Islam (che io riconosco) derivi intimamente dalle altre due religioni monoteistiche che l'hanno preceduto?

Sia pure indirettamente, il teologo sotto mentite spoglie di storico Mauro Pesce sfiora questo problema nel suo breve saggio intitolato
Chi ha paura del Gesù Storico? con l'obiettivo malcelato di rassicurare i credenti cristiani che la ricerca cosiddetta scientifica del cosiddetto “Gesù storico” non solo non è animata da uno spirito anticristiano ma conferma, se da parte di ogni singolo cristiano vi sia in compenso un relativo sforzo di armonizzazione e maggiori elasticità e maturità “intellettuale”, ogni singolo punto della teologia cristiana.

Nelle sue parole:
Già dalla metà degli anni Novanta si è manifestata una forte e ampia reazione conservatrice contro le varie tendenze di studio del Gesù storico.
La reazione ha percorso due strade. La prima, più corretta, ha cercato di controbattere sul piano strettamente esegetico. Prendo ad esempio l'autore forse più serio: James Dunn le cui opere sono state tempestivamente tradotte in Italia. 1) Anzitutto si afferma che i Vangeli canonici hanno la assoluta preminenza rispetto agli altri testi protocristiani, che non possono considerarsi storicamente attendibili e sarebbero quasi sempre posteriori ai Vangeli canonici. 2) In secondo luogo si afferma che i Vangeli sono opere scritte nella fede verso Gesù e che quindi solo un atteggiamento di fede permette un accesso al loro oggetto, Gesù stesso. 3) Si afferma poi che in generale le parole e le azioni attribuite a Gesù sono state tramandate in modo fedele e quindi sono attendibili storicamente perchè frutto di un processo di memorizzazione basato sugli stessi testimoni oculari che accompagnarono Gesù, i quali trasmisero i loro ricordi in un contesto di controllo comunitario che ne assicurava la fedeltà.
La seconda tenzenza, meno convincente a mio avviso, è consistita nel cercare di screditare la nuova ricerca su Gesù sostenendo che essa si basa sui presupposti filosofici dell'illuminismo, considerato in modo semplicistico come un movimento di radicale opposizione al cristianesimo in quanto tale. Francamente sembra impossibile ricondurre Theissen, Sanders, Crossan e il Jesus Seminar all'illuminismo, che è un complesso fenomeno culturale del XVIII secolo. Gli storici sanno bene che i fenomeni di oggi vanno spiegati ricorrendo ai fattori del contesto culturale di oggi o immediatamente precedenti. Quanto è avvenuto tra gli anni Settanta del Novecento e il primo decennio del 2000 non può essere spiegato con quanto succedeva duecento anni prima. L'accusa di illuminismo è un modo per gettare sulla ricerca storica su Gesù l'ombra di un atteggiamento antireligioso e anticristiano. In realtà, le cose stanno proprio in modo contrario: la nuova ricerca nasce dal bisogno profondo di un rinnovamento religioso, il bisogno di attingere in modo libero, sincero, alle fonti stesse della nostra cultura religiosa: la figura storica di Gesù.

(fonte)
Non ci sono dubbi che il prof Pesce è  animato da una sottile agenda apologetica cripto-cristiana nella misura in cui lui vuole presentare la sua ricerca (e quella dei suoi colleghi parimenti teologi) in armonia con il “bisogno di rimanere all'interno del cristianesimo cercando in Gesù i valori cristiani fondamentali che si fatica a trovare nelle rispettive chiese”. Per far ciò, se da un lato deve mostrarsi per finta critico verso il Gesù trionfalista propugnato dalle rispettive chiese cristiane, è costretto dall'altro a prendere le distanze dal più nobile fenomeno che l'Occidente - e in particolare la Francia - ha manifestato all'umanità: l'illuminismo.

