martedì 14 marzo 2023

Origini Sociali del CristianesimoLa Pentecoste

 (segue da qui)

La Pentecoste.

Insomma il cristianesimo si presenta come una religione dello spirito. Questo fatto capitale non può mancare di tradursi nella liturgia ufficiale. Alla festa del Cristo risorto deve corrispondere una festa dello Spirito che vive e agisce nella Chiesa. La prima è quella della Pasqua cristiana. La seconda sarà quella della Pentecoste, che la segue, come la parola indica, «cinquanta» giorni più tardi e partecipa così alla sua mobilità. Anche quella non sarà celebrata dai cristiani nello stesso giorno degli ebrei. Soprattutto, non avrà lo stesso scopo. Era primitivamente una festa del raccolto. Era divenuta col tempo una commemorazione del grande giorno in cui Dio si manifestò sul Sinai e promulgò la sua Legge. I cristiani, avendola subordinata alla loro stessa Pasqua, vale a dire alla resurrezione del Cristo, ne fecero una manifestazione di quello stesso Cristo trionfante sulla morte. La Pentecoste celebrerà la discesa dello Spirito Santo che, venuto sul Cristo al Giordano, si è comunicato in seguito ai rappresentanti della prima comunità cristiana, agli apostoli, nella prima delle Chiese, il «cenacolo». L'autore del libro degli Atti non farà che dare una forma letteraria alla credenza comune quando lo mostrerà mentre fa irruzione nell'Assemblea e si posa da lingua di fuoco su ciascuno dei presenti, che si mettono subito a parlare in lingue e ad  annunciare «le meraviglie di Dio». Questo, spiegherà, è ciò che Dio ha predetto per mezzo del profeta Gioele: «Negli ultimi giorni effonderò il mio Spirito su ogni carne e i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno». [46]

NOTE DEL CAPITOLO 5

[46] Atti 2:1-4 e 16-17. Gioele 3:1. 

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