giovedì 16 febbraio 2023

Origini Sociali del CristianesimoSalmi per il giusto in angoscia

 (segue da qui)

Salmi per il giusto in angoscia.

Altri salmi hanno un soggetto più umile. Espongono l'angoscia di un pio israelita, che implora l'aiuto di Jahvé. Senza dubbio erano cantati nel corso delle preghiere pubbliche o recitati nelle funzioni private a beneficio di povera gente venuta al Tempio per ottenere l'assistenza del cielo. Inoltre, offrono una rappresentazione impressionante dei mali da cui si trova oppresso il servo di Dio. La messa in scena è molto convenzionale. Destinata all'uso quotidiano, essa è fatta da luoghi comuni analoghi a quelli che si possono rilevare nei cantici cristiani dello stesso tipo che si cantano ai nostri giorni nelle chiese o nei templi. Ma certi dettagli presentano un tale rilievo che danno l'illusione della vita. Così questi testi, come quelli del secondo Isaia riguardanti il Servo di Jahvé, sono stati presi in senso individuale e applicati più precisamente al Cristo sofferente e morente per la salvezza degli uomini. Siccome non parlano affatto di un futuro più o meno lontano, ma di un passato tutto vicino, che perdura nel presente, il pio e candido lettore è stato del tutto naturalmente portato a credere che il Salvatore sia già venuto, che le profezie che lo riguardano si siano ormai compiute.

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