Perchè è essenzialmente grazie allo spirito critico ereditato dall'illuminismo che è possibile denunciare la visione dello stesso Pesce - oltre, beninteso, che di Theissen, Sanders, Crossan - come l'ultimo esempio di teologia travestita da Storia.  E non solo perchè la vera ricerca scientifica smentisce la fiducia tradizionale nell'esistenza storica di Gesù (che fu chiamato Cristo). Ma anche perchè lo stesso Gesù dei vangeli risulta per costruzione - quindi del tutto al di là della questione della sua storicità o meno - fondamentalmente incapace di sollecitare la rinascita morale delle chiese cristiane che a lui si ispirano.

Dò la mia libera traduzione della recensione in due parti di John Loftus ad un libro del prof Hector Avalos di recente pubblicazione, che ha il notevole pregio di dimostrare, contro Pesce (e pace Pesce), che:
1)   la vera ricerca su Gesù si basa sui presupposti filosofici dell'illuminismo;
2)  il Gesù dei vangeli, perfino nell'improbabile ipotesi che rispecchi fedelmente un ipotetico Gesù storico, appare una figura moralmente negativa che i finti accademici come Pesce sono costantemente impegnati ad occultare.

Ne deriva che io non mi sento personalmente in vena di sperare assieme al prof Pesce che le chiese cristiane adottino questo suo “nuovo” punto teologico:
10. I non credenti sono una parte fondamentale della società e nessuno può negare il loro diritto a professare le proprie convinzioni e criticare quelle religiose, come anche i credenti hanno pieno diritto di criticare le opinioni degli atei. (mia enfasi)

Perchè quel punto teologico non costituisce altro che l'essenza del vero spirito apologetico che informa tutta la “missione” accademica e divulgativa del prof Pesce (e derivati): rendere a stento ancora compatibile la fede cristiana con i risultati inevitabili della vera ricerca storica (che quella fede demolisce e distrugge).

Cattivo Ragazzo, Cattivo Gesù, Cattivo Cattivo Gesù: Recensione di “The Bad Jesus” del Dr. Avalos, Parte 1
Di John Loftus il 5/04/2015

Il prolifico e instancabile Dr. Hector Avalos, che è un titano di un uomo, uno studioso di uno studioso, ha appena pubblicato un nuovo libro, The Bad Jesus: The Ethics of New Testament Ethics. Nel quale continua con un tema principale di due dei suoi libri precedenti, l'irrilevanza teologica, etica e politica della Bibbia per il mondo moderno. In The End of Biblical Studies (2007), ha magistralmente mostrato come gli studiosi della Bibbia si preoccupano del mantenimento della rilevanza della Bibbia per il mondo moderno, anche se la loro attività di ricerca in realtà dimostra il contrario. In Slavery, Abolitionism, and the Ethics of Biblical Scholarship (2011), egli ha sapientemente mostrato come i moderni studiosi biblici stanno ancora ingiustificatamente difendendo l'etica indifendibile della schiavitù biblica. In questo nuovo libro Avalos esamina complessivamente l'etica di Gesù stesso --- Oh Mio Dio --- come rappresentata nei quattro vangeli canonici (incurante del fatto se Gesù sia esistito o meno, in merito a cui egli rimane un agnostico). Avalos mostra abilmente come il Gesù descritto nel Nuovo Testamento ha un lato cattivo, un lato permeato da un “orientamento religiocentrico, etnocentrico e imperialista”. Egli rivela il lato cattivo di Gesù che i moderni studiosi biblici ingiustificatamente cercano di nascondere dalla vista.

