mercoledì 2 aprile 2014

Della sfortuna di Paolo per non aver visto The Passion di Mel Gibson

Ricordo che, dopo la visione al cinema del film The Passion di Mel Gibson, alcuni dei presenti commentarono quasi in lacrime (come me, del resto) il finale, dicendosi appieno soddisfatti da esso e dalla presentazione della risurrezione, probabilmente la scena migliore dell'intero film e forse ''la migliore rappresentazione mai vista della risurrezione'', quantomeno per la cessazione di ogni scena di sangue grottescamente cruenta.

Perchè dire così? Non era meglio della presentazione che ci dà Paolo della risurrezione in 1 Corinzi 15 ?
A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè 
che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto
e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture
e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. 
In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta:
la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti.
Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli.
Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto.  Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio.
Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me. Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto. Ora, se si annuncia che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è risurrezione dei morti?
Paolo stava scrivendo a nuovi proseliti che non digerivano veramente l'idea che Dio avesse deciso davvero di risuscitare un corpo.

Curiosamente, o dovrei dire sfortunatamente, Paolo non poteva mostrare loro il finale del film di Mel Gibson.




 E nè poteva offrire, quando capitava, neppure la minima allusione ad un qualunque dettaglio del film di Mel Gibson.


Non meraviglia dunque che Paolo si ridusse a dire alla gente
  Sappiamo infatti che, quando sarà distrutta la nostra dimora terrena, che è come una tenda, riceveremo da Dio un’abitazione, una dimora non costruita da mani d’uomo, eterna, nei cieli. (2 Corinzi 5:1)
Se soltanto Paolo avesse visto il film The Passion di Mel Gibson, o ne avesse appreso o avuto sentore, almeno di uno solo dei suoi minuscoli dettagli, almeno da chi -- per pura fortuna -- lo avesse visto in sua vece, allora Paolo sarebbe stato decisamente più abile e autorevole a insegnare cos'era e com'era un corpo risorto ai proseliti cristiani che ridevano all'idea di un cadavere che prende nuovamente vita invece di decomporsi.