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§ 110) I tre Magi. — L'episodio dei tre Magi, o meglio, l'episodio della nascita del Gesù, aggiunto all'ultima elaborazione del primo Vangelo, è stato tolto di peso dalla tradizione mitraica fusa e confusa colla tradizione lamaista (§ 28). Del resto è noto che soltanto i sacerdoti di Mithra si chiamavano «Magi», nome questo che in epoca posteriore fu assunto anche dai sacerdoti zoroastriani.
Appunto nel Mitraismo la nascita di Mithra avviene in una grotta (spellus, specus, antrum), e viene annunziata da una stella, che appare ad Oriente ai Magi ricercanti il nuovo Redentore, guidandoli quindi alla grotta del neonato. Così, è nel Mitraismo che i Magi portano al nuovo Dio i doni tradizionali delle popolazioni iraniche, costituiti dall'oro, l'incenso e la mirra. Diremo di più. Solo nel mitraismo la nascita di Mithra, celebrantesi al 25 dicembre di ogni anno, viene presentata dalla tradizione in un paesaggio di neve, quale appunto si presenta il paesaggio invernale nelle religioni dell'altipiano iranico. La nascita del Gesù invece, essendo avvenuta — secondo la tradizione — nella bassa Palestina, in vicinanza del Mar Morto, anche se verificatasi d'inverno, non avrebbe potuto tramandarsi in un paesaggio di neve, essendo sconosciuta la neve a Betlemme. E se a tutto questo aggiungiamo che tutti i riti e tutti i misteri cristiani — come pure i simboli del Cristianesimo — sono stati riconosciuti analoghi ai riti, ai misteri ed ai simboli mitraici, occorrerà spiegare tale influenza della vecchia concezione sulla nuova, non cogli «scherzi» del «Maligno»; ma con fatti e documenti probanti.
I fatti probanti sono costituiti dalla coabitazione, durata qualche secolo, tra i primi cristiani ed i seguaci di Mithra, mentre i documenti, ancor più probanti, sono da individuare nelle cosiddette «catacombe». Giacché lo studio di quelle caverne-asilo, nelle quali i primi cristiani hanno condotto la loro vita religiosa, ha rivelato che le stesse — o meglio le più antiche tra di esse — altro non erano state, originariamente, che luoghi consacrati al culto di Mithra, ossia Mitrei.
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