Ecco come lo dichiara:
    Se uno dovesse basarsi sulla maggior parte dei moderni trattati di etica del Nuovo Testamento, Gesù non aveva cattive idee, e mai commise qualche cattiva azione. Questo non può assolutamente essere sostenuto se Gesù è visto come una vera e propria figura storica umana. Se Gesù era un essere umano, deve aver avuto alcune idee che sono eticamente discutibili, o, almeno, moralmente discutibili. Se Gesù era un essere umano, deve aver avuto difetti, incoerenze e ipocrisia nel suo sistema morale, proprio come fa ogni altro essere umano. Se i suoi seguaci, antichi o moderni, credono che quelle idee sono applicabili alla loro vita e alla vita degli altri, allora si pone anche la questione se una qualsiasi delle cattive idee di Gesù abbia avuto anche conseguenze negative. Se Gesù aveva alcune idee cattive, allora l'imitazione delle idee cattive di Gesù poteva essere una cattiva pratica oggi. Dato quanto tempo storicamente è stato speso per inneggiare al Buon Gesù, questo libro si concentra sull'illuminazione del “Cattivo Gesù”. (pag. 29-30, mia libera traduzione).

Così, perché accade che la maggior parte dei moderni studiosi non considerano Gesù reo di aver fatto qualcosa di sbagliato o di male?
    La risposta, naturalmente, è che la maggior parte degli studiosi biblici, sia nel mondo accademico secolare che nei seminari, ancora vedono Gesù come un essere divino, e non come un essere umano con difetti. La loro cristologia è abbastanza alta da esentare Gesù da qualsiasi sentimento malvagio o malcostume etico ... La maggior parte degli studiosi del Nuovo Testamento sono affiliati a istituzioni religiose e sono parte di quello che io ho chiamato un complesso ecclesiale-accademico che non ha riscontro in tutte le altre aree delle scienze umanistiche. Per esempio, la maggior parte, se non tutti, degli studiosi di religione greca non sono parte di un movimento religioso o organizzazione greca. Nonostante i pregiudizi che esistono sempre nello studio dei classici, è giusto dire che pochi hanno qualche interesse personale nel fatto che Zeus o Tiberio fosse buono o cattivo, perché tali entità non costituiscono alcun tipo di autorità per le loro azioni. Questo non è il caso con Gesù, che è ancora visto come l'autorità paradigmatica dalla maggior parte degli studiosi cristiani. Gli studiosi stanno ancora studiando Gesù attraverso le lenti confessionali di Nicea o di Calcedonia, piuttosto che attraverso un approccio storico che avremmo usato con altri esseri umani. (pag. 7, mia libera traduzione)

Il Dr. Avalos sta cercando di cambiare il modo mediante cui i biblisti studiano la Bibbia sostenendo una comprensione secolare dei testi biblici. I biblisti moderni “non trattano la Bibbia come un altro antico documento come Iliade di Omero o l'Epica di Gilgamesh.” (pag. 23), ma dovrebbero. Dovrebbero fare questo per vedere che cosa ottengono. E' l'unico modo rispettabile per studiare documenti storici, se vogliamo conoscere la verità su di loro.

La più ampia argomentazione di Hector nel suo particolare libro contiene diversi elementi:
    1. La ricerca biblica è ancora principalmente un'impresa apologetica religiosa nonostante le pretese di essere impegnata in una ricerca storico-critica e descrittiva.
    2. Un più specifico orientamento cristiano è chiaramente rivelato nella maniera in cui l'etica di Gesù è vista prevalentemente come benigna e paradigmatica, anche tra studiosi accademici presumibilmente secolari.
    3. Tuttavia, molti dei principi etici fondamentali annunciati o praticati da Gesù in realtà sarebbero antitetici a quelli che altrimenti descriviamo come “accettabili” o “buoni” da alcuni degli standard di etica più ampiamente accettati oggi.
    4. Di conseguenza, una visione così prevalentemente benigna dell'etica di Gesù segnala una perdurante accettazionedi Gesù come un essere divino oppure come moralmente sovra-umano, e non come l'essere umano imperfetto che dovrebbe essere il vero oggetto dello studio storico-critico. (pag. 8-9, mia libera traduzione)
Restate sintonizzati e scriverò di più su molti dei suoi casi studio nell'etica di Gesù. Il suo obiettivo è quello di illustrare “la misura in cui il religionismo, e più specificamente una tendenza cristiana, permea ancora quello che altrimenti dovrebbero essere studi storico-critici descrittivi dell'etica di Gesù”. (pag. 27).

