domenica 5 aprile 2015

“Figlio di Yahweh” ??? Cosa significa che il Vangelo di Marcione fu il Più Antico Vangelo

“O meraviglia delle meraviglie,
estasi, forza e stupore
che non si possa dire nulla sul Vangelo,
nemmeno dire qualcosa su di esso,
nemmeno paragonarlo a nulla!

Inizio del Vangelo di Gesù Cristo.
Nell'anno decimoquinto dell'impero di Tiberio Cesare,
mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea,
quando Gesù scese dall'alto,
apparve
e iniziò a insegnare nella sinagoga. . . .”
 (Il Vangelo, 1:1-3)
ASSURDITÀ: Non possono esistere nella religione, che è opera del verbo o della religione divina che, come è noto, non ha niente in comune con la ragione umana. Gli increduli pensano di scorgere assurdità nel cristianesimo solo per mancanza di fede; e non avere fede è probabilmente il culmine dell'assurdità. Per non scorgere le assurdità del cristianesimo, bisogna essere assuefatti dall'infanzia e non addentrarsi mai in profonde analisi. Più una cosa è assurda agli occhi della ragione umana, più è conveniente alla ragione divina o alla religione.    (Il Libero Pensatore Paul Heinrich Dietrich, barone d'Holbach, La théologie portative, 1768)
 «Sono certo che nel mondo c'è troppa certezza»
(Michael Crichton)
Molti lettori di questo modesto blog mi chiedono perchè son così attirato dal fatto che Mcn (il Vangelo di Marcione) sia il Più Antico Vangelo scritto, del quale tutti gli altri costituiscono reazioni.
E si domandano giustamente quali sarebbero le conseguenze, una volta riconosciuta con me quella fondamentale premessa della priorità temporale di Mcn.
Voglio offrire a questi lettori un illuminante esempio di cosa significhi per me tutto questo.
Userò a tal scopo le parole del PhD Michael Vicko Zolondek, autore di questa tesi pubblicata online We Have Found the Messiah: The Twelve and the Historical Jesus’ Davidic Messiahship (Università di Edimburgo, 2013), di sicuro unPhD della stessa stregua del folle apologeta cattolico Federico Adinolfi, che si prestano ottimamente a dare un piccolo assaggio della profonda rivoluzione in corso nella nostra percezione del Passato Reale (che non sarà più come prima).
Scrive Zolondek:
L'ipotesi che Gesù fu una figura messianica davidica spiega l'intercorso tra Gesù e i Dodici plausibilmente ed economicamente. Essa fornisce una chiara spiegazione riguardo a perchè Gesù stava facendo e dicendo potenziali cose messianiche. Una figura messianica davidica farebbe e direbbe piuttosto ovviamente il genere di cose in linea con quel ruolo.
...
L'ipotesi che io ho esposto sopra è ovviamente non la sola disponibile, in quanto si poteva tentare di spiegare l'intercorso tra Gesù e i Dodici con l'ipotesi che Gesù non fosse una misura messianica davidica.
...
Sebbene l'ipotesi alternativa spiega l'intercorso tra Gesù e i Dodici, ci sono quattro ragioni perchè io preferisco la prima ipotesi a quest'alternativa.
...
Quarto, e questo è per sinceramente la mia ragione più soggettiva per preferire la prima ipotesi, io non mi sento confortato dal livello di speciale giustificazione che io sento è richiesto dalla seconda ipotesi. Sembra a me che si sta essenzialmente dicendo, ‘Si, Gesù fece e disse cose potenzialmente messianiche per tutta la sua predicazione; sì, i Dodici videro lui come il Messia Davidico a causa di quello che lui stava dicendo e facendo; sì, Gesù continuò a fare e dire cose potenzialmente messianiche; sì, i Dodici mantennero la loro fede in Gesù come il Messia Davidico; e sì, Gesù fu crocifisso come un pretendente regale. Ma . . ..

Io semplicemente non sarei confortato da questa specie di ragionamento. Io mi sentirei come se stessi spiegando via i dati piuttosto che semplicemente spiegando i dati.  Quinto, ed infine, ipotizzare che Gesù non fu una figura messianica davidica richiederebbe di approvare un'ipotesi che rassomiglia fin troppo strettamente ad un film di Monty Python, e sto solo apparentemente scherzando. Io penso qui alla Life of Brian di Monty Python, in cui il personaggio principale, Brian, viene scambiato per una figura messianica (davidiva?), perfino se lui non assunse mai quella parte, agisce in modi che la folla interpreta come messianiche, perfino se questo non era sua intenzione, ed è condannato come un pretendente regale, perfino se non lo era. Ogni ipotesi che fa rassomigliare la mia opera storica strettamente a qualcosa partorita dalle menti di Monty Python è un'ipotesi che io gradirei evitare! È per tutte quelle ragioni che io sono convinto che la prima ipotesi sia l'ipotesi preferibile.

