lunedì 14 agosto 2023

Pilato, Antipa e Giovanni

 (segue da qui)

XII. — CONTINUAZIONE:

SOVRAPPOSIZIONE DI PIÙ TRADIZIONI

§ 37) Pilato, Antipa e Giovanni. — Da quanto fin qui rilevato, si argomenta che Pilato non ebbe parte alcuna nella condanna del Gesù. Ma se Pilato non ebbe parte alcuna nella condanna del Gesù, come spiegare il formarsi di una leggenda, la quale attribuisce a lui la responsabilità della condanna? Le leggende non si creano dal nulla, e se una simile leggenda si è formata, deve pure esserci stato qualche elemento che, erroneamente tramandato, l'abbia ingenerata. È possibile chiarire storicamente questo elemento?

Il preteso rimando del prigioniero da Pilato ad Erode Antipa non può non farci pensare al Battista, arrestato quest'ultimo e fatto uccidere proprio d'ordine di Erode Antipa, e durante il procuratorato di Pilato. Ricostruendo infatti l'episodio del Battista, accennato dallo storico giudeo, potremo avere la chiave di quanto ci interessa di accertare. Giacchè verosimilmente Erode Antipa — tetrarca della Galilea e Gaulonitide, e quindi avente giurisdizione nel paese di Giovanni — non avendo osato di arrestare il Battista, che faceva propaganda messianica, nella propria residenza, per tema di eventuali tumulti, avrà chiesto a Pilato di eseguirne l'arresto a Gerusalemme, dove il Battista si era recato in occasione dell Pasqua dell'anno 30 (o 31 E.V.). Pilato ne avrà fatto eseguire l'arresto, come statogli richiesto; ma non avendo poi trovato materia per una condanna, avrebbe dovuto liberare il prigioniero. Invece, per non urtarsi con Antipa, avrà preferito lavarsene le mani, ed inviare in Galilea il prigioniero medesimo, che da Antipa fu poi messo a morte nella fortezza di Macheronte (cfr. Antichità, XVIII-VII, 2).

Appunto a questo episodio risale l'ingresso di Pilato nella tradizione messianica. Giacchè — come abbiamo visto esaminando il Vangelo di Luca (§ 29) — nelle comunità messianiche della diaspora greca, laddove la tradizione orale si stava allora elaborando, avevano confluito tanto i più remoti «Fatti del Gesù», quanto i più recenti «Fatti del Battista». Era avvenuto pertanto — specie per il susseguirsi delle nuove generazioni e l'affluire di sempre nuove correnti messianiche dalla Giudea — che a poco a poco i suddetti due gruppi di fatti si erano sovrapposti, finchè si attribuì all'uno i fatti che la tradizione originaria aveva raccolto relativamente all'altro. Da ciò le molte incongruenze che noi veniamo riscontrando negli scritti evangelici, e da ciò l'apparente contemporaneità tra i «Fatti del Gesù» ed i «Fatti del Battista», mentre il Battista — come si arguisce dai Vangeli stessi e come esaurientemente illustreremo a suo tempo — era vissuto molti anni dopo del Gesù.

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