sabato 20 maggio 2023

Origini Sociali del CristianesimoUn dottore: Marcione

 (segue da qui)


Un dottore: Marcione

Questo discepolo, la cui azione e la cui fama avrebbero superato di gran lunga quelle del maestro, era un asiatico. Come Diogene il Cinico, di cui rinnovava la tradizione ascetica, era originario di Sinope, il grande porto di Paflagonia, nella provincia del Ponto, sulla costa meridionale del mar Nero. La sua nascita deve collocarsi un po' prima della fine del I° secolo. I suoi discepoli contavano tra lui e Gesù un intervallo di cento anni. D'altra parte, era già avanzato in età quando venne a Roma intorno al 138. [37] La sua vita trascorse in gran parte in mare, al timone di una nave di cui era il capo. [38] I suoi viaggi dovevano essere molto redditizi, perché godeva di una grande ricchezza. Al suo arrivo nella capitale, rinunciò, a favore della Chiesa, a una somma di duecentomila sesterzi, che rappresentava una fortuna. Si può congetturare che nel corso delle sue navigazioni incontrasse di buon'ora Cerdone nella sua patria siriana e che approfondì lì la sua dottrina. In ogni caso, fu a Roma suo discepolo, e prese dopo di lui, ci è detto, la direzione della sua «scuola». Questa dovette incontrare la stessa resistenza da parte dei capi della comunità, che difesero aspramente contro di lui la credenza comune. Un giorno di luglio del 144 ebbe luogo  tra loro e lui una discussione tempestosa. Marcione sostenne con forza che il Dio Padre del Vangelo non può essere il Creatore di cui parla la Genesi e la cui opera si rivela in tanti dettagli così malvagia. Ricordò in tal senso alcune parole di Gesù: «Un albero buono non può portare cattivi frutti, né un albero cattivo dei buoni frutti». La conclusione si imponeva. Il cristianesimo non aveva nulla a che vedere con il giudaismo. Come dice anche il Vangelo, «non si cuce un vestito nuovo su uno vecchio, non si versa vino nuovo in otri vecchi». [39] Il Consiglio degli «Anziani» espresse proteste veementi. Egli spiegò i testi a modo suo, loro ne opposero altri. Ma tutte le sue argomentazioni furono ribattute. Il disaccordo andava ben oltre le formule asserite. Aveva radici troppo profonde per poter essere così risolto a colpo di citazioni. Gli anziani restituirono a Marcione i suoi duecentomila sesterzi. Le due parti si separarono definitivamente, dopo essersi reciprocamente scomunicate.  

NOTE DEL CAPITOLO 9

[37] CLEMENTE DI ALESSANDRIA, Stromati 7:17.

[38] TERTULLIANO, Praescr. 30. Adversus Marcionem 5:1.

[39] Luca 6:43 e 5:36-38.

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