(pag. 185-190, mia libera traduzione, corsivo originale, mia sottolineatura)

Notate l'eccessiva sicurezza che il folle apologeta pone in quelle parole (forse sono troppo ingeneroso a qualificarlo suo malgrado come tale per questo soltanto, perchè di certo non si è mica macchiato della diffusione di certe autentiche stronzate campate in aria simili a queste, e anzi la sua chiarezza è un enorme contributo alla discussione) eppure, alla luce delle sue premesse (collocandosi sotto il vecchio paradigma tradizionale che vuole Marco il Più Antico Vangelo) non si può dar lui mica tanto torto se inferisce esattamente quelle conclusioni e non altre: che Gesù nel Più Antico Vangelo scritto (supposto essere Marco) si pensò ed era pensato dai suoi discepoli in piena coscienza essere - e non apparire meramente - il Messia Davidico.

Ma se accetti Mcn come il Più Antico Vangelo cambia tutto.

Perchè vorrà dire che le peggiori paure dell'apologeta Zolondek si realizzano, ovvero l'esatto contrario di ciò che ha voluto dimostrare nella sua tesi. La lettura più spontanea del Più Antico Vangelo (nel caso questo fosse Mcn e non più Marco) porta a sollevare proprio quell'inquietante e sconvolgente - Marcione direbbe antitetico - interrogativo:
‘Sì, Gesù fece e disse cose potenzialmente messianiche per tutta la sua predicazione; sì, i Dodici videro lui come il Messia Davidico a causa di quello che lui stava dicendo e facendo; sì, Gesù continuò a fare e dire cose potenzialmente messianiche; sì, i Dodici mantennero la loro fede in Gesù come il Messia Davidico; e sì, Gesù fu crocifisso come un pretendente regale. Ma . . .’
Notate  la luminosità intrinseca di quel ''Ma...'' avversativo.
Gesù sembra questo, sembra quello, MA . . .   Sta al lettore di Mcn completare con estrema facilità quella frase incompiuta, colmando quella lacuna: . . . MA Gesù non è veramente questo, non è veramente quello. In altre parole, Gesù sembra ma non è in realtà il Messia Davidico nel Più Antico Vangelo (Mcn), anzi non è affatto Figlio di YHWH.

Ne deriva che se altri vangeli furono scritti dopo Mcn ed in reazione a Mcn, il loro intento principale fu il più ridicolo intento proto-ortodosso e apologetico che si possa mai immaginare a memoria d'uomo: RIBADIRE, REITERARE, RIAFFERMARE, RECLAMARE, RIVENDICARE, INSISTERE CHE NO, NON È VERO CHE GESÙ NON FU IL MESSIA DEGLI EBREI, LUI FU VERAMENTE DAVIDICO, LUI FU VERAMENTE EBREO, LUI FU VERAMENTE ''NELLA CARNE'', LUI FU VERAMENTE CIÒ CHE SEMBRÒ ESSERE. I nostri quattro vangeli protocattolici (Marco, Matteo) o cattolicizzati a forza (Luca e Giovanni) presentano la stessa litania di parole che oggi ripetono a squarciagola i folli apologeti cristiani. Si prenda Marco, considerato erroneamente da alcuni come un vangelo non protocattolico quando in realtà è cattolico fino al midollo. Sia che gli si faccia dire a Marco il seguente messaggio:

i discepoli di Gesù sono così idioti da non comprendere per nulla che Gesù è il Messia Davidico;

...oppure una leggera variante del medesimo leit motiv:

i discepoli di Gesù sono così idioti da non riconoscere che Gesù, OLTRE AD essere il Messia Davidico, era anche qualcosa di più;

...la mira protocattolica dietro Marco è sempre quella essenzialmente di correggere il messaggio veicolato dal Più Antico Vangelo, Mcn, ossia che:

 i discepoli di Gesù furono così idioti da non accorgersi che egli non solo NON era il Messia Davidico, ma non aveva un cazzo a che fare con YHWH.

Passando dalla letteratura alla ricostruzione del Passato Reale, quindi, la priorità di Mcn minaccia di mettere in DUBBIO le nostre certezze su quale fosse stata la più antica, originaria concezione cristiana di ''Gesù'' rispetto al dio degli ebrei e alla definizione ebraica di messia degli ebrei: Gesù fu creduto AB ORIGINE il Messia Davidico, il Messia del dio degli ebrei, il Mashiach ebraico, il Figlio di YHWH ? ???
Con la letteratura marcionita - Mcn e le lettere di ''Paolo'' - intesa a negare ed eclissare eventualmente questa concezione più antica? Oppure Gesù fu fin dall'inizio concepito come il Messia sì, ma di un altro Dio, di un Dio distinto e addirittura ostile al dio degli ebrei? Con la letteratura marcionita il naturale sbocco letterario di questa più originaria concezione?

In altre parole: i marcioniti, per quanto inventori di Mcn, il Più Antico Vangelo, erano i veri originali ''cristiani'' oppure erano solo usurpatori giudeo-ellenistici di idee, simboli e concetti di legittima proprietà di un semi-oscuro culto embrionale riconoscibilmente cristiano (nonostante ancora privo di un qualsiasi vangelo scritto) già preesistente all'interno dell'ebraismo? Il fatto puro e semplice della priorità di Mcn implica una continuità o discontinuità di vedute con l'originario movimento cristiano?

Questo è il grande interrogativo sollevato dalla priorità di Mcn, e nessuno più può reprimerlo, a questo punto, a meno che non sia un bastardo, demente ignorante, o peggio ancora un pericoloso oscurantista con una malcelata agenda religiosa alle spalle, in una parola: un folle apologeta cristiano.

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