La vita di Gesù si rivela una vera e propria vita di carta: il suo corpo è fatto più di parole e verbo che di carne e ossa; il suo sangue non è liquido, ma è Logos; non è composto da scheletro, muscoli e nervi, ma da parabole, allegorie e simboli; non vive una vita corporea ma un’esistenza concettuale; non ha un’anima separata dal corpo, perché è un’anima senza corpo, uno spirito costituito unicamente di discorsi. Questo corpo di carta richiama una vita testuale priva di reale vita.
I salmi detti «di Davide» non hanno giocato un ruolo meno decisivo. Anch'essi hanno contribuito in una larga misura a fissare i primi tratti della figura nel contempo divina e umana del Cristo.
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