Da come appare questo libro può proprio cambiare il modo in cui i biblisti osservano Gesù - molti dei quali sono già liberali. Dovrebbe. Non dobbiamo dare a Gesù un pass gratuito. C'è una cattivo Gesù che noi abbiamo bisogno di vedere. Guardate e vedete da voi stessi. Potrebbe essere scioccante.

Cattivo Ragazzo, Cattivo Gesù, Cattivo Cattivo Gesù: Recensione di “The Bad Jesus” del Dr. Avalos, Parte 2
Di John Loftus il 5/05/2015

The Bad Jesus: The Ethics of New Testament Ethics è un mostro di un libro di 461 pagine scritte dal biblista Dottor Hector Avalos. È diverso da qualsiasi altro libro accademico sul mercato oggi. Ci dice il resto della storia di Gesù che troviamo nei quattro vangeli, il lato oscuro, il lato grezzo che biblisti cercano di riverniciare perché pensano che Gesù meriti un trattamento speciale. Dr. Avalos invece toglie i paraocchi, costringendo i lettori a vedere ciò a cui Gesù era davvero simile.

La mia ipotesi è che la gente non gradirà Gesù, dopo aver letto il suo libro. Io altrettanto. Non è un tizio che vorrei vivesse accanto a me, o che fosse vicino ai miei figli, o che scrivesse una colonna in una rivista, oppure che fosse politicamente coinvolto in America, questo è sicuro. Nessuno dovrebbe. Congedatevi dalla nozione che Gesù fosse complessivamente una brava persona.  Io vorrei aver a che fare poco con lui. Anche tu potresti desiderare la stessa cosa dopo aver letto questo libro meravigliosamente ricercato, un libro unico-del-suo-genere su una questione essenziale nel disilludere i cristiani della loro fede.

In futuro, quando qualcuno dice che Gesù fu senza peccato, rispondete dicendo “Cattivo Gesù”. Se qualcuno brandisce Gesù come esempio di una vita buona, brandite il libro di Hector, “Bad Jesus” in risposta. Se qualcuno vi chiede: “Cosa farebbe Gesù?,” rispondete chiedendo loro di leggere “Bad Jesus”. È l'antidoto per le persone che pensano ostinatamente che Gesù fosse un essere umano perfetto. È il correttivo di credenti che pensano di aver bisogno di un'edizione a lettera rossa del Nuovo Testamento. Ci dice il resto della storia, una storia che la maggior parte delle persone e la maggior parte dei cristiani non hanno mai sentito prima.

Detto questo voglio che lettori diano un'occhiata al contenuto del suo libro di seguito, tra citazioni scelte che ho scelto da quello che Avalos scrive in ogni capitolo. Tenete presente che non pretendo di riassumere questi capitoli, ma solo di fornire alcune citazioni che potrebbero provocarvi a leggerlo, che dovreste fare. Vedete da voi stessi:
Contenuto
1. Introduzione
Elementi di Base dell'Argomento

2. Il  Gesù Che Non Ama: Cosa E' Nuovo E' Vecchio
Amare il Nemico nell'Antico Medio Oriente
L'Amore Può Comportare Violenza
La Regola D'Oro: Amore Come Tattica
Il Campanilismo dell'Etica del Nuovo Testamento

Citazione selezionata da Avalos:
    “In contrasto alle affermazioni di molti moralisti cristiani, Gesù non è un innovatore in etica, e certamente non nel suo approccio all'amore. Almeno lui non è il creatore del concetto di amare il nemico, che è già trovato in entrambi fonti ebraiche e antiche del Medio Oriente secoli prima della venuta di Gesù sulla scena ... Ciascuna condizione di amare il nemico deve essere bilanciata dalla fede di Gesù nella violenza differita, che è raramente menzionata dagli esperti di etica del Nuovo Testamento ... Gesù, come l'innovatore di un amore etico accuratamente disinteressato ed altruista, è soprattutto la creazione di studiosi di etica cristiana. (pag. 48-49, mia libera traduzione)
3. Il Gesù Odioso: Luca 14.26
Gesù Comanda Odio
Esprimere Preferenza
L'Odio come un Motivo di Divorzio
Le Statistiche di Odio e Amore
La Semantica Logica di Odio e Amore

