venerdì 27 ottobre 2023

Le catacombe ed i mitrei

 (segue da qui)

§ 111) Le catacombe ed i mitrei. — Molti secoli prima dell'era volgare, il mitraismo si era esteso dalla Media alla Cilicia, ed era penetrato da ultimo in Italia, [1] dove comunità importanti si conosce essere esistite specialmente in Roma, a Capua e ad Ostia. Tali comunità, che avevano un numero limitato di adepti, e vivevano inizialmente ai margini della società romana, celebravano i loro riti in caverne o sotterranei (in analogia colla «grotta» o «specus» nella quale era nato Mithra), le quali, frequentate più tardi dai cristiani, presero nel IV secolo il nome di catacombe.

In Italia si conoscono varie catacombe mitraiche, dette comunemente Mitrei (da mithraeus — luogo sacrato a Mithra): ed appunto dallo studio di esse si può argomentare l'analogia, e talvolta l'identità, con le catacombe cristiane. Servano di esempio, principalmente, il museo di S. Maria Capua Vetere, il Mitreo delle terme di Caracalla, ed il Mitreo sito sotto la Chiesa di S. Clemente in Roma. Da questi tre esemplari, che la scienza archeologica ha riconosciuto rappresentare luoghi già consacrati a Mithra, ma che, astrazion fatta dalle particolari circostanze che le fanno individuare come tali, si manifestano vere e proprie catacombe cristiane, apparirà dimostrato che l'origine delle catacombe non può trovare spiegazione se non nelle caverne-asilo della religione mitraica.

Verosimilmente molti seguaci di Giuda Galileo, già emigrati nei territori della diaspora, fuggendo i decreti di persecuzione emanati dagli imperatori, trovarono protezione ed asilo nelle piccole comunità mitraiche, allora esistenti in Italia e in Oriente, ed ivi vissero per qualche tempo, nascosti (occulti) alle autorità romane che li cercavano. Le comunità mitraiche infatti (ecclesiae), conducendo a quei tempi una vita appartata, dedita più alle cure dell'anima che a quelle del corpo, maggiormente apparivano adatte a nascondere quei ricercati. E poiché in quelle comunità i nuovi venuti dovettero necessariamente partecipare ai riti religiosi ufficiali, celebrati in onore di Mithra, ne venne che a poco a poco tutta una complessa liturgia a sfondo mitraico, e tutta una dottrina trascendente, venne assimilata dai primi galilei fuggitivi.

A questo proposito è bene mettere in rilievo che, quantunque i riti mitraici fossero riti misteriosofici, e quindi riservati agli iniziati, pur tuttavia, dai gradi, o meglio dalle qualifiche che rivestivano i vari partecipanti, si ricava che esistevano nel mitraismo due categorie di persone, che potevano partecipare alle riunioni, nonché ad alcuni riti semplici, pur senza essere stati iniziati ai riti veri e propri. Infatti sappiamo da S. Gerolamo (Epistola ad Laetam) che sette erano i gradi iniziatici del mitraismo, e cioè Corax (corvo), cryphius (occulto), miles (soldato), leo (leone), perses (persiano), eliodromus (corriere del sole), e pater (padre). Senonché tra gli studiosi (cfr. Cumont e Loisy) c'è pressocché concordanza nel ritenere che i gradi iniziatici veri e propri principiassero solo col miles. Giacché era soltanto il miles che veniva sottoposto a particolari cerimonie d'iniziazione (e non è improbabile che anche il termine «soldato di Cristo» derivi da questo primo grado d'iniziazione mitraica). Il corax ed il cryphius invece rappresentavano persone estranee alla comunità, ospitate per qualche tempo, il primo probabilmente per puro spirito di carità, [2] ed il secondo perché perseguitato dalla mano secolare.

È utile difatti ricordare che il diritto d'asilo — sempre riconosciuto in passato — era esercitato nell'impero romano, ai tempi di cui parliamo, da tutte le confessioni religiose, e da tutti i templi sacrati a una divinità. Era un diritto al quale nessuna religione voleva rinunciare, e pertanto anche il mitraismo doveva esercitarlo e lo esercitava. E poiché tale diritto proteggeva tutti i perseguitati e tutti i ricercati, senza riguardo a nazionalità, popolo o confessione, [3] è naturale che esso abbia permesso ai «Galilei» di rifugiarsi nei templi di Mithra, rimanendo colà occulti alle autorità che li cercavano. Appunto per questo i templi di Mithra conoscevano tra i loro membri anche l'occulto (cryphius).

Peraltro, secondo la stessa tradizione cristiana, le catacombe servirono di rifugio ai primi seguaci del Cristo, perché in esse potessero tenersi occulti durante le persecuzioni ordinate dagli imperatori. Ma le catacombe non si potevano improvvisare da un giorno all'altro, mentre i decreti di persecuzione, tra cui più grave quello di Decio, giungevano sempre improvvisi. Era quindi necessario trovarle già fatte le catacombe, ed esse furono trovate nelle caverne sacrate a Mithra. 

NOTE

[1] Alcuni studiosi pretendono che il mitraismo sia stato portato in Italia dai primi pirati di Cilicia, catturati e deportati in Roma da Pompeo nel 57 av. E. V. (cfr. Plutarco, Vita di Pompeo). Crediamo difficile accertare un fatto determinato che abbia dato inizio ad una fede religiosa, e preferiamo attribuire l'origine del mitraismo in Italia a quelle infiltrazioni anonime che si verificano in genere per tutte le riforme religiose o politiche. 

[2] Non è possibile che corax equivalga a novizio, perché, anche se novizio, l'individuo avrebbe dovuto far parte della comunità. Il fatto invece che dopo di esso, e con importanza maggiore, figura il «nascosto», usufruente del diritto di asilo (e cioè l'accolto da cui sarà nato l'istituto cristiano dell'accolito), ci dice che anche il corax era un ospite della comunità, e non facente parte della stessa. Verosimilmente si trattava del «peregrinus»; il povero errabondo, sempre in giro in cerca di cibo e di alloggio, e fu detto «corvo» per la voracità che sempre mostrano tali sciagurati, quando loro si offra un po' di cibo, dopo molte giornate di digiuno.

[3] Il cristianesimo ha conservato il diritto d'asilo; ma, stante l'intolleranza che aveva sempre presieduto a tutte le manifestazioni di esso, nell'antico e medio evo tale diritto venne esercitato solo a favore dei Cristiani: gli appartenenti ad altra confessione non potevano usufruirne. Solo nell'epoca contemporanea la Chiesa ha ripreso ad esercitare il diritto d'asilo — come un tempo era stato per tutte le religioni superiori che appunto per questo furono dette superiori) — senza chiedere una tessera. E come oggi la Chiesa, così era, all'epoca delle persecuzioni contro i cristiani, al religione di Mithra.  

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