martedì 11 febbraio 2014

Del Gesù che evapora (XI)

Quindi la sentenza finale da emettere sul criterio di imbarazzo è che non è affatto lecita la sua applicazione sugli episodi dei vangeli per salvarne eventualmente la storicità. Il criterio di imbarazzo poteva funzionare in altre situazioni, ma non riesce ad evitare o a travolgere gli ostacoli esaminati nei post precedenti per poter produrre un argomento valido e profondo.
Per essere tale, Richard Carrier pone alcune condizioni, evidentemente non soddisfatte nel caso specifico:
Innanzitutto, dovete conoscere con sicurezza se l'affermazione in questione davvero probabilmente andava contro gli interessi dei suoi autori, che l'autore realmente percepiva che essa sarebbe andata contro, e che l'affermazione non serviva ad altri interessi in possesso dell'autore che egli potrebbe aver considerato in quanto capaci di superare ogni altra conseguenza da lui ritenuta probabile.
Solo la conoscenza dei reali interessi di quell'autore, in quel particolare libro, in quella particolare situazione, può assicurare questa condizione.

Una conoscenza di cui ovviamente il Folle Apologeta difetta nel caso del vangelo di Marco e dei successivi.

Serve anche la conoscenza della percezione delle conseguenze, da parte dell'autore, della sua affermazione, se prevedeva cioè che la sua affermazione avrebbe generato turbamento e imbarazzo.

E da ultimo:
...devi anche conoscere con sicurezza se l'autore fosse anche nella posizione di conoscere che l'affermazione era realmente vera. Perchè che un autore credeva che essa fosse vera non implica che lo fosse.
Senza contare che, ammesso e non concesso che l'applicazione del criterio di imbarazzo su un caso sia plausibile,  essa deve essere confrontata con altre spiegazioni di quel caso altrettanto plausibili.
E perfino dopo il raggiungimento di tutti quelli obiettivi, non puoi fallacemente sollecitare la falsa dicotomia ''vero o falso'' ma devi onestamente riconoscere gradi di certezza, cioè è x solo unn pò probabile, o davvero probabile, o quasi certo? Perchè fa una sostanziale differenza quale è il caso, in particolare se intendi usare x come una premessa in un altro argomento.
Dopodichè Carrier immagina la situazione migliore per un Folle Apologeta, ossia che
P(e|h.b) → 1 , vale a dire quando si avvicina all'unità la probabilità che, all'evidenza dei fatti, l'ipotesi sollevata dal criterio di imbarazzo è interamente cosa ci si aspetterebbe.
Ma il problema è che, perfino in quell'estremo, raro scenario, ci sono delle buone ragioni che spiegano altrettanto validamente perchè Marco avrebbe fabbricato quel dettaglio creduto imbarazzante dal Folle Apologeta. E in tal caso si ha che anche P(e|~h.b) → 1  (ovvero che anche la probabilità opposta si avvicina all'unità).

Come fare in quel caso, dunque?
Così perfino trovando una versione di una storia in Marco esattamente come dovremmo aspettarci che appaia (con evidenza del suo imbarazzo, per dire) ciò ancora potrebbe non essere credibile.
Ma di solito tale ''evidenza di imbarazzo'' non sarà davvero spiegabile su ogni spiegazione alternativa.

Come uscire da questo empasse, da questa situazione di stallo?

Un episodio imbarazzante in Marco sarà davvero tale, contro tutte le spiegazioni opposte, solo
se possiamo stabilire che Marco probabilmente ci credeva perchè era vero, piuttosto che per qualche altra ragione, tuttavia Marco non ci dice mai nulla circa i suoi metodi o le sue fonti o le sue giusitificazioni per i suoi credi, e neppure possiamo con sicurezza dedurne alcune di quelle cose.

Per ogni data affermazione, o noi non sappiamo che essa era contro gli interessi di Marco nell'affermarla, o non possiamo sapere che egli avrebbe saputo con certezza che essa fosse vera (se esso lo imbarazzava o no). E come per Marco, così per le sue fonti.
Il De Profundis del criterio di imbarazzo è definitivo.

Le condizioni per un reale, legittimo uso proficuo del criterio di imbarazzo
...sono così raramente incontrate, e probabilmente mai incontrate nei vangeli, che quelle probabilità non favoriscono la storicità abbastanza, così il criterio di imbarazzo può aver poco o nessun uso nel ricostruire fatti circa il Gesù storico.