Citazioni selezionate da Avalos:
    Luca 14.26, forse l'esempio più importante dei “discorsi di odio” di Gesù, recita:

    ''Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo''. (Lc. 14.26)

    Anche se il testo appare come una chiara espressione di odio letterale come mai trovato in qualunque testo, gli apologeti cristiani hanno cercato di eliminare o ridurre le sue connotazioni negative. (pag. 51, mia libera traduzione)
Citazione selezionata da Avalos:
    La parola greca miseō [tradotto "odio" in Luca 14.26] ha un significato tanto costante e tanto forte come ogni parola in tutto il lessico greco. Esso non varia oppure non è soggetto a molta flessibilità come potrebbe essere per altre parole. (pag. 54, mia libera traduzione)
Citazione selezionata da Avalos:
    Come possiamo giudicare un leader moderno religioso che ha detto che lo dovremmo preferire rispetto alle nostre famiglie? Perché non dovremmo considerare tale persona come un leader di una setta egomaniacale che fa ciò che fanno tutti i leader di culto: trasferire la fedeltà dalla propria famiglia a lui o a lei ... Gesù stava perpetuando una tradizione ben nota di leadership che fu in ultima analisi, basata sulle antiche relazioni medio-orientali di padrone-servo e signore-vassallo, le quali richiedevano che il signore ricevesse la totale fedeltà di ogni subordinato anche a scapito della propria vita e delle proprie famiglie. (pag. 89, mia libera traduzione)
4. Il Violento Gesù
Matteo 10.34-37: Lo Scopo Violento di Gesù
Matteo 5.38-42: Non Perseguitare Me, Please
Matteo. 26.48-56: Non-Interferenza con Violenza Pianificata
Giovanni 2.15: Frustrate al Pacifismo
Atti 9: Gesù Assale Saulo

Citazione selezionata da Avalos:
    L'affermazione più esplicita che Gesù vide sé stesso come veniente a portare la guerra, non pace sulla terra, si trova in Matteo.

        Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me. (Mt 10.34-37).

