sabato 7 giugno 2025

Thomas Whittaker: LE ORIGINI DEL CRISTIANESIMO — Il Più Giovane Contemporaneo di Pietro

 (segue da qui)


 Il Più Giovane Contemporaneo di Pietro.

Secondo l'opinione comune, Paolo fu conquistato alla nuova confessione circa tre anni dopo che gli immediati discepoli di Gesù avessero cominciato a predicare. Come fa allora, almeno diciassette anni dopo, ad attribuire ad altri una tale anzianità rispetto a sé stesso, come troviamo presupposto in Galati 1:17 (τοὺς πρὸ ἐμοῦ ἀποστόλους) e nei passi di Corinzi dove si annovera tra gli ultimi degli Apostoli? Dopo quel lasso di tempo una differenza di tre anni sarebbe sembrata trascurabile. Un intervallo molto più lungo è presupposto da Marcione (Tertulliano, Adversus Marcionem 5:1), che lo definì “un nuovo discepolo e non l'ascoltatore di qualcun altro maestro”, da un passo del Frammento muratoriano, dove egli è detto aver seguito l'esempio di Giovanni (Apocalisse 2-3) nello scrivere lettere a sette chiese, [1] e da certi “Nazareni” i quali, secondo Girolamo, parlarono di Paolo come “novissimus Apostolorum omnium”. Se, però, il Paolo del Paolinismo fu più recente del Paolo storico, tutto ciò diventa spiegabile. Nella leggenda egli è naturalmente immaginato come se continuasse per tutta la vita a chiamare Pietro e quelli del suo gruppo “gli Apostoli prima di lui”.

NOTE

[1] Giovanni, secondo la tradizione ecclesiastica, scrisse l'Apocalisse intorno al 96.

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