martedì 1 luglio 2025

Thomas Whittaker: LE ORIGINI DEL CRISTIANESIMO — Improbabilità della Tradizione

 (segue da qui)


 B. Improbabilità della Tradizione. 

Superficialmente, non sembra esserci nulla contro la tradizione ricevuta secondo cui l'Apostolo, dopo aver fondato una comunità cristiana a Corinto nel 52 o 58, durante un soggiorno lì di circa un anno e mezzo (Atti 18:1-18), scrisse una lettera da Efeso ai suoi convertiti corinzi circa tre anni e mezzo dopo averli lasciati, cioè nel 57 o 58. Eppure è in totale contraddizione con lo spirito di questa tradizione che dovremmo avere davanti a noi, come la “Prima Epistola ai Corinzi”, un documento autorevole inteso in gran parte non a una comunità particolare, ma a una cerchia più ampia di lettori. Qualcuno può ritenere probabile che Paolo, il fabbricante di tende e il predicatore itinerante, in questo breve tempo, e in mezzo a tutte le sue preoccupazioni, debba essere stato in grado di tracciare le linee della vita cristiana così estesamente e profondamente che le sue lettere potessero servire da libri di testo, non solo per la comunità particolare a cui furono indirizzate, ma per tutte le altre comunità cristiane ovunque si trovassero? [1] Come scendiamo nei dettagli, le inverosimiglianze diventano sempre più evidenti. 

NOTE

[1] Il paradosso diventa maggiore quando siamo rammentati delle aspettative apocalittiche dei primi cristiani. Secondo l'opinione critica comune, lettere scritte frettolosamente da uomini che si aspettavano la seconda venuta del Signore e la fine del mondo nel giro di pochi anni, alle quali capitò di essere preservate da pii discepoli, risultarono contenere una tale saggezza pratica da poter servire come base di un'organizzazione mondiale che i loro autori non si erano mai sognati. Il paradosso scompare quando riconosciamo che coloro che composero Epistole nei nomi di Pietro e di Paolo stavano elaborando consapevolmente le fondamenta di un nuovo ordine contrapposto a quello dell'Impero romano. I passi apocalittici fanno parte del sincretismo del mito e della leggenda fluttuante e sono elaborati in modo tale da rinviare indefinitamente le antiche aspettative. 

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