giovedì 16 maggio 2024

L'APOCALISSE — IL LIBRO È STATO SCRITTO IN EBRAICO

 (segue da qui)

VII. IL LIBRO È STATO SCRITTO IN EBRAICO 

Prima di terminare, mi resta da dire qualche parola sul linguaggio dell'Apocalisse. Finché vi si vedeva in esso un libro esclusivamente cristiano, si era naturalmente indotti ad attribuirgli una redazione greca. Ma i risultati ai quali siamo arrivati cambiano completamente lo stato della questione. Gli ebrei, salvo circostanze eccezionali, scrivevano in ebraico. Se l'Apocalisse è un libro ebraico sul quale è stata stesa in seguito una vernice cristiana, molto probabilmente è stato scritto in ebraico; in ogni caso quell'ipotesi può essere legittimamente accettata fino a prova contraria. Ma l'esame del testo, lungi dall'invalidare quella induzione, la corrobora. Lo stesso Renan, dopo aver presupposto che l'Apocalisse sia stata scritta in greco, è obbligato a confessare (L'Anticristo, pag. 31) che «questo è un greco modellato sull'ebraico, pensato in ebraico e che non poteva minimamente essere compreso e apprezzato se non da gente che sapesse l'ebraico». Una prova della versione ebraica del nostro libro ci è fornita da 9:10 dove leggiamo che l'angelo dell'abisso è «chiamato in ebraico Abaddon e in greco Apollyon». Questo nome puramente simbolico non ha nulla in comune con certi nomi ebraici che sono stati raccolti nei vangeli perché erano di uso comune tra gli ebrei.  Esso è stato creato dall'autore stesso il quale, se avesse scritto in greco, si sarebbe accontentato di chiamare il suo angelo Apollyon e non avrebbe nemmeno avuto l'idea di presentarci il termine ebraico corrispondente. Il testo 9:11, come si è presentato a noi, è incompatibile con una versione greca. Esso si capisce, al contrario, senza difficoltà se si parte da un testo ebraico dove si leggeva: «Avevano sopra di loro come re l'angelo dell'abisso chiamato Abaddon». Il traduttore greco si sarà sentito obbligato a spiegare che Abaddon fosse il termine «in ebraico», ma che questa parola significasse «in greco Apollyon». Quella spiegazione è anche l'unica a rendere conto del testo analogo 16:16 il quale primitivamente era scritto come segue: «Essi si riunirono nel luogo chiamato Armageddon». Cosa voglia dire il termine «Armageddon» che, in ogni ipotesi, è simbolico, non lo si sa. Il traduttore, che non ne sapeva nulla neppure lui, è stato incapace di fornirne la spiegazione in greco, e non ha potuto che riprodurre puramente e semplicemente il termine «Armageddon»; ma ha informato i lettori greci che questo termine era il nome «in ebraico».

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