    La retorica di Gesù non è solo palesemente violenta, ma viola tutti i precetti di onorare il padre e la madre (Esodo 20.12), e di amare il tuo prossimo (Lev. 19.18), manifestata nella Bibbia ebraica. (pag. 91, mia libera traduzione)
Citazione selezionata da Avalos:
    Il dio della Bibbia ebraica potrebbe danneggiare coloro che gli disobbediscono, ma quel danno di solito era imposto durante l'arco della vita terrena. La visione di Gesù della violenza è infinitamente più grande in qualità e quantità, perché egli è ritratto mentre brucia e tortura per l'eternità coloro che si opponevano alle sue credenze religiose e al suo impero altrimenti noto come il Regno di Dio. (pag. 128, mia libera traduzione)
5. Il Gesù Suicida: L'Espiazione Violenta
Gesù come un Aspirante Vittima Sacrificale
Marco 10.45: Auto-Sacrificio come Riscatto
Sacrificio come Servizio: Trasformazione oppure Negazione?
2 Corinzi 5.18: Anselmo Non Confutato
René Girard: Apologetica del Sacrificio
Citazione selezionata da Avalos:
    Lo sforzo per ridurre al minimo o per eliminare la natura violenta del sacrificio espiatorio di Gesù, soprattutto da parte di auto-descritti pacifisti cristiani, fa parte di un programma teologico, e non qualcosa che può essere mostrata basarsi su motivi storici o linguistici. Anche se non si accetta la vista di Anselmo del motivo per cui un uomo-dio doveva essere sacrificato, è chiaro che il Nuovo Testamento è saldamente all'interno di quelle tradizioni del Vicino Oriente che hanno visto il sacrificio come un metodo per scongiurare la collera divina o per ottenere un favore dalla divinità.
    Al contrario, la visione dell'espiazione del Nuovo Testamento rappresenta un regresso rispetto ad alcune altre culture del Medio Oriente che avevano sostituito condanne a morte di esseri umani con sostituti monetari o animali. (pag. 149, mia libera traduzione)
6. Il Gesù Imperialista: Siamo Tutti Schiavi di Dio
Ripensare l'‘Anti-Imperialismo’
Anti-Imperialismo Selettivo
La Retorica Benevola dell'Imperialismo
Cristo come Imperatore
Il Regno di Dio come un Impero
Citazione selezionata da Avalos:
    Quello che Gesù stava presumibilmente sostenendo fu non meno imperialista di quanto lo fosse l'impero romano quando parlava del Regno di Dio. (pag. 170, mia libera traduzione)
7. L'Anti-Ebraico Gesù: Critica Socio-Retorica come Apologetica
Abusa Me, Please: Apologetica di Luke T. Johnson
Quando è Anti-Giudaismo non Anti-Giudaismo?
Quando Cominciò l'Anti-Giudaismo Cristiano?
Citazione selezionata da Avalos:
    Il rifiuto di ammettere che l'anti-Giudaismo possa essere attribuito a Gesù, anche se era ebreo, è più il prodotto di apologetica teologica cristiana di quanto non sia il risultato di un rigoroso studio critico. (pag. 195, mia libera traduzione)
8. Il Gesù Anti-economico come Nemico dei Poveri
Gesù come Radicale Egualitario
Il Profumo della Povertà
Sermone sul Monte dei Debiti e dei Meriti
Citazione selezionata da Avalos:
    Il modo migliore per capire l'economia di qualsiasi Gesù storico è quello di vederlo come un leader di una setta che domandò il tipo di fedeltà che era ben nota tra antichi imperatori dispotici. Proprio come i leader di culto nei tempi antichi o moderni cercano di trasferire la fedeltà dalla famiglia a sé stessi, così Gesù voleva trasferire la fedeltà dalle famiglie a lui a prescindere da come avrebbe potuto distruggere la loro funzione e la vitalità. In termini economici, Karl Marx non ha mai avuto un esempio migliore di un capitalista religiosa duro di cuore o sconsiderato che profitta del lavoro vero e che non dà nulla se non vuote oppure inverificabili promesse celesti in compenso. Il fatto che così tanti nuovi moralisti del Nuovo Testamento lodano Gesù come amico dei poveri dice di più circa l'etica dell'etica del Nuovo Testamento di quanto non faccia di Gesù. (pag. 227, mia libera traduzione)
9. Il Misogino Gesù:  Femminismo Cristiano come Culto Maschile degli Antenati
Marco 7//Matteo 15: Il Misogino Gesù
Marco 10//Matteo 19: Uguaglianza Che Divorzia
I Senza donne Dodici Apostoli
L'Ultima Cena: Indovina Chi Non Viene A Cena
L'Egualitaria Età dell'Oro sotto Gesù
Citazione selezionata da Avalos:
