martedì 17 ottobre 2023

Geremia e Gesù d'Anano

 (segue da qui)

§ 101) Geremia e Gesù d'Anano. — A proposito però di Gesù d'Anano, è bene che noi ci si soffermi alquanto. Giacché lo storico non deve correre sempre avanti, nella esposizione dei fatti o nella ricerca delle cause; bensì deve soffermarsi, quando incontri una «grande ombra», sotto la quale sia gradito sostare.

Gesù d'Anano emerge tra i personaggi della storia giudaica quale un uomo dalla mente poderosa e lungimirante. Egli è stato il solo che — durante un periodo nel quale la «matta bestialità» dominava sovrana, e durante il quale nessuno dei migliori spiriti d'Israele, compreso Giuseppe Flavio, aveva osato opporsi alla corrente sovvertitrice — resisté alla demagogia dilagante di Manaemo, degli Eleazari e di Simone di Giora. E poiché sarebbe stato pericoloso dire la verità a viso aperto, simulò egli la pazzia, nella speranza di riuscire ugualmente ad illuminare il popolo, senza eccessivo pericolo per la propria incolumità. Ci ricorda egli un altro grande d'Israele, che, vivendo in un periodo ugualmente tormentoso, aveva voluto e saputo resistere alla marea incalzante, malgrado che anche allora il popolo, aizzato dai demagoghi (profeti e sacerdoti), gli si fosse rivoltato contro. 

Anche Geremia difatti, in un periodo di febbre e di pazzia collettiva, aveva cercato di frenare gli impulsi selvaggi dei giudei, per salvarli loro malgrado dal disastro imminente. Ma nessuno aveva voluto ascoltarlo. Per far toccare con mano al popolo la servitù, alla quale sarebbe andato incontro qualora avesse persistito nella volontà di guerra, Geremia era uscito in istrada con un giogo di legno. E poiché la plebaglia aveva rotto quel giogo, Geremia era ritornato sulla strada, ma questa volta con un giogo di ferro. E proprio quel giogo di ferro poi dovettero sopportare i giudei, colpevoli ed incolpevoli.

Come a Geremia, anche a Gesù d'Anano l'amore per il popolo frutterà percosse, ingiurie e flagelli. Ma questa volta le conseguenze, per il popolo d'Israele e per il mondo mediterraneo, saranno peggiori. Giacché mentre da una parte gli israeliti per due millenni dovranno peregrinare, finché un nuovo evento permetterà loro il ritorno nella terra dei padri; dall'altra tutto il mondo mediterraneo resterà sgretolato, ed anche a quel mondo saranno necessari due millenni, per ricostruire in parte la civiltà distrutta.

Geremia e Gesù d'Anano appartengono a quegli uomini eccezionali, che appaiono nei grandi momenti. Fortunati quei popoli che li comprendono e sanno ascoltarli; sventura invece a quegli altri che, disconoscendo la loro altezza spirituale, ne respingano i consigli. 

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