    Gli studi biblici femministi cristiani paradossalmente sono ancora pesantemente investiti nel compito di mantenere lo status etico elevato di un uomo di nome Gesù ... le femministe cristiane a volte getteranno le donne antiche sotto il bus proverbiale pur di garantire che Gesù era buono ... (pag. 278-79, mia libera traduzione)
10. L'Anti-Disabile Gesù: Meno che Pienamente Umano
Studi di Disabilità
Giovanni 5 e 9: Gesù Redentore
L'Etica della Punteggiatura
Paralizzato dal Peccato
Citazione selezionata da Avalos:
    Ci sono prove sufficienti per dimostrare che Gesù prese in considerazione la disabilità e la malattia come il risultato del peccato (ad esempio, Mc 2.10-11; Gv 5.14) ... Storicamente, le conseguenze della perpetuazione di Gesù del collegamento tra il peccato e la disabilità sono state molto negative. In primo luogo, ha reso lecito per i cristiani d emarginare e addirittura perseguitare i disabili. Questo è il caso, soprattutto nei secoli XVI e XVII, con quelli che soffrono malattie mentali che sono stati a volte interpretati come in preda a possessione demoniaca o di riflettere la pratica della stregoneria. In secondo luogo, il collegamento tra il peccato e la malattia ritardò lo studio scientifico della malattia ... (pag. 302, mia libera traduzione)
11. Il Magicamente Anti-Medico Gesù
Miracoli, Non Magia?
Il Gesù Naturalistico
Etica Psicosomatica
Citazione selezionata da Avalos:
    John D. Crossan dice che ‘la religione è magia ufficiale e approvata; la magia è religione non ufficiale e non approvata’. (pag. 307, mia libera traduzione)
12. Gesù l'Ostile-all'Ambiente
Marco 5: Diritti degli Animali e Deviled Ham
Luca 22 e Matteo 8: Sacrificare i Diritti degli Animali
Matteo 21: Parlando Figurativamente
Marco 13: Eco-Distruzione Escatologica
Citazione selezionata da Avalos:
    L'escatologia di Gesù è provata essere una sfida formidabile ad una visione eco-friendly della Bibbia ... (pag. 346, mia libera traduzione).
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    Marco 13 pone il discorso di Gesù esattamente nella lunga tradizione mediorientale di governanti che distruggono gli ambienti di coloro che non obbediscono al loro dominio ... La distruzione ambientale era sia punitiva che efficace, in quanto priverebbe i nemici delle loro risorse e infonderebbe sufficiente terrore per garantire la conformità. (pag. 351, mia libera traduzione).
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    Non c'era ragione logica per cui l'autore di Marco non potesse concepire un dio che poteva guarire l'intero pianeta dal suo peccato o comportamento trasgressivo senza distruggerlo. (pag. 355, mia libera traduzione)
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    Gesù era un essere umano tanto ignorante e tanto eco-ostile oppure tanto eco-friendly come qualsiasi altro essere umano nell'antico Medio Oriente. Il tentativo di renderlo qualcosa di più di un essere umano del suo tempo su questioni di etica ambientale tradisce solo il moderno intento apologetico dell'etica del Nuovo Testamento. (pag. 357, mia libera traduzione).
13. L'Anti-biblico Gesù: Mancate Interpretazioni
Mel e Gesù: l'Ipocrisia dell'Etica del Nuovo Testamento
Marco 2:23-28: Gesù come Biblicamente Analfabeta
Matteo 19: Gesù Aggiunge il Suo Tocco Personale sul Divorzio
Isaia 6:9-10: Integrazione di Materiale Extrabiblico

Commento:

Nessuna citazione questa volta, solo che Avalos mostra che Gesù appare biblicamente analfabeta nei vangeli e male interpretò l'Antico Testamento, qualcosa certamente non degno di lode per un Figlio di Dio.
14. Conclusione
L'etica dell'Etica del Nuovo Testamento
Citazioni selezionata da Avalos:
    L'etica non dovrebbe essere basata su autorità testuale o sull'autorità di un particolare individuo. L'etica dovrebbe essere basata su fenomeni scientificamente verificabili, e l'empatia è il cuore di ogni etica. Empatia è una costituente biologica dell'uomo, come lo è di molte altre specie. (pag. 378, mia libera traduzione)

    L'etica del Nuovo Testamento è una disciplina pseudoaccademica che merita di essere espulsa da qualsiasi istituzione che rispetti la ricerca accademica. Se Gesù era un uomo, egli dovrebbe avere difetti. Se deve essere una disciplina storico-critica credibile, l'etica del Nuovo Testamento ha bisogno di trovare sia il Buono e sia il Cattivo Gesù. (pag. 379, mia libera traduzione)

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